«Soldi per addomesticare le indagini sulla Cerin», arrestato il maresciallo Priore

Il militare aveva chiesto una tangente di 3mila euro a Giuseppe Colapinto, coinvolto nell'inchiesta sui tributi del Comune di Bitonto

giovedì 29 marzo 2018 18.08
Avrebbe chiesto circa 5mila euro per "addomesticare" le indagini patrimoniali su Giuseppe Colapinto nell'ambito dello "scandalo" Cerin: con questa accusa è stato arrestato in flagranza di reato il maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Tenenza di Bitonto Giuseppe Priore. L'operazione è stata conclusa dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Bari San Paolo, insieme a militari della Guardia di Finanza - Sezione di Polizia Giudiziaria.

L'attività d'indagine è stata avviata in seguito alla denuncia dell'imprenditore Colapinto che nel mese di febbraio 2016 era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di peculato continuato connesso ad operazioni svolte da Cerin s.r.l., la società che si occupava dell'attività di riscossione ed accertamento di tributi in Bitonto ed altri comuni.

Ieri Colapinto aveva informato i militari dell'Arma della richiesta formulata dal maresciallo Priore, portatosi quella stessa mattina presso la sua abitazione, di una somma di denaro - originariamente di 5mila poi ridotta a 3mila euro - per "addomesticare" le indagini patrimoniali in corso di svolgimento da parte della Tenenza di Bitonto su delega della Procura della Repubblica di Bari.

L'immediata predisposizione di attività d'indagine con servizi dinamici di pedinamento ed osservazione e con operazioni tecniche di intercettazione ha consentito l'esecuzione del provvedimento di arresto, dopo la consegna della somma di denaro di 3mila euro avvenuto in un bar di Bari, sotto gli occhi dei Carabinieri della Compagnia di San Paolo e dei finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura, che hanno arrestato Priore in flagranza di reato.