Sospesi i maggiori oneri per gli imprenditori della zona artigianale di Bitonto
Abbaticchio: «Tutto fermo finchè non saranno date risposte alle eccezioni sollevate dal comitato della PIP»
martedì 23 ottobre 2018
8.04
Possono tirare un sospiro di sollievo gli imprenditori della zona artigianale di Bitonto su cui è piombata, nelle scorse settimane, la mannaia dei maggiori oneri imposti dalla legge dopo la sconfitta, in giudizio, del Comune con i proprietari dei lotti espropriati e poi riassegnati. In pratica, i giudici hanno deciso che il prezzo a cui Palazzo Gentile aveva espropriato i titolari originali dei fondi che poi sono andati a formare la nuova zona Pip, in base a una convenzione sottoscritta più di dieci anni fa, era troppo basso e ha condannato il Comune a versare loro una "differenza" che, in totale, supera i 5 milioni di euro. Maggiori costi che, per legge, devono essere riversati sui nuovi assegnatari dei lotti, costretti a questo imprevisto esborso.
Già nei giorni scorsi, però, la politica aveva lanciato l'allarme, denunciando il rischio di vedere il Comune trascinato in un nuovo e più pesante giudizio con gli assegnatari per il metodo utilizzato per "spalmare" questi maggiori oneri. Ieri, è arrivato però lo stop del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha recepito le indicazioni giunte dal Comitato Zona Artigianale.
«Questa amministrazione – ha detto il primo cittadino - è stata destinataria dalla legge di un conto economico da riversare sui propri imprenditori in virtù di una convenzione che fu firmata più di un decennio fa. Ho chiesto formalmente a tutti gli uffici comunali interessati di rispondere e renderci di conto di tutte le puntualizzazioni tecniche esposte dal Comitato della zona artigianale. Quest'ultimo è da sempre stato costruttivo verso qualunque parte politica nel risolvere concretamente i problemi calati dalla realtà. Fino al momento in cui non verrà tutto chiarito, ho invitato gli uffici a sospendere gli atti successivi. La soluzione migliore per tutta la Comunità dovrà essere il faro, ma la legge va rispettata».
Gli imprenditori dovranno, insomma, pagare questi oneri, come previsto per legge, ma non in maniera indiscriminata. L'obiettivo dell'amministrazione è far sentire la presenza delle istituzioni in un momento di particolare e imprevista difficoltà. «Dopo aver ottenuto il riconoscimento di zona economica speciale per la nostra zona artigianale, dopo l'installazione del primo sistema di videosorveglianza in loco e alla vigilia del secondo lotto di lavori delle sue strade a seguito della inaugurazione del primo centro tecnologico universitario di matrice comunale nella sua parte più periferica – ha detto Abbaticchio - vogliamo continuare a restare accanto agli imprenditori e ad ascoltare le loro indicazioni per garantire lo sviluppo costante della zona artigianale».
Già nei giorni scorsi, però, la politica aveva lanciato l'allarme, denunciando il rischio di vedere il Comune trascinato in un nuovo e più pesante giudizio con gli assegnatari per il metodo utilizzato per "spalmare" questi maggiori oneri. Ieri, è arrivato però lo stop del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che ha recepito le indicazioni giunte dal Comitato Zona Artigianale.
«Questa amministrazione – ha detto il primo cittadino - è stata destinataria dalla legge di un conto economico da riversare sui propri imprenditori in virtù di una convenzione che fu firmata più di un decennio fa. Ho chiesto formalmente a tutti gli uffici comunali interessati di rispondere e renderci di conto di tutte le puntualizzazioni tecniche esposte dal Comitato della zona artigianale. Quest'ultimo è da sempre stato costruttivo verso qualunque parte politica nel risolvere concretamente i problemi calati dalla realtà. Fino al momento in cui non verrà tutto chiarito, ho invitato gli uffici a sospendere gli atti successivi. La soluzione migliore per tutta la Comunità dovrà essere il faro, ma la legge va rispettata».
Gli imprenditori dovranno, insomma, pagare questi oneri, come previsto per legge, ma non in maniera indiscriminata. L'obiettivo dell'amministrazione è far sentire la presenza delle istituzioni in un momento di particolare e imprevista difficoltà. «Dopo aver ottenuto il riconoscimento di zona economica speciale per la nostra zona artigianale, dopo l'installazione del primo sistema di videosorveglianza in loco e alla vigilia del secondo lotto di lavori delle sue strade a seguito della inaugurazione del primo centro tecnologico universitario di matrice comunale nella sua parte più periferica – ha detto Abbaticchio - vogliamo continuare a restare accanto agli imprenditori e ad ascoltare le loro indicazioni per garantire lo sviluppo costante della zona artigianale».