Tornato a Bitonto il militare ferito nell'esplosione a Beirut
Il sindaco: «Il sacrificio di un figlio e servitore della nostra Patria»
giovedì 27 agosto 2020
6.57
Ha potuto finalmente ritrovare il calore degli abbracci della sua famiglia Roberto Caldarulo, il militare italiano rimasto ferito a Beirut durante la devastante esplosione del 4 agosto scorso che ha fatto oltre 200 morti e migliaia di feriti e sfollati. Il caporal maggiore è infatti da alcuni giorni nella sua casa di Palombaio, frazione di Bitonto, dove sta lentamente riappropriandosi della sua vita, dopo aver rischiato seriamente di perderla.
«Con molto tatto – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - abbiamo preferito, di comune intesa, non diffondere la notizia del suo ritorno a casa. Ma oggi è con enorme gioia e sollievo che vi preannuncio la sua ufficiale ri-accoglienza nella nostra comunità. Roberto è il figlio e servitore di una Patria che, grazie al suo sacrificio, torna ad avere un senso. Cosi come ci ha insegnato il nostro concittadino Giovanni Memoli. Alla famiglia di Roberto la nostra gioia ed il nostro, virtuale e in sicurezza, abbraccio!».
«Siete stati più di 1000 a contattarmi – è stato invece il commento di Caldarulo - per sapere come stavo, grazie di cuore, non ho parole. Sto meglio anche se mi servirà del tempo. Spero di riabbracciarvi quanto prima!».
«Con molto tatto – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - abbiamo preferito, di comune intesa, non diffondere la notizia del suo ritorno a casa. Ma oggi è con enorme gioia e sollievo che vi preannuncio la sua ufficiale ri-accoglienza nella nostra comunità. Roberto è il figlio e servitore di una Patria che, grazie al suo sacrificio, torna ad avere un senso. Cosi come ci ha insegnato il nostro concittadino Giovanni Memoli. Alla famiglia di Roberto la nostra gioia ed il nostro, virtuale e in sicurezza, abbraccio!».
«Siete stati più di 1000 a contattarmi – è stato invece il commento di Caldarulo - per sapere come stavo, grazie di cuore, non ho parole. Sto meglio anche se mi servirà del tempo. Spero di riabbracciarvi quanto prima!».