Svolge per anni mansioni da dirigente, ma non è inquadrato: risarcito

L'ex funzionario Buquicchio ha ottenuto 20.000 euro per danno non patrimoniale collegato al mancato inquadramento di dirigente

mercoledì 18 settembre 2024 17.39
A cura di La redazione
Il Comune di Bitonto ha riconosciuto all'ex funzionario Vincenzo Buquicchio, un risarcimento pari a 20.000 euro per danno non patrimoniale collegato al mancato inquadramento di dirigente. La conciliazione è stata sottoscritta nei giorni scorsi in Corte d'Appello, a Bari, dal funzionario col proprio avvocato Raffaele Capaldi.

Buquicchio aveva presentato nel 2018 un ricorso giudiziale, rivendicando il ruolo di dirigente svolta nel settore demo-economico del Comune dal 2010 al 2014. E aveva lamentato che, nonostante la formale presenza di un dirigente comunale, aveva coordinato tutti gli uffici. In primo grado, la sentenza era stata favorevole al Comune, ma nel giudizio di appello Buquicchio aveva eccepito che dallo stesso conferimento di tale incarico emergeva lo svolgimento di compiti di dirigente.

Nell'attribuirgli la posizione organizzativa gli erano state delegate, infatti, mansioni di contenuto sostanzialmente dirigenziale, dalla responsabilità dei procedimenti sino all'adozione del provvedimento finale, dal coordinamento di strutture complesse alla gestione dei progetti sino alla responsabilità piena di tutti gli atti amministrativi di competenza dirigenziale delegati, mentre residuavano al Dirigente in carica solo compiti marginali (come presidenza di commissioni di concorso o adozione dei provvedimenti disciplinari), di cui in pratica non vi era nemmeno necessità di svolgimento, tanto che nessun atto firmato dal Dirigente era stato depositato dal Comune. Buquicchio, inoltre, sosteneva che il conferimento di una posizione organizzativa per tutti gli uffici (demografia, attività produttivo, sviluppo economico, cimiteri, elettorale statistica e servizio civile) dimostrava appunto che nei fatti dirigeva l'intero settore.

Il Comune si era costituito in secondo grado ribadendo che le attività svolte dal Buquicchio rientravano a tutto tondo nella figura della posizione organizzativa, vista anche la presenza del dirigente. La Corte d'Appello prima di decidere la causa ha invitato le parti ad una soluzione conciliativa che è stata trovata dopo diversi incontri e trattative, con il riconoscimento della somma poi indicata nel verbale di conciliazione.