Si torna a scuola: il Tar sospende l'ordinanza di Emiliano
Accolto il ricorso dei genitori contro l'imposizione della didattica a distanza. Dubbi sulle tempistiche
martedì 23 febbraio 2021
18.11
L'ordinanza del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che impone la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado è in contrasto con i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e deve ritenersi sospesa. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni cui è giunto il presidente della Terza Sezione del Tar della Puglia, Oronzo Ciliberti, che ha accolto il ricorso del Codacons, con l'assistenza legale degli avvocati Alberto Pepe e Federico Pellegrino per il Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati, l'Associazione Difesa dei Diritti e l'Associazione Europea ed Extraeuropea Operatori Specializzati, e dell'avvocato Anna Chiara Vimborsati in rappresentanza dei genitori.
Stando a quanto riportato nell'ordinanza, la percentuale del 50% assegnata dalla Regione Puglia ai dirigenti scolastici come tetto massimo per la didattica in presenza sarebbe in contrasto con il DPCM 14.01.21 che impone il 50%, invece, come soglia minima. In più, la motivazione indicata nell'ordinanza regionale sul tempo necessario per la somministrazione dei vaccini non sarebbe compatibile con i pochi giorni di chiusura imposti, vista l'imprevedibilità del piano vaccinale. Una circostanza che la Regione non può superare nemmeno prolungando i tempi dell'ordinanza perchè questo lederebbe i Livelli Essenziali di Prestazione fissati dallo Stato per garantire l'apporto formativo e didattico dell'anno scolastico 2020-2021. Come deciso dal Tar, dunque, si è «ritenuto di dover accogliere la domanda cautelare interinale, essendo questa l'unica forma di tutela concessa ai ricorrenti, considerato che la misura cautelare collegiale interverrebbe al compimento del periodo di efficacia dell'atto impugnato, quando prevedibilmente sarà stato adottato un ulteriore provvedimento di proroga o rinnovo», si tradurrebbe «in un sostanziale diniego di giustizia». Superato anche l'articolo del DPCM che autorizza le regioni a introdurre misure più restrittive rispetto a quelle disposte dal Governo perchè «tali misure devono essere provvisorie e ragionevolmente coerenti con la classificazione del livello di gravità dell'emergenza in ambito regionale (la Puglia, dall'11.02.21 è in "zona gialla")»
Tutti a scuola, dunque, anche se non si sa ancora bene quando. Stando a quanto deciso dal Tar, anche da domani, ma bisogna capire se le scuole avranno modo di organizzarsi in così breve tempo. Non è escluso possa essere necessario ancora qualche giorno per consentire ai dirigenti scolastici di gestire il ritorno in classe.
Stando a quanto riportato nell'ordinanza, la percentuale del 50% assegnata dalla Regione Puglia ai dirigenti scolastici come tetto massimo per la didattica in presenza sarebbe in contrasto con il DPCM 14.01.21 che impone il 50%, invece, come soglia minima. In più, la motivazione indicata nell'ordinanza regionale sul tempo necessario per la somministrazione dei vaccini non sarebbe compatibile con i pochi giorni di chiusura imposti, vista l'imprevedibilità del piano vaccinale. Una circostanza che la Regione non può superare nemmeno prolungando i tempi dell'ordinanza perchè questo lederebbe i Livelli Essenziali di Prestazione fissati dallo Stato per garantire l'apporto formativo e didattico dell'anno scolastico 2020-2021. Come deciso dal Tar, dunque, si è «ritenuto di dover accogliere la domanda cautelare interinale, essendo questa l'unica forma di tutela concessa ai ricorrenti, considerato che la misura cautelare collegiale interverrebbe al compimento del periodo di efficacia dell'atto impugnato, quando prevedibilmente sarà stato adottato un ulteriore provvedimento di proroga o rinnovo», si tradurrebbe «in un sostanziale diniego di giustizia». Superato anche l'articolo del DPCM che autorizza le regioni a introdurre misure più restrittive rispetto a quelle disposte dal Governo perchè «tali misure devono essere provvisorie e ragionevolmente coerenti con la classificazione del livello di gravità dell'emergenza in ambito regionale (la Puglia, dall'11.02.21 è in "zona gialla")»
Tutti a scuola, dunque, anche se non si sa ancora bene quando. Stando a quanto deciso dal Tar, anche da domani, ma bisogna capire se le scuole avranno modo di organizzarsi in così breve tempo. Non è escluso possa essere necessario ancora qualche giorno per consentire ai dirigenti scolastici di gestire il ritorno in classe.