Tre incredibili talenti suonano per l'Italian Big Band
Tony Santoruvo, Nicola Cozzella e Antonio Fallacara hanno accompagnato Riccardo Mei e Simona Molinari
giovedì 15 luglio 2021
0.28
Incredibili talenti bitontini, cresciuti artisticamente nella Grande Orchestra Italiana di Simone Mezzapesa e successivamente laureati al Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni, hanno suonato lo scorso venerdì 8 luglio con l'Italian Big Band, diretta dal maestro Marco Renzi, accompagnando Riccardo Mei e Simona Molinari. Sono Nicola Cozzella, Tony Santoruvo e Antonio Fallacara. Il concerto si è svolto a Teramo nell'ambito della rassegna "Teramo Natura Indomita" presso il Parco Fluviale.
«È stata un'emozione indescrivibile. Tornare ad ascoltare ogni singola nota di ogni singolo strumento e sentirne il calore, la risonanza, il brivido è imparagonabile. Per due anni abbiamo ascoltato il nostro suono singolarmente. Ma l'amalgama e gli intrecci che solo una Big Band é capace di farti sentire, mi hanno fatto rinascere» ha affermato il trombettista Tony Santoruvo, alludendo all'impossibilità di esibirsi di questi mesi di pandemia globale. «La nostra presenza al concerto è stata determinata da un insieme di casi fortuiti, che però come base hanno la fiducia: la fiducia che il maestro Renzi ha riposto in noi, la fiducia che il Maestro Vito Andrea Morra ha riposto in Nicola per gli arrangiamenti e per la fiducia che il Maestro Dino Tonelli, mio ex insegnate di tromba e di vita - al conservatorio di Bari, ha riposto in me».
Ad impreziosire questa performance, gli arrangiamenti scritti da Nicola Cozzella - eccellente sassofonista - per tre brani eseguiti da Simona Molinari «ho lavorato duramente, e devo ammettere che ero molto in ansia. Volevo fare bella figura e quindi ho dato il massimo. Spero che l'operazione sia riuscita» ha dichiarato il musicista.
«Una delle serate più belle ed emozionanti vissute finora. Salire su quel palco, avere l'onore di suonare con l'Italian Big Band è stato pazzesco; abbiamo sempre seguito questa big band sin dai nostri primi passi nel mondo del jazz e improvvisamente ci siamo ritrovati lì con loro. Un'esperienza magica che porterò nel cuore per tutta la vita» ha concluso il più giovane dei tre bitontini Antonio Fallacara, che in questo ensemble era uno dei trombonisti.
«È stata un'emozione indescrivibile. Tornare ad ascoltare ogni singola nota di ogni singolo strumento e sentirne il calore, la risonanza, il brivido è imparagonabile. Per due anni abbiamo ascoltato il nostro suono singolarmente. Ma l'amalgama e gli intrecci che solo una Big Band é capace di farti sentire, mi hanno fatto rinascere» ha affermato il trombettista Tony Santoruvo, alludendo all'impossibilità di esibirsi di questi mesi di pandemia globale. «La nostra presenza al concerto è stata determinata da un insieme di casi fortuiti, che però come base hanno la fiducia: la fiducia che il maestro Renzi ha riposto in noi, la fiducia che il Maestro Vito Andrea Morra ha riposto in Nicola per gli arrangiamenti e per la fiducia che il Maestro Dino Tonelli, mio ex insegnate di tromba e di vita - al conservatorio di Bari, ha riposto in me».
Ad impreziosire questa performance, gli arrangiamenti scritti da Nicola Cozzella - eccellente sassofonista - per tre brani eseguiti da Simona Molinari «ho lavorato duramente, e devo ammettere che ero molto in ansia. Volevo fare bella figura e quindi ho dato il massimo. Spero che l'operazione sia riuscita» ha dichiarato il musicista.
«Una delle serate più belle ed emozionanti vissute finora. Salire su quel palco, avere l'onore di suonare con l'Italian Big Band è stato pazzesco; abbiamo sempre seguito questa big band sin dai nostri primi passi nel mondo del jazz e improvvisamente ci siamo ritrovati lì con loro. Un'esperienza magica che porterò nel cuore per tutta la vita» ha concluso il più giovane dei tre bitontini Antonio Fallacara, che in questo ensemble era uno dei trombonisti.