Sospetti del centrodestra di Bitonto sul duo Nacci-Febbrile: «Si opera col favore delle tenebre»
Ma Fratelli d'Italia rinnega il comunicato: «Mai sottoscritto né autorizzato la nota»
giovedì 13 agosto 2020
11.48
«Nacci & Febbrile: un posto al sole col favore delle tenebre?». Si intitola così il comunicato sottoscritto dalle forze di centrodestra di Bitonto sul rapporto di collaborazione fra l'assessore allo Sport e Finanze del comune di Bitonto, Domenico Nacci e l'avvocato Luigi Febbrile, ex consigliere comunale che sarebbe, stando a quanto riferito dai firmatari della nota, coinquilino di studio del delegato di Abbaticchio. Ma chi sono i firmatari della nota? «Lega Salvini Premier bitonto, Fratelli d'Italia bitonto, Forza Italia bitonto e L'altra Italia bitonto», è scritto nella mail inviata dall'indirizzo di Antonio Ruggiero - segretario sezionale del partito di Salvini – alle testate giornalistiche locali. «Non ho affatto sottoscritto, tanto meno autorizzato la pubblicazione del comunicato stampa inerente i rapporti tra l'assessore Nacci e l'Avv. Febbrile», è stata però la smentita di Giuseppe Schiraldi, coordinatore del circolo territoriale del partito della Meloni.
Al di là degli effettivi autori, il comunicato "scandaglia" le vite professionali e politiche di Nacci e Febbrile, legati da un rapporto, secondo i sottoscrittori della nota, «sospetto».
Partendo dalle elezioni del 2012 - che portarono Nacci prima in consiglio e poi in giunta, liberando un posto nella massima assise cittadina proprio per Febbrile – i firmatari sostengono di aver trovato, a distanza di anni, «"il nostro" avvocato, in modo frequente ed assiduo, rappresentare il Comune di Bitonto in Commissione Tributaria, in sostituzione della dirigente del locale Ufficio Tributi. Finora, nulla di grave ed allarmante se non fosse che i professionisti che frequentano le aule di udienza delle predette Commissioni Tributarie sono noti e l'avv. Luigi Febbrile, almeno sino al 2017 non le frequentava, almeno con la stessa intensità con cui le frequenta da quando il dott. Nacci è divenuto assessore al Bilancio».
La mancanza di provvedimenti di liquidazione in favore di Febbrile, secondo i sottoscrittori del comunicato, si spiega così: «Sembra, salvo smentite, che l'avv. Luigi Febbrile sia stato individuato dalla Servizi Locali S.p.A. (società che si aggiudicò l'appalto per cinque anni per il supporto alle attività di accertamento e riscossione per il comune di Bitonto) quale loro consulente e che percepisca un compenso fisso mensile. Ancora nulla di grave, se non fosse che comunque le attività professionali dell'Avv. Luigi Febbrile, seppur liquidate mensilmente dalla Servizi Locali S.p.A., dovrebbero comunque seguire le regole della pubblicità, le regole democratiche circa la sua individuazione tra una platea amplissima di liberi professionisti locali».
«Gravi, invero – si legge ancora nella nota - risultano le circostanze, peraltro note a tutta la comunità, ma giammai rese di dominio pubblico: l'assessore Nacci e l'avvocato Febbrile condividono il medesimo studio professionale in Bitonto e il contratto in essere tra il Comune di Bitonto e la Servizi Locali Spa fra poco più di un anno è in scadenza naturale. Ci risulta in più che il 'nostro avvocato' abbia patrocinato di recente (fine 2018) una causa proprio contro l'Amministrazione Comunale di Bitonto presso il Tribunale Amministrativo Regionale, ma queste eclatanti e manifeste incompatibilità, conflitti di interessi, ecc. ecc. ecc. - conclude la nota - passano in subordine, rispetto agli inquietanti interrogativi circa una trasparenza, allo stato totalmente torbida, e alimenta, nel contempo, non pochi legittimi sospetti: che si operi col favore delle tenebre a Palazzo Gentile?».
Al di là degli effettivi autori, il comunicato "scandaglia" le vite professionali e politiche di Nacci e Febbrile, legati da un rapporto, secondo i sottoscrittori della nota, «sospetto».
Partendo dalle elezioni del 2012 - che portarono Nacci prima in consiglio e poi in giunta, liberando un posto nella massima assise cittadina proprio per Febbrile – i firmatari sostengono di aver trovato, a distanza di anni, «"il nostro" avvocato, in modo frequente ed assiduo, rappresentare il Comune di Bitonto in Commissione Tributaria, in sostituzione della dirigente del locale Ufficio Tributi. Finora, nulla di grave ed allarmante se non fosse che i professionisti che frequentano le aule di udienza delle predette Commissioni Tributarie sono noti e l'avv. Luigi Febbrile, almeno sino al 2017 non le frequentava, almeno con la stessa intensità con cui le frequenta da quando il dott. Nacci è divenuto assessore al Bilancio».
La mancanza di provvedimenti di liquidazione in favore di Febbrile, secondo i sottoscrittori del comunicato, si spiega così: «Sembra, salvo smentite, che l'avv. Luigi Febbrile sia stato individuato dalla Servizi Locali S.p.A. (società che si aggiudicò l'appalto per cinque anni per il supporto alle attività di accertamento e riscossione per il comune di Bitonto) quale loro consulente e che percepisca un compenso fisso mensile. Ancora nulla di grave, se non fosse che comunque le attività professionali dell'Avv. Luigi Febbrile, seppur liquidate mensilmente dalla Servizi Locali S.p.A., dovrebbero comunque seguire le regole della pubblicità, le regole democratiche circa la sua individuazione tra una platea amplissima di liberi professionisti locali».
«Gravi, invero – si legge ancora nella nota - risultano le circostanze, peraltro note a tutta la comunità, ma giammai rese di dominio pubblico: l'assessore Nacci e l'avvocato Febbrile condividono il medesimo studio professionale in Bitonto e il contratto in essere tra il Comune di Bitonto e la Servizi Locali Spa fra poco più di un anno è in scadenza naturale. Ci risulta in più che il 'nostro avvocato' abbia patrocinato di recente (fine 2018) una causa proprio contro l'Amministrazione Comunale di Bitonto presso il Tribunale Amministrativo Regionale, ma queste eclatanti e manifeste incompatibilità, conflitti di interessi, ecc. ecc. ecc. - conclude la nota - passano in subordine, rispetto agli inquietanti interrogativi circa una trasparenza, allo stato totalmente torbida, e alimenta, nel contempo, non pochi legittimi sospetti: che si operi col favore delle tenebre a Palazzo Gentile?».