Sinistra Italiana contro Italia in Comune: «Combatte i populismi con i populismi»
Per gli attivisti del partito «c’è contraddizione tra l’operato dei rappresentanti locali e il dettato»
lunedì 2 luglio 2018
10.29
Un nuovo partito che cerca di combattere il "populismo" imperante di questi tempi utilizzando però le stesse armi del populismo. Questo, in estrema sintesi, il senso del commento di Sinistra Italiana Bitonto all'interesse di alcuni politici locali per Italia in Comune, nuova formazione politica nazionale che punta a coinvolgere sindaci e pubblici amministratori e delusi del Movimento 5 Stelle, per proporre un'alternativa costruttiva all'onda dell'antipolitica populista.
Per SI, infatti, vi sarebbe «una evidente contraddizione tra l'operato dei rappresentanti locali e il dettato. Se combattere i populismi significa osteggiare l'attività svolta dalla sinistra impegnata alla ricerca del miglioramento delle condizioni degli strati più deboli della società, favorendo una democrazia partecipativa e vedere realizzato quel socialismo in antitesi alla società consumistica, globale, xenofoba, incapace di dare risposte alle classi meno abbienti, noi di Sinistra Italiana avremo un ulteriore movimento politico da contrastare».
«Se, invece, per "Italia in Comune" il significato di "Creare una offerta alternativa ai populismi" – spiegano da SI Bitonto - è essere alternativi alla demagogia allora non possiamo che condividerne la lotta politica. Del resto anche noi di Sinistra Italiana abbiamo utilizzato il termine populismo per sottolineare la propaganda di taluni politici cittadini che utilizzano la demagogia per conquistare consensi. Ma la questione è che non sono credibili coloro che si dichiarano alternativi ai populisti che utilizzano Facebook o Instagram e sono i primi ad utilizzare i medesimi social network per la propaganda politica. Questo è populismo! L'incoerenza è populismo!». L'accusa sembra essere riferita al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, tra i padri fondatori di Italia in Comune a livello nazionale e da sempre tacciato di eccessiva presenza sui social network.
«È paradossale - per chi usa i social network come proprio ufficio stampa pur avendone uno a disposizione nella sede istituzionale, rispondere: "Va ripreso il concetto della politica, riconquistare i risultati ma non a colpi di Tweet o di post su Facebook o Instagram, bensì nelle sedi istituzionali". Gli elettori vogliono coerenza dai politici! Populismo - demagogia - è anche non avere cognizione della collocazione del proprio movimento politico, tanto è un movimento civico che potrà liberamente schierarsi a seconda della convenienza a destra, con l'estrema destra o con la pseudo sinistra e quindi andare al governo nazionale e chiedere il reddito di cittadinanza, ma nello stesso tempo chiudere i porti ai migranti mettendo a repentaglio la vita di donne e bambini!».
Critiche anche per i tempi di utilizzo dei fondi per la realizzazione di opere pubbliche. «Perché non programmare le opere pubbliche per tempo – suggeriscono da SI - con progettazioni definitive/esecutive che all'occorrenza potrebbero essere presentate agli enti finanziatori? Perché non ricorrere al fondo di rotazione per l'affidamento dei servizi di progettazione delle opere pubbliche?».
«È solo propaganda – conclude la nota stampa - come l'annuncio del finanziamento della pista ciclabile di collegamento tra le due stazioni ferroviarie che sembrava immediatamente cantierabile e invece si apprende che occorreranno almeno cinque anni per la realizzazione, a dimostrazione che mancando un adeguato livello di progettazione tutto è approssimato! I cittadini, il popolo, in questo momento storico della nazione in cui la xenofobia causata dal malessere, dall'ingiustizia sociale sta occupando tutti gli spazi della politica nazionale non hanno bisogno di altri populisti!».
Per SI, infatti, vi sarebbe «una evidente contraddizione tra l'operato dei rappresentanti locali e il dettato. Se combattere i populismi significa osteggiare l'attività svolta dalla sinistra impegnata alla ricerca del miglioramento delle condizioni degli strati più deboli della società, favorendo una democrazia partecipativa e vedere realizzato quel socialismo in antitesi alla società consumistica, globale, xenofoba, incapace di dare risposte alle classi meno abbienti, noi di Sinistra Italiana avremo un ulteriore movimento politico da contrastare».
«Se, invece, per "Italia in Comune" il significato di "Creare una offerta alternativa ai populismi" – spiegano da SI Bitonto - è essere alternativi alla demagogia allora non possiamo che condividerne la lotta politica. Del resto anche noi di Sinistra Italiana abbiamo utilizzato il termine populismo per sottolineare la propaganda di taluni politici cittadini che utilizzano la demagogia per conquistare consensi. Ma la questione è che non sono credibili coloro che si dichiarano alternativi ai populisti che utilizzano Facebook o Instagram e sono i primi ad utilizzare i medesimi social network per la propaganda politica. Questo è populismo! L'incoerenza è populismo!». L'accusa sembra essere riferita al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, tra i padri fondatori di Italia in Comune a livello nazionale e da sempre tacciato di eccessiva presenza sui social network.
«È paradossale - per chi usa i social network come proprio ufficio stampa pur avendone uno a disposizione nella sede istituzionale, rispondere: "Va ripreso il concetto della politica, riconquistare i risultati ma non a colpi di Tweet o di post su Facebook o Instagram, bensì nelle sedi istituzionali". Gli elettori vogliono coerenza dai politici! Populismo - demagogia - è anche non avere cognizione della collocazione del proprio movimento politico, tanto è un movimento civico che potrà liberamente schierarsi a seconda della convenienza a destra, con l'estrema destra o con la pseudo sinistra e quindi andare al governo nazionale e chiedere il reddito di cittadinanza, ma nello stesso tempo chiudere i porti ai migranti mettendo a repentaglio la vita di donne e bambini!».
Critiche anche per i tempi di utilizzo dei fondi per la realizzazione di opere pubbliche. «Perché non programmare le opere pubbliche per tempo – suggeriscono da SI - con progettazioni definitive/esecutive che all'occorrenza potrebbero essere presentate agli enti finanziatori? Perché non ricorrere al fondo di rotazione per l'affidamento dei servizi di progettazione delle opere pubbliche?».
«È solo propaganda – conclude la nota stampa - come l'annuncio del finanziamento della pista ciclabile di collegamento tra le due stazioni ferroviarie che sembrava immediatamente cantierabile e invece si apprende che occorreranno almeno cinque anni per la realizzazione, a dimostrazione che mancando un adeguato livello di progettazione tutto è approssimato! I cittadini, il popolo, in questo momento storico della nazione in cui la xenofobia causata dal malessere, dall'ingiustizia sociale sta occupando tutti gli spazi della politica nazionale non hanno bisogno di altri populisti!».