Torna la luce sulla Cattedrale: riparati i fari di illuminazione
Determinanti le segnalazioni di un residente della piazza
martedì 7 agosto 2018
12.02
Ottenere una città migliore è possibile se si è cittadini migliori. È la prova che sta dando in questi mesi Vito D'Alessandro, solerte residente di piazza Cattedrale, che ha deciso di smettere di lamentarsi sui social per passare a un impegno più concreto, grazie al quale è riuscito nelle scorse ore anche a far tornare "la luce" sulla Cattedrale di Bitonto. Merito della sua segnalazione scritta al sindaco Michele Abbaticchio e agli uffici preposti del comune di Bitonto (oltre che all'azienda responsabile della manutenzione), che nel giro di alcuni giorni hanno predisposto l'intervento e risolto una situazione irrisolta forse da anni.
Molti dei corpi illuminanti puntati sulla facciata a mezzogiorno del più rappresentativo monumento bitontino erano infatti spenti e non erano stati ripristinati. Colpa, pare, delle autorizzazioni da parte dei privati sui cui edifici erano stati montati i fari. Un problema bypassato con l'utilizzo di un piccolo "cestello" per lavori edili, come suggerito in un articolo pubblicato da questa testata giornalistica e dalla stessa segnalazione di D'Alessandro.
Una segnalazione di certo non isolata e che, insieme alle altre, nel tempo, ha consentito di "accendere i riflettori" (è il caso di dirlo) su diverse questioni, in particolare ambientali. Soprattutto perché non sono state consegnate allo sfogatoio dei social ma scritte con i criteri del caso e indirizzate agli uffici competenti, che le hanno protocollate, prese in carico e in gran parte risolte. È il caso, ad esempio, dei lavaggi straordinari delle strade del centro storico imbrattati dalle deiezioni canine, o della rimozione di rifiuti ingombranti da diverse strade su tutto il territorio urbano, per non parlare della richiesta di celere intervento sul basolato di piazza Cattedrale imbrattato dal grasso di un esercente durante un festival estivo o ancora dei chiarimenti sul metodo di raccolta dei rifiuti porta a porta. Fino ad arrivare alla realizzazione di un sondaggio on line per conoscere le opinioni della cittadinanza sul servizio di raccolta rifiuti e sulle criticità riscontrate dalla gente comune di cui a breve saranno resi noti i risultati.
Insomma, un impegno concreto, che ha fatto del web uno "strumento" per ottenere risultati per tutta la cittadinanza piuttosto che il "fine" ultimo di ogni lamento, come accade purtroppo sempre più spesso.
Molti dei corpi illuminanti puntati sulla facciata a mezzogiorno del più rappresentativo monumento bitontino erano infatti spenti e non erano stati ripristinati. Colpa, pare, delle autorizzazioni da parte dei privati sui cui edifici erano stati montati i fari. Un problema bypassato con l'utilizzo di un piccolo "cestello" per lavori edili, come suggerito in un articolo pubblicato da questa testata giornalistica e dalla stessa segnalazione di D'Alessandro.
Una segnalazione di certo non isolata e che, insieme alle altre, nel tempo, ha consentito di "accendere i riflettori" (è il caso di dirlo) su diverse questioni, in particolare ambientali. Soprattutto perché non sono state consegnate allo sfogatoio dei social ma scritte con i criteri del caso e indirizzate agli uffici competenti, che le hanno protocollate, prese in carico e in gran parte risolte. È il caso, ad esempio, dei lavaggi straordinari delle strade del centro storico imbrattati dalle deiezioni canine, o della rimozione di rifiuti ingombranti da diverse strade su tutto il territorio urbano, per non parlare della richiesta di celere intervento sul basolato di piazza Cattedrale imbrattato dal grasso di un esercente durante un festival estivo o ancora dei chiarimenti sul metodo di raccolta dei rifiuti porta a porta. Fino ad arrivare alla realizzazione di un sondaggio on line per conoscere le opinioni della cittadinanza sul servizio di raccolta rifiuti e sulle criticità riscontrate dalla gente comune di cui a breve saranno resi noti i risultati.
Insomma, un impegno concreto, che ha fatto del web uno "strumento" per ottenere risultati per tutta la cittadinanza piuttosto che il "fine" ultimo di ogni lamento, come accade purtroppo sempre più spesso.