Sondaggio «La tua città è pulita?»: bitontini insoddisfatti del servizio
Tanti chiedono estensione porta a porta. Rifiuti abbandonati insopportabili. Per tutti però la colpa è degli stessi cittadini
mercoledì 3 ottobre 2018
10.39
Il servizio di raccolta rifiuti a Bitonto andrebbe molto migliorato e negli ultimi anni non è cambiato in positivo, mentre il "porta a porta" andrebbe esteso a tutta la città, anche per ridurre gli insopportabili abbandoni di ingombranti nei pressi dei bidoni; per i quali però sono responsabili gli stessi cittadini. È questo, in estrema sintesi, il giudizio dei bitontini espresso nelle 18 risposte del questionario on-line "La tua città è pulita?" proposto ai cittadini da un solerte residente del centro storico, Vito D'Alessandro, che ha riscosso anche un inaspettato successo.
Se negli anni passati i bitontini che avevano risposto al questionario redatto dall'Azienda Servizi Vari e allegato dall'Ufficio Tributi alla richiesta di pagamento TARI si aggiravano attorno all'1% del totale raggiunto (239 risposte su 22.300 utenti), con lo strumento on-line suggerito da D'Alessandro la percentuale è schizzata al 41,1% degli utenti raggiunti (520 risposte su 1266 persone raggiunte).
«Governare e amministrare non può ridursi al semplice concetto di rispetto della norma e delle regole – scrive D'Alessandro nella lettera con cui ha accompagnato i risultati inviati a Palazzo Gentile negli scorsi giorni - ma deve andare oltre verso un sistema che mette al centro il cittadino. Ad ogni buon modo metto a disposizione i risultati del mio questionario sperando che questa mia iniziativa possa veramente essere utile a rendere migliore la nostra Città e che sempre di più si sfruttino le tecnologie in tutte le loro potenzialità in ottica di governance. Ho voluto dare un contributo come cittadino che ama la sua terra, spero che questa mia iniziativa non resti senza risposta».
E di risposte da dare ce ne sarebbero tante, stando a quanto rispondono e scrivono i bitontini, in particolare nella fascia d'età tra i 26 e i 60 anni (il 78,6% degli utenti che hanno risposto), con un tasso di scolarizzazione medio alto (quasi il 90% di loro ha conseguito un diploma o una laurea).
I risultati, bisogna ammetterlo, non sono disastrosi: a giudicare insoddisfacente il servizio di raccolta rifiuti è "solo" il 59,2% degli intervistati, mentre per gli altri è sufficiente o discreto. Quasi l'80% delle risposte però chiede una migliore pulizia in diverse zone della città, in particolare nel centro storico e in periferia ma anche nelle frazioni di Mariotto e Palombaio.
Gli utenti interessati dal "porta a porta" lamentano essenzialmente il mancato ritiro dei mastelli e l'approssimativa pulizia di strade e marciapiedi. Quasi tutti poi chiedono controlli più serrati, anche nella "qualità" della differenziata e multe salate per gli sporcaccioni, che si trasformano in incentivi per chi invece effettua la raccolta correttamente. L'85% degli intervistati vorrebbe poi poter monitorare la "qualità" dei propri conferimenti on-line.
Per i residenti serviti dal vecchio sistema di raccolta con i bidoni a rappresentare un vero e proprio incubo, sono gli abbandoni di rifiuti, specie ingombranti, nei pressi dei bidoni. Che dovrebbero essere puliti e svuotati con maggiore frequenza e attenzione e magari spostati quando creano problemi di sicurezza stradale e aumentati in zone in cui non sarebbero sufficienti all'utenza. Ecco perché quasi tutti chiedono l'estensione del porta a porta in tutta la città.
Ci sono alcuni segnali incoraggianti: per il 97% degli intervistati la colpa dei conferimenti sbagliati e in particolare per quelli fuori legge come l'abbandono degli ingombranti è da assegnare direttamente ai cittadini. Più del 64% di quanti hanno risposto al questionario, però, ha fiducia nell'Amministrazione Comunale per la risoluzione delle problematiche ambientali. Il tempo a disposizione degli amministratori per soddisfare la fiducia dei bitontini inizia però a scarseggiare e il rischio che la fiducia si trasformi in delusione è dietro l'angolo.
Se negli anni passati i bitontini che avevano risposto al questionario redatto dall'Azienda Servizi Vari e allegato dall'Ufficio Tributi alla richiesta di pagamento TARI si aggiravano attorno all'1% del totale raggiunto (239 risposte su 22.300 utenti), con lo strumento on-line suggerito da D'Alessandro la percentuale è schizzata al 41,1% degli utenti raggiunti (520 risposte su 1266 persone raggiunte).
«Governare e amministrare non può ridursi al semplice concetto di rispetto della norma e delle regole – scrive D'Alessandro nella lettera con cui ha accompagnato i risultati inviati a Palazzo Gentile negli scorsi giorni - ma deve andare oltre verso un sistema che mette al centro il cittadino. Ad ogni buon modo metto a disposizione i risultati del mio questionario sperando che questa mia iniziativa possa veramente essere utile a rendere migliore la nostra Città e che sempre di più si sfruttino le tecnologie in tutte le loro potenzialità in ottica di governance. Ho voluto dare un contributo come cittadino che ama la sua terra, spero che questa mia iniziativa non resti senza risposta».
E di risposte da dare ce ne sarebbero tante, stando a quanto rispondono e scrivono i bitontini, in particolare nella fascia d'età tra i 26 e i 60 anni (il 78,6% degli utenti che hanno risposto), con un tasso di scolarizzazione medio alto (quasi il 90% di loro ha conseguito un diploma o una laurea).
I risultati, bisogna ammetterlo, non sono disastrosi: a giudicare insoddisfacente il servizio di raccolta rifiuti è "solo" il 59,2% degli intervistati, mentre per gli altri è sufficiente o discreto. Quasi l'80% delle risposte però chiede una migliore pulizia in diverse zone della città, in particolare nel centro storico e in periferia ma anche nelle frazioni di Mariotto e Palombaio.
Gli utenti interessati dal "porta a porta" lamentano essenzialmente il mancato ritiro dei mastelli e l'approssimativa pulizia di strade e marciapiedi. Quasi tutti poi chiedono controlli più serrati, anche nella "qualità" della differenziata e multe salate per gli sporcaccioni, che si trasformano in incentivi per chi invece effettua la raccolta correttamente. L'85% degli intervistati vorrebbe poi poter monitorare la "qualità" dei propri conferimenti on-line.
Per i residenti serviti dal vecchio sistema di raccolta con i bidoni a rappresentare un vero e proprio incubo, sono gli abbandoni di rifiuti, specie ingombranti, nei pressi dei bidoni. Che dovrebbero essere puliti e svuotati con maggiore frequenza e attenzione e magari spostati quando creano problemi di sicurezza stradale e aumentati in zone in cui non sarebbero sufficienti all'utenza. Ecco perché quasi tutti chiedono l'estensione del porta a porta in tutta la città.
Ci sono alcuni segnali incoraggianti: per il 97% degli intervistati la colpa dei conferimenti sbagliati e in particolare per quelli fuori legge come l'abbandono degli ingombranti è da assegnare direttamente ai cittadini. Più del 64% di quanti hanno risposto al questionario, però, ha fiducia nell'Amministrazione Comunale per la risoluzione delle problematiche ambientali. Il tempo a disposizione degli amministratori per soddisfare la fiducia dei bitontini inizia però a scarseggiare e il rischio che la fiducia si trasformi in delusione è dietro l'angolo.