Ultimo saluto a Ninni De Felice. Don Vincenzo Cozzella: «Grazie per quello che ci hai dato»
Ieri i funerali del 47enne, morto tragicamente a Santo Spirito, presso la basilica dei Santi Medici di Bitonto
giovedì 4 agosto 2022
9.12
Si sono celebrati ieri, nella gremita basilica dei Santi Medici a Bitonto, i funerali di Gaetano De Felice, il 47enne bitontino morto tragicamente nella notte tra venerdì e sabato scorsi sul lungomare di Santo Spirito. Ninni, com'era appellato da amici e parenti, è stato ucciso nel quartiere a nord del capoluogo mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in compagnia della propria famiglia e al termine di una spensierata serata in trascorsa in pizzeria.
L'uomo è stato travolto all'improvviso da una moto, arrivata nel senso opposto di marcia, ma secondo alcuni testimoni sarebbe riuscito a fare da scudo e a salvare la vita al suo figlioletto, di soli 5 anni, che è stato poi trasportato d'urgenza all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
La tragica dipartita di De Felice ha sconvolto l'intera comunità bitontina, che si è subito unita attorno alla sua famiglia e ai suoi cari.
«È troppo facile colpevolizzare qualcuno, ma la responsabilità non è comunitaria bensì è di ciascuno di noi che manca agli appelli del mondo. Se Dio è giusto perché l'innocente deve pagare? Questa è una domanda che ci rivolgiamo spesso, sebbene rimanga sempre senza risposta - ha riferito don Vincenzo Cozzella durante l'omelia -. Sono gli uomini che imbrogliano le coscienze degli altri uomini per cercare dei capri espiatori. Ninni ha dimostrato di possedere una grande responsabilità civile, sociale e lavorativa».
«Il suo sorriso e il suo intervento costruttivo - ha proseguito - sono la grande risposta che manca a ciascuno di noi. Non dobbiamo nasconderci dietro frasi catastrofiche, dobbiamo invece ammettere le nostre colpe e domandarci che senso abbia la nostra esistenza. Abbiamo il compito di distanziarci dai luoghi comuni: il nostro è un Dio della vita, non della morte. Ninni grazie per quello che ci hai dato».
Alle esequie hanno preso parte, oltre al parroco della chiesa del Crocifisso, anche don Vito Piccinonna e il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci, accompagnato da una rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Nel frattempo, il 21enne che guidava la moto risulta indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose.
La Polizia Locale, guidata dal generale Michele Palumbo, si sta occupando di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti: oltre alle testimonianze oculari, ai rilievi planimetrici e fotografici, saranno fondamentali anche gli accertamenti tecnici disposti sul veicolo condotto dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità.
L'uomo è stato travolto all'improvviso da una moto, arrivata nel senso opposto di marcia, ma secondo alcuni testimoni sarebbe riuscito a fare da scudo e a salvare la vita al suo figlioletto, di soli 5 anni, che è stato poi trasportato d'urgenza all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
La tragica dipartita di De Felice ha sconvolto l'intera comunità bitontina, che si è subito unita attorno alla sua famiglia e ai suoi cari.
«È troppo facile colpevolizzare qualcuno, ma la responsabilità non è comunitaria bensì è di ciascuno di noi che manca agli appelli del mondo. Se Dio è giusto perché l'innocente deve pagare? Questa è una domanda che ci rivolgiamo spesso, sebbene rimanga sempre senza risposta - ha riferito don Vincenzo Cozzella durante l'omelia -. Sono gli uomini che imbrogliano le coscienze degli altri uomini per cercare dei capri espiatori. Ninni ha dimostrato di possedere una grande responsabilità civile, sociale e lavorativa».
«Il suo sorriso e il suo intervento costruttivo - ha proseguito - sono la grande risposta che manca a ciascuno di noi. Non dobbiamo nasconderci dietro frasi catastrofiche, dobbiamo invece ammettere le nostre colpe e domandarci che senso abbia la nostra esistenza. Abbiamo il compito di distanziarci dai luoghi comuni: il nostro è un Dio della vita, non della morte. Ninni grazie per quello che ci hai dato».
Alle esequie hanno preso parte, oltre al parroco della chiesa del Crocifisso, anche don Vito Piccinonna e il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci, accompagnato da una rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Nel frattempo, il 21enne che guidava la moto risulta indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose.
La Polizia Locale, guidata dal generale Michele Palumbo, si sta occupando di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti: oltre alle testimonianze oculari, ai rilievi planimetrici e fotografici, saranno fondamentali anche gli accertamenti tecnici disposti sul veicolo condotto dal giovane, tradito probabilmente dall'alta velocità.