Trasportavano pezzi di un'auto rubata a Bitonto. Due denunce
L'episodio è avvenuto ad Andria, nei guai due cerignolani. L'auto era stata cannibalizzata per ricavarne ricambi usati
mercoledì 27 gennaio 2021
10.02
I Carabinieri di Andria hanno denunciato a piede libero due uomini di Cerignola per acquisto di materiale di dubbia provenienza: nella loro auto avevano vari pezzi di ricambio appartenenti ad un'unica auto, rubata a Bitonto, prima di essere cannibalizzata per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
I due sono stati fermati dai militari sulla strada provinciale 231, nel corso di apposito servizio di controllo del territorio cittadino. Gli uomini della locale Stazione, dipendenti della Compagnia di Andria, guidata dal capitano Domenico Montalto, hanno notato un'autovettura, e insospettiti dal notevole ed evidente sovraccarico della stessa, che aveva anche i finestrini posteriori oscurati, hanno intimato l'alt al conducente per procedere ad un controllo stradale.
I dubbi dei militari hanno poi trovato conferma quando, una volta aperto il vano posteriore del veicolo, hanno notato la presenza di diversi ricambi di carrozzeria per auto, tutti evidentemente nuovi. I due uomini sono stati portati in caserma al fine di approfondire gli accertamenti su quanto trasportato e, considerato che il valore commerciale dei ricambi era di gran lunga superiore rispetto al prezzo d'acquisto dichiarato, i militari hanno sottoposto il tutto a sequestro.
Gli accertamenti dei militari dell'Arma, eseguiti per risalire all'effettiva provenienza del materiale sequestrato, hanno permesso di stabilire che i ricambi rinvenuti in realtà appartenevano tutti alla stessa autovettura, oggetto di furto consumato e denunciato pochi giorni prima a Bitonto, successivamente cannibalizzata e poi smontata pezzo per pezzo per poter ricavare diversi ricambi e guadagnare il più possibile dal mercato nero dei ricambi.
Ai due cerignolani in trasferta è stata quindi contestata l'ipotesi di reato di ricettazione e quindi sono stati deferiti in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria, mentre questa piaga - quella dei furti d'auto - sembra davvero inarrestabile. Le auto, spiegano gli investigatori, vengono rubate in base alla precisa richiesta che arriva dei pezzi di ricambio, portate attraverso la strada provinciale 231 fra il nord barese e il sud foggiano, occultate ed infine cannibalizzate.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali. Ma qual è il destino dei pezzi di ricambio? La merce viene rivenduta attraverso il web, con annunci su siti di e-commerce e sui social network. I Carabinieri, intanto, hanno già aumentato i controlli.
I due sono stati fermati dai militari sulla strada provinciale 231, nel corso di apposito servizio di controllo del territorio cittadino. Gli uomini della locale Stazione, dipendenti della Compagnia di Andria, guidata dal capitano Domenico Montalto, hanno notato un'autovettura, e insospettiti dal notevole ed evidente sovraccarico della stessa, che aveva anche i finestrini posteriori oscurati, hanno intimato l'alt al conducente per procedere ad un controllo stradale.
I dubbi dei militari hanno poi trovato conferma quando, una volta aperto il vano posteriore del veicolo, hanno notato la presenza di diversi ricambi di carrozzeria per auto, tutti evidentemente nuovi. I due uomini sono stati portati in caserma al fine di approfondire gli accertamenti su quanto trasportato e, considerato che il valore commerciale dei ricambi era di gran lunga superiore rispetto al prezzo d'acquisto dichiarato, i militari hanno sottoposto il tutto a sequestro.
Gli accertamenti dei militari dell'Arma, eseguiti per risalire all'effettiva provenienza del materiale sequestrato, hanno permesso di stabilire che i ricambi rinvenuti in realtà appartenevano tutti alla stessa autovettura, oggetto di furto consumato e denunciato pochi giorni prima a Bitonto, successivamente cannibalizzata e poi smontata pezzo per pezzo per poter ricavare diversi ricambi e guadagnare il più possibile dal mercato nero dei ricambi.
Ai due cerignolani in trasferta è stata quindi contestata l'ipotesi di reato di ricettazione e quindi sono stati deferiti in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria, mentre questa piaga - quella dei furti d'auto - sembra davvero inarrestabile. Le auto, spiegano gli investigatori, vengono rubate in base alla precisa richiesta che arriva dei pezzi di ricambio, portate attraverso la strada provinciale 231 fra il nord barese e il sud foggiano, occultate ed infine cannibalizzate.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali. Ma qual è il destino dei pezzi di ricambio? La merce viene rivenduta attraverso il web, con annunci su siti di e-commerce e sui social network. I Carabinieri, intanto, hanno già aumentato i controlli.