Svelato il programma integrale di Visioni Periferiche
Si parte giovedì 27 giugno con la proiezione de 'La seconda vita', ospite Vito Palmieri
mercoledì 26 giugno 2024
8.33
Una Sala degli Specchi piena di giovani ha fatto da cornice alla conferenza stampa di presentazione di Visioni Periferiche, il Festival di Arte e Cinema della città di Bitonto, svoltasi lunedì 24 giugno. Cinque appuntamenti con il cinema e l'arte sotto le stelle, un dibattito con il regista e il dj-set a margine della proiezione, una volta a settimana, presso la Cittadella del bambino.
È questa l'idea del Collettivo Keep Rolling, ideatore della kermesse, in collaborazione con l'associazione U-Lab, presentata durante la conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il sindaco Francesco Paolo Ricci, il direttore artistico Nicolò Ventafridda, il produttore ospite Ilir Butka e la presidente dell'associazione U-Lab Federica Fiorio. Il festival è patrocinato dal Comune di Bitonto e dalla Regione Puglia, in partnership con We short, Artesettima, B&B BITONTO, Associazione BUONE MANI APS, FABLAB, OPS Cooperativa Sociale Onlus e ULIXES.
«Abbiamo lavorato per un anno intero, per presentare questa nuova edizione di Visioni Periferiche, per avere un festival che fosse libero, accessibile e inclusivo. Il nostro è un tentativo, un'opportunità per portare le persone nei luoghi meno frequentati dalla nostra città, per far vivere loro un'esperienza, per immergersi nelle diverse visioni del cinema e dell'arte, ma anche del reale attraverso nuove lenti» ha affermato il direttore artistico Nicolò Ventafridda.
Entusiasta il primo cittadino «mi piace molto questo festival, mi piace il suo modo di concepire la città, gli spazi, le nostre periferie. La città è vostra, non risparmiate le vostre energie ragazzi – ha commentato Francesco Paolo Ricci riferendosi al Collettivo Keep Rolling - siete l'espressione più autentica e più bella del nostro territorio».
Contestualmente al programma del festival, l'associazione U-Lab realizzerà attività collaterali di animazione territoriale per la mappatura di alcuni contesti periferici della città «l'obiettivo è coinvolgere i giovani in un percorso di osservazione, analisi e raccolta dei dati per immaginare scenari di rigenerazione dei luoghi attraversati» ha dichiarato la presidente della stessa, Federica Fiorio.
Il tema scelto per questa seconda edizione è terra, sia come luogo a cui si sente di appartenere, sia nel suo aspetto più simbolico: desiderio, ricordo e biasimo. Proprio per questo, a margine della conferenza stampa è stato proiettato il documentario 'Consuetudines Barenses - L'arrivo della Vlora a Bari', realizzato dagli alunni del Liceo Scientifico-Artistico "Galileo Galilei" – Bitonto, coordinati dai docenti Antonella Portoghese, Paolo Luiso e Anna Saracino. Il documentario racconta la storia della famiglia Shahini, attraverso i ricordi di Adriano, uno dei ventimila saliti a bordo della nave che partì da Durazzo il 7 agosto del 1991, e di come i baresi affrontarono per la prima volta l'accoglienza degli immigrati.
Ospite del primo appuntamento, fissato per giovedì 27 giugno alle ore 20, Vito Palmieri con la proiezione de 'La seconda Vita', il film segue la storia della trentenne Anna, che dopo quindici anni di detenzione in carcere, cambia nome, città e lavoro provando a ricominciare in una piccola realtà toscana. Ma il suo passato torna inesorabile a bussare alla sua porta e con coraggio dovrà trovare una strada alternativa per approdare alla sua seconda vita. A margine della proiezione il dibattito con il regista sarà moderato dalla giornalista Marilù Ursi. A seguire il dj-set di Paolo HZ.
Il 4 luglio sarà la volta de 'La dolce nave' di Daniele Vicari, alla presenza del produttore Ilir Butka, giovedì 11 luglio ad arricchire il programma la performance teatrale di e con Sofia Russotto, serata cortometraggi prevista per mercoledì 17 luglio e infine Giacomo Abbruzzese il 25 luglio con la proiezione di 'Disco Boy'.
È questa l'idea del Collettivo Keep Rolling, ideatore della kermesse, in collaborazione con l'associazione U-Lab, presentata durante la conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il sindaco Francesco Paolo Ricci, il direttore artistico Nicolò Ventafridda, il produttore ospite Ilir Butka e la presidente dell'associazione U-Lab Federica Fiorio. Il festival è patrocinato dal Comune di Bitonto e dalla Regione Puglia, in partnership con We short, Artesettima, B&B BITONTO, Associazione BUONE MANI APS, FABLAB, OPS Cooperativa Sociale Onlus e ULIXES.
«Abbiamo lavorato per un anno intero, per presentare questa nuova edizione di Visioni Periferiche, per avere un festival che fosse libero, accessibile e inclusivo. Il nostro è un tentativo, un'opportunità per portare le persone nei luoghi meno frequentati dalla nostra città, per far vivere loro un'esperienza, per immergersi nelle diverse visioni del cinema e dell'arte, ma anche del reale attraverso nuove lenti» ha affermato il direttore artistico Nicolò Ventafridda.
Entusiasta il primo cittadino «mi piace molto questo festival, mi piace il suo modo di concepire la città, gli spazi, le nostre periferie. La città è vostra, non risparmiate le vostre energie ragazzi – ha commentato Francesco Paolo Ricci riferendosi al Collettivo Keep Rolling - siete l'espressione più autentica e più bella del nostro territorio».
Contestualmente al programma del festival, l'associazione U-Lab realizzerà attività collaterali di animazione territoriale per la mappatura di alcuni contesti periferici della città «l'obiettivo è coinvolgere i giovani in un percorso di osservazione, analisi e raccolta dei dati per immaginare scenari di rigenerazione dei luoghi attraversati» ha dichiarato la presidente della stessa, Federica Fiorio.
Il tema scelto per questa seconda edizione è terra, sia come luogo a cui si sente di appartenere, sia nel suo aspetto più simbolico: desiderio, ricordo e biasimo. Proprio per questo, a margine della conferenza stampa è stato proiettato il documentario 'Consuetudines Barenses - L'arrivo della Vlora a Bari', realizzato dagli alunni del Liceo Scientifico-Artistico "Galileo Galilei" – Bitonto, coordinati dai docenti Antonella Portoghese, Paolo Luiso e Anna Saracino. Il documentario racconta la storia della famiglia Shahini, attraverso i ricordi di Adriano, uno dei ventimila saliti a bordo della nave che partì da Durazzo il 7 agosto del 1991, e di come i baresi affrontarono per la prima volta l'accoglienza degli immigrati.
Ospite del primo appuntamento, fissato per giovedì 27 giugno alle ore 20, Vito Palmieri con la proiezione de 'La seconda Vita', il film segue la storia della trentenne Anna, che dopo quindici anni di detenzione in carcere, cambia nome, città e lavoro provando a ricominciare in una piccola realtà toscana. Ma il suo passato torna inesorabile a bussare alla sua porta e con coraggio dovrà trovare una strada alternativa per approdare alla sua seconda vita. A margine della proiezione il dibattito con il regista sarà moderato dalla giornalista Marilù Ursi. A seguire il dj-set di Paolo HZ.
Il 4 luglio sarà la volta de 'La dolce nave' di Daniele Vicari, alla presenza del produttore Ilir Butka, giovedì 11 luglio ad arricchire il programma la performance teatrale di e con Sofia Russotto, serata cortometraggi prevista per mercoledì 17 luglio e infine Giacomo Abbruzzese il 25 luglio con la proiezione di 'Disco Boy'.