Un’altra menzione speciale per Chiara Cannito
La scrittrice bitontina premiata al concorso ‘Incontro col racconto’ a Vimercate
sabato 23 ottobre 2021
9.06
Non si arrestano i riconoscimenti per la scrittrice bitontina Chiara Cannito, che lo scorso sabato ha ricevuto una Menzione Speciale, durante la cerimonia di premiazione del concorso letterario Incontro col racconto, svoltasi presso l'auditorium della Biblioteca Civica di Vimercate, in Lombardia.
Il tema della settima edizione celebrava il settimo centenario dalla morte di Dante. Partendo dal verso del secondo canto dell'Inferno, «Io era tra color che son sospesi», gli scrittori hanno presentatoun testo di narrativa, in forma di racconto. Chiara Cannito ha ricevuto una menzione speciale per il suo Io son colui che sta sospeso, un racconto estremamente originale, nel quale il narratore omodiegetico si presenta agli occhi del lettore in tutta la sua straordinarietà.
Il narratore è un pipistrello, che racconta la sua condizione di sospensione naturale, ai tempi del covid: «Lo stesso fatto di essere ancora scambiato per uccello – quoque tu Vespe – mi ha fatto letteralmente passare da sospeso a indifeso. Quel mio potere che un tempo tutti onoravano e studiavano per ispirare il funzionamento dei sommergibili oggi non interessa più a nessuno. Io, diventato merce da banco a caro prezzo per capricci di alcuni, sospeso tra pregiudizi e ignoranza» si legge nel racconto che BitontoViva ha letto in esclusiva. Così, la condizione di sospensione percepita dagli uomini durante il lockdown è messa a confronto con quella del pipistrello, mammifero prezioso, ritenuto immeritatamente causa pandemica. Un racconto sulla pandemia in chiave completamente inedita, che rivela la pochezza dell'uomo che cerca sempre altrove le origini delle sue colpe.
Il ribaltamento della prospettiva pensato da Chiara Cannito è stato molto apprezzato dalla giuria tecnica, composta da Vittoria dall'Orto, Michele Marinini e Alessandro Pazzi e che la ha per questo conferito una lodevole menzione speciale, premiandola tra i 133 iscritti. Diverso il giudizio della giuria popolare, che ha invece premiato un racconto autobiografico sulla seconda guerra mondiale, un racconto sulla "sospensione" emotiva e fisica in un campo profughi e una dolorosa lettera d'amore.
«Orgogliosa di questo riconoscimento» ci dice l'autrice «e soprattutto delle parole della presidente Vittoria Dall'Orto che ha apprezzato enormemente "l'ironia sottile, l'umorismo pirandelliano di questo racconto infarcito di citazioni" come mi ha confessato "collocate nel punto giusto e capaci insieme alla narrazione e alla rivelazione finale di strappare un sorriso amaro". L'associazione promotrice mi ha riservato una squisita ospitalità e io non posso non fare un plauso alla fervente vitalità della biblioteca Fahrenheit 451».
Il racconto è possibile leggerlo integralmente sulla pagina Facebook della Biblioteca Fahrenheit.
La prossima settimana la scrittrice sarà ospite a Milano per il BookCity, evento nel quale presenterà il libro Torno Subito.
Il tema della settima edizione celebrava il settimo centenario dalla morte di Dante. Partendo dal verso del secondo canto dell'Inferno, «Io era tra color che son sospesi», gli scrittori hanno presentatoun testo di narrativa, in forma di racconto. Chiara Cannito ha ricevuto una menzione speciale per il suo Io son colui che sta sospeso, un racconto estremamente originale, nel quale il narratore omodiegetico si presenta agli occhi del lettore in tutta la sua straordinarietà.
Il narratore è un pipistrello, che racconta la sua condizione di sospensione naturale, ai tempi del covid: «Lo stesso fatto di essere ancora scambiato per uccello – quoque tu Vespe – mi ha fatto letteralmente passare da sospeso a indifeso. Quel mio potere che un tempo tutti onoravano e studiavano per ispirare il funzionamento dei sommergibili oggi non interessa più a nessuno. Io, diventato merce da banco a caro prezzo per capricci di alcuni, sospeso tra pregiudizi e ignoranza» si legge nel racconto che BitontoViva ha letto in esclusiva. Così, la condizione di sospensione percepita dagli uomini durante il lockdown è messa a confronto con quella del pipistrello, mammifero prezioso, ritenuto immeritatamente causa pandemica. Un racconto sulla pandemia in chiave completamente inedita, che rivela la pochezza dell'uomo che cerca sempre altrove le origini delle sue colpe.
Il ribaltamento della prospettiva pensato da Chiara Cannito è stato molto apprezzato dalla giuria tecnica, composta da Vittoria dall'Orto, Michele Marinini e Alessandro Pazzi e che la ha per questo conferito una lodevole menzione speciale, premiandola tra i 133 iscritti. Diverso il giudizio della giuria popolare, che ha invece premiato un racconto autobiografico sulla seconda guerra mondiale, un racconto sulla "sospensione" emotiva e fisica in un campo profughi e una dolorosa lettera d'amore.
«Orgogliosa di questo riconoscimento» ci dice l'autrice «e soprattutto delle parole della presidente Vittoria Dall'Orto che ha apprezzato enormemente "l'ironia sottile, l'umorismo pirandelliano di questo racconto infarcito di citazioni" come mi ha confessato "collocate nel punto giusto e capaci insieme alla narrazione e alla rivelazione finale di strappare un sorriso amaro". L'associazione promotrice mi ha riservato una squisita ospitalità e io non posso non fare un plauso alla fervente vitalità della biblioteca Fahrenheit 451».
Il racconto è possibile leggerlo integralmente sulla pagina Facebook della Biblioteca Fahrenheit.
La prossima settimana la scrittrice sarà ospite a Milano per il BookCity, evento nel quale presenterà il libro Torno Subito.