Sorpresa Europee: un ricorso ridisegna gli eletti e porta Abbaticchio a Bruxelles

Ma il sindaco non ci pensa: «Per me partita chiusa: sto pensando a Bitonto»

lunedì 19 agosto 2019 8.57
Un ricorso sui seggi aggiuntivi presentati dall'avvocato Felice Besostri potrebbe ridisegnare il quadro degli eletti alle Europee del 2019 e portare +Europa/Italia in Comune - e quindi il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - a Bruxelles.
Sarebbe il clamoroso epilogo dell'iniziativa giudiziaria intrapresa dal legale già diventato famoso in passato per aver fatto annullare, insieme ai colleghi Francesco Versace, Giuseppe Sarno ed Enzo Paolini il cosiddetto "Italicum" del 2015.
Secondo Besostri, lo sbarramento al 4% imposto in Italia rappresenterebbe una «violazione del trattato di Lisbona che ha cambiato la natura del Parlamento europeo, che non rappresenta più "i popoli degli Stati associati nella Comunità Europea" ( artt. 189 e 190 TCE) bensì "direttamente i cittadini dell'Unione Europea" (artt. 10 e 14 TUE). Con le sentenze n.1/2014 e 35/2017 si è sancito il diritto di votare per il Parlamento Italiano secondo Costituzione, non si capisce perché non ci sia il diritto di votare in conformità ai trattati europei per il Parlamento europeo».

«Il ricorso – ha spiegato ad Affaritaliani.it l'avvocato - è stato limitato ai tre seggi in più che spettano all'Italia in caso di Brexit e perciò se accolto entrerebbero con esito positivo entrerebbero con un seggio ciascuno +Europa, Partito Comunista e Partito Animalista. Avevo proposto che tutti gli esclusi facessero ricorso, in tal caso sarebbero entrati anche Verdi e la Sinistra cioè in complesso 5 liste in più con complessivi 8 seggi, compresi i 3 Brexit».
Una posizione che, se confermata dai giudici del Tar del Lazio che il prossimo 15 ottobre si esprimeranno sulla legittimità del ricorso, porterebbe a Bruxelles il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, come secondo più suffragato della sua lista (+Europa/Italia in Comune) che si è fermata al 3,2%.
Il primo cittadino però non sembra appassionarsi alla questione: «Non c'è nemmeno da pensarci – ha detto il sindaco – ritengo che la questione si sia chiusa il 26 maggio scorso. Sicuramente è stata una bella partita: l'abbiamo vissuta intensamente, ci ha fatto sentire un enorme e inaspettato consenso e ci ha fatto capire che i temi dell'ambientalismo, delle politiche del lavoro, della tutela del Meridione e della solidarietà sono tutt'altro che "superati" per i cittadini italiani e questo non può che farci piacere. Ma l'unica cosa a cui mi interessa pensare è fare il sindaco di questa città».