Ucciso dalla moto, oggi l'incarico per l'autopsia. È fuori pericolo il figlio
Gaetano De Felice è morto nella notte fra venerdì e sabato a Santo Spirito, travolto da una Honda guidata dal 21enne Antonio Cassano
martedì 2 agosto 2022
06.30
Sarà conferito questa mattina a Davide Ferorelli, dell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, l'incarico di effettuare l'autopsia sul corpo di Gaetano De Felice, il 47enne di Bitonto morto nella notte tra venerdì e sabato scorsi sul lungomare di Santo Spirito, mentre migliorano le condizioni del figlio di 5 anni.
Ninni, com'era conosciuto da tutti, è stato travolto e ucciso sul lungomare Cristoforo Colombo di Santo Spirito, quartiere di Bari, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali con la propria famiglia, al termine di una allegra serata in pizzeria trascorsa con alcuni parenti. Stavano per tornare alle auto, parcheggiate di fronte la pizzeria, quando l'uomo è stato travolto all'improvviso da una moto, arrivata nel senso opposto di marcia.
È stato un attimo: l'uomo, a quanto raccontato dai testimoni, ha fatto da scudo al figlioletto di 5 anni che aveva in braccio. Lo scooter di grossa cilindrata, una Honda SH 300 (priva di revisione), intestata al 21enne Antonio Cassano, residente a Catino che presumibilmente era alla guida del mezzo è arrivata a spezzare la vita al 47enne, morto dopo i tentativi disperati degli operatori del 118 di effettuare dei massaggi cardiaci, e a ferire il piccolo 5enne, che poi è stato trasportato in codice rosso all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Un trauma cranico, una frattura allo zigomo, un occhio gonfio e delle lievi ferite, la diagnosi dei medici che lo hanno in cura e sotto osservazione. Ma le ferite più profonde da curare saranno quelle che non si vedono, per questo è in attività anche una equipe di psicologi. Illesa, seppur ancora sotto shock, la moglie del 47enne. Il 21enne alla guida del mezzo è rimasto ferito nell'incidente, tanto che il casco gli è volato poco più in là, in una aiuola.
Alcuni testimoni sarebbero certi di aver visto con lui anche una ragazza, che però sarebbe scappata dal luogo del sinistro mortale. A testimoniarlo anche la presenza di un secondo casco nelle vicinanze dell'incidente. Il giovane, portato all'ospedale San Paolo di Bari è stato sottoposto anche le analisi del sangue e delle urine sia per verificare i valori dell'alcol, sia per eventuali assunzioni di droga: entrambi sono risultati negativi.
Il 21enne, intanto, nel fascicolo aperto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Savina Toscani, risulta indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose. La Polizia Locale, guidata dal generale Michele Palumbo, si occuperà di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti: oltre alle testimonianze oculari, ai rilievi planimetrici e fotografici, saranno fondamentali anche gli accertamenti tecnici disposti sulla moto condotta dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità.
Infatti, come da prassi, è stato disposto il sequestro della Honda SH 300. L'incidente mortale ha chiaramente sconvolto l'intera comunità: per tutti Ninni, uomo buono, sempre sorridente, amorevole marito e papà, è un eroe. Il peggio, per il figlio, è stato evitato proprio grazie a lui, che ha fatto scudo con il suo corpo.
Ninni, com'era conosciuto da tutti, è stato travolto e ucciso sul lungomare Cristoforo Colombo di Santo Spirito, quartiere di Bari, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali con la propria famiglia, al termine di una allegra serata in pizzeria trascorsa con alcuni parenti. Stavano per tornare alle auto, parcheggiate di fronte la pizzeria, quando l'uomo è stato travolto all'improvviso da una moto, arrivata nel senso opposto di marcia.
È stato un attimo: l'uomo, a quanto raccontato dai testimoni, ha fatto da scudo al figlioletto di 5 anni che aveva in braccio. Lo scooter di grossa cilindrata, una Honda SH 300 (priva di revisione), intestata al 21enne Antonio Cassano, residente a Catino che presumibilmente era alla guida del mezzo è arrivata a spezzare la vita al 47enne, morto dopo i tentativi disperati degli operatori del 118 di effettuare dei massaggi cardiaci, e a ferire il piccolo 5enne, che poi è stato trasportato in codice rosso all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Un trauma cranico, una frattura allo zigomo, un occhio gonfio e delle lievi ferite, la diagnosi dei medici che lo hanno in cura e sotto osservazione. Ma le ferite più profonde da curare saranno quelle che non si vedono, per questo è in attività anche una equipe di psicologi. Illesa, seppur ancora sotto shock, la moglie del 47enne. Il 21enne alla guida del mezzo è rimasto ferito nell'incidente, tanto che il casco gli è volato poco più in là, in una aiuola.
Alcuni testimoni sarebbero certi di aver visto con lui anche una ragazza, che però sarebbe scappata dal luogo del sinistro mortale. A testimoniarlo anche la presenza di un secondo casco nelle vicinanze dell'incidente. Il giovane, portato all'ospedale San Paolo di Bari è stato sottoposto anche le analisi del sangue e delle urine sia per verificare i valori dell'alcol, sia per eventuali assunzioni di droga: entrambi sono risultati negativi.
Il 21enne, intanto, nel fascicolo aperto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Savina Toscani, risulta indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose. La Polizia Locale, guidata dal generale Michele Palumbo, si occuperà di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti: oltre alle testimonianze oculari, ai rilievi planimetrici e fotografici, saranno fondamentali anche gli accertamenti tecnici disposti sulla moto condotta dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità.
Infatti, come da prassi, è stato disposto il sequestro della Honda SH 300. L'incidente mortale ha chiaramente sconvolto l'intera comunità: per tutti Ninni, uomo buono, sempre sorridente, amorevole marito e papà, è un eroe. Il peggio, per il figlio, è stato evitato proprio grazie a lui, che ha fatto scudo con il suo corpo.