«Sugli alberi di Bitonto capitozzatura errata»
Le associazioni Vogliamo Bitonto Pulita e Mowgli chiedono al Comune di affidarsi a tecnici competenti
sabato 19 dicembre 2020
7.00
Affidare la cura degli alberi della città a tecnici competenti, con strumenti all'avanguardia, per garantire la loro salute, compromessa da una serie di capitozzature errate. È questa la richiesta che arriva dalle associazioni Vogliamo Bitonto Pulita e Mowgli che hanno voluto fare il punto della situazione sul verde della città dell'olio partendo dalla situazione dei cedri di piazza Marconi. La piazza era stata inibita al passaggio dei pedoni per la situazione di due cedri che sarebbero stati danneggiati dal vento degli scorsi giorni. Gli ambientalisti tengono innanzitutto a correggere l'amministrazione sul tipo di albero in questione: si tratta di Cedrus "Atlantica" e non "Libani" - dicono in una lettera inviata all'assessore al Verde e Decoro, Cosimo Bonasia – perchè «il C. atlantica ha un portamento conico-piramidale con una chiara e ben presente cima apicale, mentre il C. libani un portamento conico a candelabro con la parte apicale della chioma appiattita».
Pur constatando la tempestività con cui l'amministrazione dà l'impressione di voler affrontare la questione, Mowgli e vogliAmo Bitonto Pulita pongono alcuni interrogativi: «Vi è stata consulenza di tecnici esperti nell'eseguire le errate operazioni di capitozzatura sugli alberi presenti delle nostre vie? Oppure per i tagli "olivicoli" a cui sono stati sottoposti i lecci in villa, in Piazza Roma a Mariotto o in Piazza milite ignoto a Palombaio?».
«L'assenza di "forum interattivi" - prosegue la nota - non permise di salvare un esemplare di Cedrus atlantica in piazza Padre Pio, tagliato nell'indifferenza più totale. In questo caso, l'impatto dei 'social network' ha portato ad assumere una decisione sensata. La nostra volontà è che da questo momento, in netta discontinuità col passato, ci si avvali di esperti, metodi e tecniche specialistiche che rappresenterebbero un supporto valido nella scelta giusta per il continuo mantenimento del verde urbano».
Gli ambientalisti hanno poi fatto visionare la situazione del cedro di piazza Marconi dal dottore forestale Claudio Gravinese, secondo cui «fortunatamente, non risultano sollevamenti della zolla relativa all'apparato radicale; il fusto appare diritto (e non obliquo verso destra); il lampione sembra sia stato inglobato dal ritidoma dell'albero, il che significa che i due sono stati a contatto per alcuni anni. A sostegno delle dette osservazioni sono state realizzate alcune fotografie che dimostrano l'effettivo portamento diritto del fusto».
«Pur non ritenuta indispensabile nel caso specifico – conclude la nota - una valida interpretazione dell'albero finalizzata alla quantificazione del rischio di cedimento e alla messa a punto di tutte le pratiche colturali, anche attuando il consolidamento del fusto ottenuto dall'intirantaggio, può risultare necessaria alla messa in sicurezza di tali esemplari».
Pur constatando la tempestività con cui l'amministrazione dà l'impressione di voler affrontare la questione, Mowgli e vogliAmo Bitonto Pulita pongono alcuni interrogativi: «Vi è stata consulenza di tecnici esperti nell'eseguire le errate operazioni di capitozzatura sugli alberi presenti delle nostre vie? Oppure per i tagli "olivicoli" a cui sono stati sottoposti i lecci in villa, in Piazza Roma a Mariotto o in Piazza milite ignoto a Palombaio?».
«L'assenza di "forum interattivi" - prosegue la nota - non permise di salvare un esemplare di Cedrus atlantica in piazza Padre Pio, tagliato nell'indifferenza più totale. In questo caso, l'impatto dei 'social network' ha portato ad assumere una decisione sensata. La nostra volontà è che da questo momento, in netta discontinuità col passato, ci si avvali di esperti, metodi e tecniche specialistiche che rappresenterebbero un supporto valido nella scelta giusta per il continuo mantenimento del verde urbano».
Gli ambientalisti hanno poi fatto visionare la situazione del cedro di piazza Marconi dal dottore forestale Claudio Gravinese, secondo cui «fortunatamente, non risultano sollevamenti della zolla relativa all'apparato radicale; il fusto appare diritto (e non obliquo verso destra); il lampione sembra sia stato inglobato dal ritidoma dell'albero, il che significa che i due sono stati a contatto per alcuni anni. A sostegno delle dette osservazioni sono state realizzate alcune fotografie che dimostrano l'effettivo portamento diritto del fusto».
«Pur non ritenuta indispensabile nel caso specifico – conclude la nota - una valida interpretazione dell'albero finalizzata alla quantificazione del rischio di cedimento e alla messa a punto di tutte le pratiche colturali, anche attuando il consolidamento del fusto ottenuto dall'intirantaggio, può risultare necessaria alla messa in sicurezza di tali esemplari».