Sinistra Italiana dice no alla raccolta firme di Forza Nuova

Stasera iniziativa contro cittadinanza ai migranti e adozioni gay

sabato 8 aprile 2017 7.42
Arriva la dura risposta di Sinistra Italiana alla iniziativa promossa da Forza Nuova per questa sera a Bitonto. La raccolta firme in piazza Padre Pio contro la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia e contro le adozioni da parte dei gay ha scatenato inevitabili polemiche. La segreteria del partito ha inviato un comunicato nel quale manifesta la contrarietà all'appuntamento.
"Mentre ancora piangiamo i bambini morti in Siria nell'ultimo vigliacco attacco contro la popolazione, nella nostra città forze neofasciste ci propongono una raccolta firme per non dare dignità a migliaia di bambini meno fortunati come i migranti nati sul nostro suolo o bambini abbandonati negli orfanotrofi che potrebbero avere l'amore necessario anche da coppie omosessuali.
Il pianeta intero è scosso nelle sue fondamenta da una crisi economica, politica e sociale, che vede tra i suoi effetti un drastico accentuarsi della povertà e delle disuguaglianze.
Una situazione che ha da tempo esteso le sue conseguenze anche nella nostra città. Di fronte all'aggravarsi dei problemi reali che segnano in modo drammatico la vita delle persone, prende sempre più corpo la tentazione di ricercare soluzioni semplicistiche. Si vanno affermando gruppi che celati dietro a un sedicente associazionismo "culturale" o "solidaristico", sono invece direttamente riconducibili a formazioni razziste e neofasciste.
Sinistra italiana, antifascista e antirazzista, nel rigoroso rispetto del dettato costituzionale, con particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale " È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista", ribadisce la sua ferma opposizione a qualsiasi genere di iniziativa, di progetto, di organizzazione che faccia riferimento, anche sotto mentite spoglie, al fascismo, alla sua ideologia e alle sue pratiche.
Sinistra italiana si impegna a vigilare perché sul nostro territorio la bestia scacciata più di settant'anni fa non osi più mettere piede".