TARI 2020, le mille perplessità di Onda Civica, Bitonto In Testa e Bitonto Solidale

I movimenti e le associazioni accendono i riflettori sulle incongruenze dell'operato dell'Amministrazione comunale

domenica 4 luglio 2021
A cura di La redazione
Onda Civica, Bitonto In Testa e Bitonto Solidale ritornano sul tema delle esenzioni TARI ed attaccano nuovamente l'Amministrazione comunale guidata da Michele Abbaticchio. Di seguito la nota completa.


«A Bitonto, la TARI per il 2020 fu ridotta di appena il 25% per le attività chiuse dai DPCM, nonostante una petizione popolare controfirmata da oltre 750 cittadini residenti avanzasse richieste di agevolazioni ben più congrue e significative.
Nell'occasione del procedimento petitorio e partecipato il sedicente Sindaco del sud perse l'ultima opportunità di poter ricollegare palazzo Gentile a ciò che resta del tessuto produttivo, artigianale, commerciale della NOSTRA città, gravemente provato dall'emergenza pandemica.
Furono ammassati, scriteriatamente, sfidando Kafka, in un unico calderone tutte le attività forzosamente rese inattive per contrastare la pandemia.
Si proposero, non a caso, tre differenti abbattimenti della TARI 2020: rispettivamente del 25%, del 40% e del 50% a seconda della tipologia delle macro-attività, atteso che per ragioni collegate alle attività ed ai periodi di lavorazione diverse erano, e sono, le incidenze oggettive di inutilizzazione del servizio di raccolta e smaltimento, oltre che di conferimento.
Ma evidentemente Bitonto non è un comune d'Italia, posto che ad appena 15 minuti d'auto, il comune di Terlizzi, servito anch'esso da Sanb S.p.a., autonomamente, senza sollecitazioni alcune, ha concesso per il 2021, la riduzione del 40% della TARI rispettivamente a :"…negozi di abbigliamento, calzature, cartolerie, librerie, negozi di tendaggio, studi professionali, attività artigianali, carrozzerie, autofficine, elettrauti, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, birrerie, bar, pasticcerie, negozi di fiori e piante, parrucchieri, barbieri ed estetisti, attività industriali, attività artigianali, falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, ecc. (https://www.arera.it/allegati/docs/20/158-20all.pdf).

"COGITO ERGO SUM"
E le delegazioni di Confcommercio e Confartigianato di Bitonto dove sono?
E l'assessore al ramo che fa???
E la maggioranza consiliare è favorevole o meno alla riduzione della TARI del 40% in favore delle indicate attività?
Noi di Onda Civica, Bitonto In Testa e Bitonto Solidale nelle persone dei referenti Nicola Vacca, Michele Giammarelli e Francesco Desantis, seguendo il metodo Cartesiano, riteniamo, ad esempio, che scellerata sia stata l'omessa scelta politica di rinegoziazione "in melius" (riduzione del prezzo per lo svolgimento dei servizi di igiene urbana) del contratto già in essere con la ASV, posto che quest'ultima realizzava proprio su tali servizi un utile di circa 1,5 milioni di euro.
Come mai ora che la subentrata Sanb s.p.a. non ha da remunerare capitali privati, ci si ostina a mantenere quei costi del servizio pur sapendo che per mera continuità a quei costi la SANB genererà utili?
Il gestore odierno deputato alla predisposizione del PEF 2021 (Sanb Spa) avrà fatto emergere all'ARERA che a quei costi come indicati nei PEF precedenti la stessa ASV realizzava l'indicato utile d'esercizio?
Noi di Onda Civica, Bitonto In Testa e Bitonto Solidale non vogliamo pensare che Terlizzi abbia concesso la riduzione del 40% solo perché il Sindaco pro tempore sia di centrodestra.
Invero, la stessa delibera è stata approvata in innumerevoli comuni a maggioranza di sinistra, ma a Bitonto la maggioranza consiliare è solo "favorevole" (non cogito igitur no sum) ai voleri del Vicerè.
Tornatevene a casa!».

ONDA CIVICA
BITONTO IN TESTA
BITONTO SOLIDALE