Tumori al seno, Ruggiero (M5S): «Grazie a test genomici gratuiti, in Puglia evitiamo 600 chemio inutili all’anno»
La deputata bitontina è intervenuta per ricordare l'importante traguardo richiesto da tempo da associazioni e medici
sabato 10 luglio 2021
«Con la firma del Ministro della Salute, Roberto Speranza, del decreto attuativo relativo al fondo da 20 milioni di euro che abbiamo previsto nell'ultima Legge di Bilancio grazie ad un emendamento targato M5S, anche in Puglia rendiamo gratuiti i test genomici per le donne con tumore al seno. Questo consentirà di evitare 600 chemioterapie all'anno che, non solo si rivelano inutili, ma persino dannose per le pazienti».
Così la deputata di Bitonto, Francesca Anna Ruggiero, membro della Commissione Affari Sociali e facilitatrice regionale M5S in Puglia.
«Si tratta – continua – di un traguardo importante, che accoglie le richieste di molte associazioni e degli stessi oncologi pugliesi. Per un determinato gruppo di pazienti con tumore al seno, questi test consentono di prevedere il rischio di recidiva, quindi di escludere la chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale dopo l'intervento chirurgico. Si ottiene così un doppio beneficio, risparmiando inutili tossicità alla paziente e generando economie per il sistema sanitario. In Puglia – ricorda Ruggiero - pur con un tasso di mortalità relativo a questa tipologia di neoplasia decrescente nel 2020 rispetto al 2015 di oltre il 6%, ogni anno sono diagnosticati 2.700 casi di tumori al seno. Finora erano solo tre le Regioni in cui i test genomici erano rimborsabili, ovvero Lombardia, Toscana e Provincia Autonoma di Bolzano. Con il nostro intervento andiamo a livellare le differenze territoriali, consentendo la gratuità del test anche nel resto delle Regioni che non l'avevano prevista. Un passo avanti importante nel miglioramento delle cure del tumore alla mammella», conclude.
Così la deputata di Bitonto, Francesca Anna Ruggiero, membro della Commissione Affari Sociali e facilitatrice regionale M5S in Puglia.
«Si tratta – continua – di un traguardo importante, che accoglie le richieste di molte associazioni e degli stessi oncologi pugliesi. Per un determinato gruppo di pazienti con tumore al seno, questi test consentono di prevedere il rischio di recidiva, quindi di escludere la chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale dopo l'intervento chirurgico. Si ottiene così un doppio beneficio, risparmiando inutili tossicità alla paziente e generando economie per il sistema sanitario. In Puglia – ricorda Ruggiero - pur con un tasso di mortalità relativo a questa tipologia di neoplasia decrescente nel 2020 rispetto al 2015 di oltre il 6%, ogni anno sono diagnosticati 2.700 casi di tumori al seno. Finora erano solo tre le Regioni in cui i test genomici erano rimborsabili, ovvero Lombardia, Toscana e Provincia Autonoma di Bolzano. Con il nostro intervento andiamo a livellare le differenze territoriali, consentendo la gratuità del test anche nel resto delle Regioni che non l'avevano prevista. Un passo avanti importante nel miglioramento delle cure del tumore alla mammella», conclude.