Straniero picchiato per una lite con un disabile, Pd: «No alla violenza per vendetta»
Dopo le botte nella serata di lunedì l'extracomunitario è stato aggredito nuovamente il giorno successivo
mercoledì 19 giugno 2019
9.54
Avrebbero picchiato un giovane egiziano che avrebbe tentato di avventarsi a sua volta su un anziano disabile reo di averlo "investito" con la sua carrozzella elettrica senza chiedere scusa, scatenando così un clima di caccia all'uomo culminato poi in un secondo pestaggio sempre ai danni dell'extracomunitario. Tenta no di porre un freno all'onda di odio razziale innescata da questo episodio le istituzioni politiche e religiose di Bitonto che invitano tutti a evitare di rispondere alla violenza con altra violenza, affidandosi piuttosto alle forze dell'ordine.
Il fatto è accaduto lunedì sera in piazza Cavour, poco dopo le 22, quando un anziano a bordo della sua carrozzella elettrica avrebbe urtato il giovane senza porgere scuse nè chiarire l'incidente. L'egiziano avrebbe iniziato a discutere con l''uomo, scatenando così l'ira giustizialista di 4 altri giovani del posto che lo hanno picchiato, lasciandolo a terra tramortito. L'intervento della Polizia e poi dei soccorritori del 118 ha poi evitato guai peggiori. Ma la gang ha continuato la sua missione vendicativa anche il giorno successivo seguendo il giovane e intercettandolo nei pressi della sua abitazione, in via Magenta nel centro storico. Qui il ragazzo è stato nuovamente picchiato, in maniera ancora più violenta, costringendo i sanitari dell 118 intervenuti a condurlo in ospedale per accertamenti.
I responsabili sarebbero già stati individuati dalle Forze dell'Ordine che stanno tentando di risalire alle motivazioni del gesto.
«C'è preoccupazione per questi gesti insensati alimentati dal clima di caccia al diverso o con abilità diverse di questi mesi - ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - non c'è giustificazione per un atto di violenza di questa portata. La deriva violenta della vendetta non è la strada per superare le incomprensioni e il malessere generale».
«Nessuno tocchi Caino – è il monito lanciato dagli attivisti del PD locale - Siamo alla "giustizia privata". Come si temeva, il concetto di legittima difesa ha fatto passi da gigante nelle menti perverse dei mafiosetti nostrani. Se è stata subita violenza, non si risponde con la violenza. Se la reazione viene frenata dall'intervento delle forze dell'ordine non si ritorna alla carica il giorno dopo contro l'avversario per dargli la lezione che "meritava". Si chiama stato di diritto. Una conquista di civiltà. E i commentatori razzisti sono la folla assetata di sangue che sbraitava con la bava alla bocca nei circhi per vedere la morte dei gladiatori!».
Considerazioni, quelle del Partito Democratico, che nascono anche dalla lettura di un dato statistico fornito direttamente dal commissariato di Bitonto: l'incidenza dei reati dovuti a cittadini stranieri (comunitari o extracomunitari che siano) è di appena lo 0,7% sul totale di quelli commessi sul territorio bitontino.
Il fatto è accaduto lunedì sera in piazza Cavour, poco dopo le 22, quando un anziano a bordo della sua carrozzella elettrica avrebbe urtato il giovane senza porgere scuse nè chiarire l'incidente. L'egiziano avrebbe iniziato a discutere con l''uomo, scatenando così l'ira giustizialista di 4 altri giovani del posto che lo hanno picchiato, lasciandolo a terra tramortito. L'intervento della Polizia e poi dei soccorritori del 118 ha poi evitato guai peggiori. Ma la gang ha continuato la sua missione vendicativa anche il giorno successivo seguendo il giovane e intercettandolo nei pressi della sua abitazione, in via Magenta nel centro storico. Qui il ragazzo è stato nuovamente picchiato, in maniera ancora più violenta, costringendo i sanitari dell 118 intervenuti a condurlo in ospedale per accertamenti.
I responsabili sarebbero già stati individuati dalle Forze dell'Ordine che stanno tentando di risalire alle motivazioni del gesto.
«C'è preoccupazione per questi gesti insensati alimentati dal clima di caccia al diverso o con abilità diverse di questi mesi - ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - non c'è giustificazione per un atto di violenza di questa portata. La deriva violenta della vendetta non è la strada per superare le incomprensioni e il malessere generale».
«Nessuno tocchi Caino – è il monito lanciato dagli attivisti del PD locale - Siamo alla "giustizia privata". Come si temeva, il concetto di legittima difesa ha fatto passi da gigante nelle menti perverse dei mafiosetti nostrani. Se è stata subita violenza, non si risponde con la violenza. Se la reazione viene frenata dall'intervento delle forze dell'ordine non si ritorna alla carica il giorno dopo contro l'avversario per dargli la lezione che "meritava". Si chiama stato di diritto. Una conquista di civiltà. E i commentatori razzisti sono la folla assetata di sangue che sbraitava con la bava alla bocca nei circhi per vedere la morte dei gladiatori!».
Considerazioni, quelle del Partito Democratico, che nascono anche dalla lettura di un dato statistico fornito direttamente dal commissariato di Bitonto: l'incidenza dei reati dovuti a cittadini stranieri (comunitari o extracomunitari che siano) è di appena lo 0,7% sul totale di quelli commessi sul territorio bitontino.