Ubriaco, cade in mare e rischia di annegare: salvato da un passante di Bitonto
L'avvocato Nicola Pasculli si è lanciato fra le onde e l'ha portato a riva
giovedì 13 agosto 2020
10.11
Stava per trasformarsi in una notte di San Lorenzo di tragedia quella dello scorso 10 agosto a Torre Canne, dove un giovanissimo ha rischiato di morire inghiottito dai flutti dopo essere caduto in acqua in preda ai fumi dell'alcool.
A salvargli la vita un passante, l'avvocato bitontino Nicola Pasculli, che proprio in quel momento stava passeggiando sulla battigia con alcuni amici.
Sulla spiaggia della località balneare fasanese erano in tanti, divisi in gruppi più o meno numerosi di ragazzi, a festeggiare la notte delle stelle, tra una bottiglia di prosecco e un tuffo in mare.
Uno di loro però, un 16enne giunto a Torre Canne pare in solitudine con un autobus, dopo aver alzato un po' troppo il gomito, ha iniziato a vagare da un gruppo all'altro, cadendo un po' ovunque per l'effetto dell'alcool. Dopo l'ennesima caduta in acqua, però, il ragazzino sparisce fra i flutti del maestrale e qualcuno dei presenti inizia a chiamare aiuto. L'avvocato non ci pensa su due volte e si immerge fra le onde alla ricerca del 16enne, che ritrova immobile e riverso con la faccia in acqua senza apparenti segni di vita. Dopo averlo portato a riva, è un medico di passaggio a rianimarlo, mentre altre ragazze lo hanno coperto con un asciugamano, in attesa dell'arrivo dell'autoambulanza del 118 che ha trasportato il giovane presso il nosocomio più vicino.
Dall'avvocato bitontino la dimostrazione che una vita salvata val bene un tuffo in mare imprevisto e qualche abito bagnato.
A salvargli la vita un passante, l'avvocato bitontino Nicola Pasculli, che proprio in quel momento stava passeggiando sulla battigia con alcuni amici.
Sulla spiaggia della località balneare fasanese erano in tanti, divisi in gruppi più o meno numerosi di ragazzi, a festeggiare la notte delle stelle, tra una bottiglia di prosecco e un tuffo in mare.
Uno di loro però, un 16enne giunto a Torre Canne pare in solitudine con un autobus, dopo aver alzato un po' troppo il gomito, ha iniziato a vagare da un gruppo all'altro, cadendo un po' ovunque per l'effetto dell'alcool. Dopo l'ennesima caduta in acqua, però, il ragazzino sparisce fra i flutti del maestrale e qualcuno dei presenti inizia a chiamare aiuto. L'avvocato non ci pensa su due volte e si immerge fra le onde alla ricerca del 16enne, che ritrova immobile e riverso con la faccia in acqua senza apparenti segni di vita. Dopo averlo portato a riva, è un medico di passaggio a rianimarlo, mentre altre ragazze lo hanno coperto con un asciugamano, in attesa dell'arrivo dell'autoambulanza del 118 che ha trasportato il giovane presso il nosocomio più vicino.
Dall'avvocato bitontino la dimostrazione che una vita salvata val bene un tuffo in mare imprevisto e qualche abito bagnato.