Ucciso a pugni, fermato un 20enne. L'accusa: omicidio volontario
Il presunto colpevole, Fabio Giampalmo, si è recato dai Carabinieri con il suo avvocato. È in stato di fermo
domenica 5 settembre 2021
15.15
È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi il presunto autore dell'aggressione avvenuta nella notte nella stazione di servizio Dill's di Bitonto, lungo la strada per Modugno, nella quale è morto il 40enne Paolo Caprio. Si tratta del 20enne Fabio Giampalmo.
Il reato ipotizzato dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Ignazio Abbadessa, è quello di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e attraverso l'uso di tecniche di combattimento tali da ostacolare la privata difesa. La posizione del 20enne bitontino, con vari precedenti per reati legati alle sostanze stupefacenti e ai furti e che sarebbe già stato sentito dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, che indagano sull'omicidio, è attualmente al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
L'aggressione è avvenuta intorno alle ore 03.00 della notte appena trascorsa. La vittima sarebbe stata colpita nel corso di un litigio e poi, caduta al suolo, avrebbe sbattuto violentemente la testa morendo. Una banale lite, per futili motivi, finita in tragedia. Sembra per uno sguardo di troppo, ma il movente è tutto da verificare. Prima la discussione, poi s'è arrivati alle mani e agli spintoni. E, proprio una caduta all'indietro, ha causato la morte sul colpo dell'uomo. Inutili i soccorsi del 118.
Sulla ricostruzione della dinamica sono al lavoro i militari del capitano Francesco Iodice che hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza della zona per ricostruire l'esatta dinamica del fatto. E proprio le immagini delle telecamere di videosorveglianza del distributore di carburanti sono state determinanti. In quei video sembra ci siano la dinamica del delitto ed elementi utili a verificare l'identità del possibile autore, che s'è presentato spontaneamente in caserma.
Ma i militari, da subito, erano sulle sue tracce. A confermarlo per primo è stato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: «Il presunto colpevole è in contatto con le forze dell'ordine». Poi il primo cittadino commenta sulla sua pagina Facebook: «Prepotenza e barbarie stanno attraversando tutto il Paese, il sud in particolare, consegnando l'immagine di una società sempre più abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa», ha concluso.
L'autore sarebbe un 20enne, Fabio Giampalmo, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati come spaccio e furti. Ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato. La sua versione dei fatti sarà da confrontare con le immagini delle telecamere di sorveglianza e con le testimonianze dei tanti presenti.
Il reato ipotizzato dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Ignazio Abbadessa, è quello di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e attraverso l'uso di tecniche di combattimento tali da ostacolare la privata difesa. La posizione del 20enne bitontino, con vari precedenti per reati legati alle sostanze stupefacenti e ai furti e che sarebbe già stato sentito dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, che indagano sull'omicidio, è attualmente al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
L'aggressione è avvenuta intorno alle ore 03.00 della notte appena trascorsa. La vittima sarebbe stata colpita nel corso di un litigio e poi, caduta al suolo, avrebbe sbattuto violentemente la testa morendo. Una banale lite, per futili motivi, finita in tragedia. Sembra per uno sguardo di troppo, ma il movente è tutto da verificare. Prima la discussione, poi s'è arrivati alle mani e agli spintoni. E, proprio una caduta all'indietro, ha causato la morte sul colpo dell'uomo. Inutili i soccorsi del 118.
Sulla ricostruzione della dinamica sono al lavoro i militari del capitano Francesco Iodice che hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza della zona per ricostruire l'esatta dinamica del fatto. E proprio le immagini delle telecamere di videosorveglianza del distributore di carburanti sono state determinanti. In quei video sembra ci siano la dinamica del delitto ed elementi utili a verificare l'identità del possibile autore, che s'è presentato spontaneamente in caserma.
Ma i militari, da subito, erano sulle sue tracce. A confermarlo per primo è stato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: «Il presunto colpevole è in contatto con le forze dell'ordine». Poi il primo cittadino commenta sulla sua pagina Facebook: «Prepotenza e barbarie stanno attraversando tutto il Paese, il sud in particolare, consegnando l'immagine di una società sempre più abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa», ha concluso.
L'autore sarebbe un 20enne, Fabio Giampalmo, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati come spaccio e furti. Ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato. La sua versione dei fatti sarà da confrontare con le immagini delle telecamere di sorveglianza e con le testimonianze dei tanti presenti.