Sinistra Italiana Bitonto: «L'impianto di compostaggio di Grumo non è pericoloso»
Per la sezione locale del partito gli interventi di Puglia Popolare sono «qualunquisti e populisti»
giovedì 25 gennaio 2018
10.20
«Pressapochismo» nell'affrontare la questione ambientale. «Populismo» quando si tratta di chiedere più sicurezza sui treni e il ripristino dei semafori in città. Ne ha per tutti la sezione locale di Sinistra Italiana che attacca le formazioni politiche, come Puglia Popolare, che in questi giorni hanno chiesto maggiore attenzione su alcuni temi molto sentiti dalla popolazione. Primo fra tutti il nodo della questione ambientale.
«Non vogliamo entrare nel merito delle valutazioni tecnico-giuridiche ambientali che hanno permesso la realizzazione dell'impianto di compostaggio Prometeo nel Comune di Grumo Appula – fanno sapere da SI Bitonto - nè tanto meno possiamo permetterci di discutere le legittime critiche e osservazione mosse dalla popolazione locale. Spettano agli attori interessati le analisi del caso ma alcune considerazioni devono essere fatte sul pressapochismo di taluni nell'affrontare tematiche di cui non hanno assoluta cognizione di causa. Sarà la mancanza di visibilità, la vanagloria la causa che muove in ambiti sconosciuti il pensiero di alcuni che fino a quando si limitano a lanciare slogan del tipo "La salute dei pugliesi non si tutela?" o "Più sicurezza sui treni passeggeri" o "Quando il ripristino del semaforo di via Burrone?" risultano tollerati e finanche "spiritosi" per l'ingenuità con cui sono detti. Non è possibile, invece, tollerare proclami che possono risultare deleteri nell'applicazione di buone regole di gestione dei rifiuti».
La questione si gioca sui rischi che comporterebbe per la salute pubblica l'impianto di compostaggio di Grumo che la Regione ha deciso di approvare. «Mettere sullo stesso piano – spiegano gli attivisti - le pressioni esercitate sulle matrici ambientali prodotte da un impianto di trattamento termico di rifiuti non differenziati con un impianto di compostaggio che tratta esclusivamente rifiuti rivenienti dalle raccolte differenziate significa non aver assolutamente compreso le differenze sostanziali esistenti tra le due tipologie impiantistiche. Non siamo dei qualunquisti, il NO che Sinistra Italiana ha proclamato per la realizzazione dell'impianto di pirolisi - processo di decomposizione termochimica – (per gli amici di Puglia Popolare) nella zona industriale di Bari è motivato dal fatto che la tecnologia proposta non ha una sufficiente sperimentazione a livello industriale e ricorrendo a tali tipologie impiantistiche verrebbe di fatto abbandonata la raccolta differenziata. Il riuso, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti rivenienti dalle raccolte differenziate diventerebbero una chimera. Il NO a prescindere alla realizzazione di un impianto di trattamento della frazione organica è un NO alla raccolta differenziata, al recupero della frazione organica che altrimenti finirebbe in discarica e all'eventuale recupero di energia».
Molti gli esempi di un corretto utilizzo degli impianti di compostaggio che SI cita, soprattutto in Lombardia e Veneto. «Il tempo è passato e le tecnologie si sono sempre più affinate – rassicurano da SI Bitonto - l'efficacia del compostaggio passa, però attraverso una generale riorganizzazione dei sistemi di raccolta dei rifiuti che non può assolutamente prescindere da una raccolta differenziata di qualità. Sinistra Italiana Bitonto, nel rispetto delle norme in materia ambientale, lì dove è possibile è favorevole alla realizzazione di impianti destinati al trattamento e recupero della frazione organica. Finiamola con il qualunquismo e il populismo, la raccolta differenziata non è solo un obbligo di legge è anche una opportunità di sviluppo, nonché un fatto di civiltà indispensabile se non intendiamo proseguire sull'attuale strada, avvelenando inutilmente la natura e noi stessi con infinite altre discariche e inevitabili impianti di trattamento termico dei rifiuti».
«Non vogliamo entrare nel merito delle valutazioni tecnico-giuridiche ambientali che hanno permesso la realizzazione dell'impianto di compostaggio Prometeo nel Comune di Grumo Appula – fanno sapere da SI Bitonto - nè tanto meno possiamo permetterci di discutere le legittime critiche e osservazione mosse dalla popolazione locale. Spettano agli attori interessati le analisi del caso ma alcune considerazioni devono essere fatte sul pressapochismo di taluni nell'affrontare tematiche di cui non hanno assoluta cognizione di causa. Sarà la mancanza di visibilità, la vanagloria la causa che muove in ambiti sconosciuti il pensiero di alcuni che fino a quando si limitano a lanciare slogan del tipo "La salute dei pugliesi non si tutela?" o "Più sicurezza sui treni passeggeri" o "Quando il ripristino del semaforo di via Burrone?" risultano tollerati e finanche "spiritosi" per l'ingenuità con cui sono detti. Non è possibile, invece, tollerare proclami che possono risultare deleteri nell'applicazione di buone regole di gestione dei rifiuti».
La questione si gioca sui rischi che comporterebbe per la salute pubblica l'impianto di compostaggio di Grumo che la Regione ha deciso di approvare. «Mettere sullo stesso piano – spiegano gli attivisti - le pressioni esercitate sulle matrici ambientali prodotte da un impianto di trattamento termico di rifiuti non differenziati con un impianto di compostaggio che tratta esclusivamente rifiuti rivenienti dalle raccolte differenziate significa non aver assolutamente compreso le differenze sostanziali esistenti tra le due tipologie impiantistiche. Non siamo dei qualunquisti, il NO che Sinistra Italiana ha proclamato per la realizzazione dell'impianto di pirolisi - processo di decomposizione termochimica – (per gli amici di Puglia Popolare) nella zona industriale di Bari è motivato dal fatto che la tecnologia proposta non ha una sufficiente sperimentazione a livello industriale e ricorrendo a tali tipologie impiantistiche verrebbe di fatto abbandonata la raccolta differenziata. Il riuso, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti rivenienti dalle raccolte differenziate diventerebbero una chimera. Il NO a prescindere alla realizzazione di un impianto di trattamento della frazione organica è un NO alla raccolta differenziata, al recupero della frazione organica che altrimenti finirebbe in discarica e all'eventuale recupero di energia».
Molti gli esempi di un corretto utilizzo degli impianti di compostaggio che SI cita, soprattutto in Lombardia e Veneto. «Il tempo è passato e le tecnologie si sono sempre più affinate – rassicurano da SI Bitonto - l'efficacia del compostaggio passa, però attraverso una generale riorganizzazione dei sistemi di raccolta dei rifiuti che non può assolutamente prescindere da una raccolta differenziata di qualità. Sinistra Italiana Bitonto, nel rispetto delle norme in materia ambientale, lì dove è possibile è favorevole alla realizzazione di impianti destinati al trattamento e recupero della frazione organica. Finiamola con il qualunquismo e il populismo, la raccolta differenziata non è solo un obbligo di legge è anche una opportunità di sviluppo, nonché un fatto di civiltà indispensabile se non intendiamo proseguire sull'attuale strada, avvelenando inutilmente la natura e noi stessi con infinite altre discariche e inevitabili impianti di trattamento termico dei rifiuti».