Ulivo infetto da xylella “sequestrato” dal senatore 5Stelle, Sicolo: «Intervenga Di Maio»
Per il presidente di Italia Olivicola esiste una «responsabilità enorme di questa gente»
venerdì 14 dicembre 2018
9.12
«La storia raccontata oggi su diverse testate giornalistiche dell'albero infetto da xylella ceduto in comodato gratuito, per evitare l'eradicazione, al Senatore del Movimento 5 Stelle, Lello Ciampolillo, esponente di spicco nella "casta" di quel fitto sottobosco di santoni e negazionisti, evidenzia le enormi responsabilità di questo sistema creato negli anni e alimentato da continue fake news che ha consentito l'avanzata indisturbata del batterio e la conseguente distruzione del patrimonio olivicolo pugliese».
È durissimo il commento del Presidente di Italia Olivicola, il bitontino Gennaro Sicolo, alla notizia dell' albero infetto che la Regione Puglia non riesce ad abbattere nell'agro di Cisternino.
Una storia che va avanti da quando, a luglio 2017, a seguito dei monitoraggi, vengono ritrovate nella stessa zona 19 piante malate per le quali scattano le misure previste per il contrasto al batterio. Secondo quanto riportato dai quotidiani, l'agricoltore proprietario di quella pianta riesce a far slittare l'operazione fino a quando, lo scorso 22 ottobre, comunica agli ispettori fitosanitari di aver ceduto in comodato gratuito il suo suolo al senatore Ciampolillo.
Da quel momento, nonostante i tentativi della Regione Puglia, tramite Arif, di abbattere la pianta, sono arrivate le diffide a non entrare nel terreno da parte del "nuovo" proprietario del campo.
«Questa storia paradossale è lo specchio fedele delle difficoltà riscontrate nel far rispettare le direttive previste per il contrasto al batterio – ha sottolineato il Presidente Sicolo - sono stati proprio questi comportamenti a consentire alla xylella di avanzare fino alle porte di Bari».
«Abbiamo già denunciato alle Procure di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce, lo scorso mese di maggio, il comportamento di questi irresponsabili ed invitiamo la Regione a procedere a livello penale anche contro questo individuo – ha continuato Sicolo - noi ci costituiremo parte civile anche contro di lui, che non è un intoccabile, augurandoci che la Magistratura faccia pagare di tasca propria a Ciampolillo e ai suoi amici tutti i danni creati a centinaia di migliaia di famiglie a causa del loro comportamento».
«Invito il capo politico del Movimento 5 Stelle, il Ministro Luigi Di Maio, ad intervenire sulla questione – ha chiesto il presidente del consorzio - prendendo le distanze dai comportamenti del suo Senatore, anche per non offuscare l'impegno di gran parte dei parlamentari del Movimento, a partire dal Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella e dagli altri componenti della stessa commissione, che hanno capito il problema e che stanno lavorando col Ministro Centinaio per provare a risolverlo».
«Non è più rinviabile, naturalmente, una legge speciale per consentire di entrare nelle proprietà private ed abbattere gli alberi infetti, avvisando solo successivamente il proprietario: è l'unico modo per portare avanti con efficacia la strategia di contrasto all'epidemia della xylella se non vogliamo la distruzione completa del nostro patrimonio olivicolo», ha concluso Gennaro Sicolo.
È durissimo il commento del Presidente di Italia Olivicola, il bitontino Gennaro Sicolo, alla notizia dell' albero infetto che la Regione Puglia non riesce ad abbattere nell'agro di Cisternino.
Una storia che va avanti da quando, a luglio 2017, a seguito dei monitoraggi, vengono ritrovate nella stessa zona 19 piante malate per le quali scattano le misure previste per il contrasto al batterio. Secondo quanto riportato dai quotidiani, l'agricoltore proprietario di quella pianta riesce a far slittare l'operazione fino a quando, lo scorso 22 ottobre, comunica agli ispettori fitosanitari di aver ceduto in comodato gratuito il suo suolo al senatore Ciampolillo.
Da quel momento, nonostante i tentativi della Regione Puglia, tramite Arif, di abbattere la pianta, sono arrivate le diffide a non entrare nel terreno da parte del "nuovo" proprietario del campo.
«Questa storia paradossale è lo specchio fedele delle difficoltà riscontrate nel far rispettare le direttive previste per il contrasto al batterio – ha sottolineato il Presidente Sicolo - sono stati proprio questi comportamenti a consentire alla xylella di avanzare fino alle porte di Bari».
«Abbiamo già denunciato alle Procure di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce, lo scorso mese di maggio, il comportamento di questi irresponsabili ed invitiamo la Regione a procedere a livello penale anche contro questo individuo – ha continuato Sicolo - noi ci costituiremo parte civile anche contro di lui, che non è un intoccabile, augurandoci che la Magistratura faccia pagare di tasca propria a Ciampolillo e ai suoi amici tutti i danni creati a centinaia di migliaia di famiglie a causa del loro comportamento».
«Invito il capo politico del Movimento 5 Stelle, il Ministro Luigi Di Maio, ad intervenire sulla questione – ha chiesto il presidente del consorzio - prendendo le distanze dai comportamenti del suo Senatore, anche per non offuscare l'impegno di gran parte dei parlamentari del Movimento, a partire dal Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella e dagli altri componenti della stessa commissione, che hanno capito il problema e che stanno lavorando col Ministro Centinaio per provare a risolverlo».
«Non è più rinviabile, naturalmente, una legge speciale per consentire di entrare nelle proprietà private ed abbattere gli alberi infetti, avvisando solo successivamente il proprietario: è l'unico modo per portare avanti con efficacia la strategia di contrasto all'epidemia della xylella se non vogliamo la distruzione completa del nostro patrimonio olivicolo», ha concluso Gennaro Sicolo.