Sorpresi a rubare 4 quintali di mandorle: arrestati in due
Fermati da Carabinieri e Guardie Campestri. Ai domiciliari un 50enne e un 35enne: entrambi sono tornati in libertà
giovedì 5 agosto 2021
18.49
Avevano rubato 4 quintali di mandorle da un podere nelle campagne di Bitonto. I Carabinieri, allertati dal personale del Consorzio Custodia Campi, all'01.35 della notte fra il 2 e il 3 agosto scorso, hanno arrestato un 50enne e un 35enne, già rimessi in libertà, e recuperato la refurtiva, poi restituita al legittimo proprietario.
Le Guardie Campestri, nel corso dell'attività volta alla prevenzione e alla repressione delle attività predatorie che stanno interessando i fondi agricoli del territorio, hanno sorpreso tre uomini (due fermati, l'altro in fuga) che si erano arbitrariamente introdotti all'interno di un podere ubicato in località Cappella Raputa, nell'agro di Bitonto e, muniti di vari attrezzi, stavano razziando gli alberi di mandorle. L'arrivo tempestivo delle pattuglie del Consorzio ha posto fine all'attività delittuosa.
I Carabinieri della locale Stazione, allertati proprio dalle Guardie Campestri, sono immediatamente giunti sul posto ed hanno identificato i due fermati: si tratta di due uomini di Palombaio, frazione di Bitonto, un 50enne pregiudicato e un 35enne incensurato, mentre proseguono le ricerche del complice. I militari, che hanno recuperato l'intera refurtiva, hanno scoperto che i due ladri non avevano alcun titolo a raccogliere i frutti: il proprietario del terreno, infatti, era all'oscuro di tutto.
Teatro del furto, un mandorleto con numerosi alberi tutti con i frutti pendenti e, quindi, potenzialmente depredabili da vari malintenzionati. Gli uomini fermati sono stati inoltre trovati in possesso di un Fiat Doblò di loro proprietà oltre a vari arnesi utilizzati per i furti in ambito agricolo: bastoni, verghe, teloni e casse in plastica, tutti sottoposti a sequestro, utilizzati rispettivamente per percuotere gli alberi e raccogliere i frutti. La refurtiva è stata già riconsegnata al legittimo proprietario.
L'attività svolta è il frutto di una sempre più marcata attenzione da parte dell'Autorità Giudiziaria e i Carabinieri della locale Stazione che, in collaborazione con gli istituti di vigilanza campestre e le aziende agricole, contrastano ogni forma di attività criminale perpetrata in danno di imprenditori agricoli che si occupano di un settore strategico per l'economia locale e regionale. I due uomini, di 50 e 35 anni, sono stati portati presso la Stazione di via generale Planelli e tratti in arresto.
Informata la Procura della Repubblica di Bari, i due, accusati del reato di furto aggravato in concorso, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dall'Autorità Giudiziaria. Gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Bari, mentre i due uomini, in attesa dell'inizio del processo sono stati rimessi in libertà.
Le Guardie Campestri, nel corso dell'attività volta alla prevenzione e alla repressione delle attività predatorie che stanno interessando i fondi agricoli del territorio, hanno sorpreso tre uomini (due fermati, l'altro in fuga) che si erano arbitrariamente introdotti all'interno di un podere ubicato in località Cappella Raputa, nell'agro di Bitonto e, muniti di vari attrezzi, stavano razziando gli alberi di mandorle. L'arrivo tempestivo delle pattuglie del Consorzio ha posto fine all'attività delittuosa.
I Carabinieri della locale Stazione, allertati proprio dalle Guardie Campestri, sono immediatamente giunti sul posto ed hanno identificato i due fermati: si tratta di due uomini di Palombaio, frazione di Bitonto, un 50enne pregiudicato e un 35enne incensurato, mentre proseguono le ricerche del complice. I militari, che hanno recuperato l'intera refurtiva, hanno scoperto che i due ladri non avevano alcun titolo a raccogliere i frutti: il proprietario del terreno, infatti, era all'oscuro di tutto.
Teatro del furto, un mandorleto con numerosi alberi tutti con i frutti pendenti e, quindi, potenzialmente depredabili da vari malintenzionati. Gli uomini fermati sono stati inoltre trovati in possesso di un Fiat Doblò di loro proprietà oltre a vari arnesi utilizzati per i furti in ambito agricolo: bastoni, verghe, teloni e casse in plastica, tutti sottoposti a sequestro, utilizzati rispettivamente per percuotere gli alberi e raccogliere i frutti. La refurtiva è stata già riconsegnata al legittimo proprietario.
L'attività svolta è il frutto di una sempre più marcata attenzione da parte dell'Autorità Giudiziaria e i Carabinieri della locale Stazione che, in collaborazione con gli istituti di vigilanza campestre e le aziende agricole, contrastano ogni forma di attività criminale perpetrata in danno di imprenditori agricoli che si occupano di un settore strategico per l'economia locale e regionale. I due uomini, di 50 e 35 anni, sono stati portati presso la Stazione di via generale Planelli e tratti in arresto.
Informata la Procura della Repubblica di Bari, i due, accusati del reato di furto aggravato in concorso, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dall'Autorità Giudiziaria. Gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Bari, mentre i due uomini, in attesa dell'inizio del processo sono stati rimessi in libertà.