Si è costituito il sesto componente della banda della BMW che aveva base a Bitonto
A luglio aveva tentato di investire i Carabinieri che gli avevano notificato l'atto di arresto
sabato 6 luglio 2019
13.37
Si è costituito il sesto uomo della cosiddetta banda della Bmw che, tra il settembre 2018 e l'inizio dell'estate in corso, partendo dalla base logistica di Bitonto, aveva imperversato nel territorio della Provincia di Bari (ma anche nelle Marche), depredando esercizi commerciali, bar, tabaccherie, stazioni di servizio e sportelli ATM di taluni Istituti di Credito con la tecnica "della marmotta".
Si tratta di N.P., 41enne, cittadino albanese, ben noto alle Forze dell'Ordine, l che la mattina dello scorso 1 luglio era riuscito rocambolescamente a darsi alla fuga, a bordo di un'autovettura con la quale aveva finanche tentato di investire i militari recatisi a notificargli il provvedimento restrittivo.
Durante la perquisizione della sua abitazione di Cassano delle Murge (BA) e di un box adiacente erano stati rinvenuti e sequestrati, oltre all'ennesima autovettura Lancia Delta risultata rubata, anche una doppietta cal. 12 a canne mozze ed un Revolver Smith&Wesson, entrambi provento di furto e completi di munizioni.
Resta da accertare se le armi sequestrate siano state utilizzate per commettere ulteriori azioni delittuose nella provincia di Bari ed in particolare nell'area murgiana.
Si tratta di N.P., 41enne, cittadino albanese, ben noto alle Forze dell'Ordine, l che la mattina dello scorso 1 luglio era riuscito rocambolescamente a darsi alla fuga, a bordo di un'autovettura con la quale aveva finanche tentato di investire i militari recatisi a notificargli il provvedimento restrittivo.
Durante la perquisizione della sua abitazione di Cassano delle Murge (BA) e di un box adiacente erano stati rinvenuti e sequestrati, oltre all'ennesima autovettura Lancia Delta risultata rubata, anche una doppietta cal. 12 a canne mozze ed un Revolver Smith&Wesson, entrambi provento di furto e completi di munizioni.
Resta da accertare se le armi sequestrate siano state utilizzate per commettere ulteriori azioni delittuose nella provincia di Bari ed in particolare nell'area murgiana.