Un bimbo sta male, il personale sanitario di Bitonto gli salva la vita
L'episodio al punto di primo intervento: il piccolo, di appena 9 mesi, è stato poi trasferito al Giovanni XXIII di Bari
lunedì 3 febbraio 2025
10.08
Una tragedia evitata grazie al tempestivo e assai professionale intervento del personale sanitario del punto di primo intervento di Bitonto che ha salvato la vita di un bambino, trasferito al Giovanni XXIII di Bari. Chi l'ha salvato, però, dice di avere fatto «il nostro dovere, quello che facciamo ogni giorno, ormai da molti anni».
I fatti risalgono al pomeriggio di sabato 25 gennaio, alle ore 18.00, quando all'interno della struttura di via Comez sono arrivate alcune persone «con un bambino di soli 9 mesi in braccio. Era privo di conoscenza», hanno riferito i presenti. «Al piccolo sono state eseguite le prime cure da parte del personale sanitario e sono state immediatamente svolte le manovre rianimatorie», prima di essere stabilizzato e portato in codice rosso, in condizioni ritenute critiche, al pediatrico di Bari.
Il piccolo, residente in città, «è stato davvero fortunato, se il personale sanitario di Bitonto non gli avesse praticato il massaggio sarebbe andata molto male, non credo sarebbe giunto in ospedale: il nostro cervello ha bisogno d'ossigeno e se passa troppo tempo si rischiano dei danni irreversibili». Adesso sta bene, seppur ancora ricoverato, grazie all'intervento degli eroi bitontini: «Quel bimbo di 9 mesi poteva essere un figlio oppure un nipote di tutti quanti noi», hanno detto ancora.
«Se non ci fosse stato il punto di primo intervento di Bitonto - hanno riferito i presenti -, il piccolo paziente non sarebbe arrivato all'ospedale Giovanni XXIII di Bari. Ecco perché questo presidio di emergenza di Bitonto è molto importante su un territorio così vasto come quello del nord barese». La vita è breve e preziosa.
I fatti risalgono al pomeriggio di sabato 25 gennaio, alle ore 18.00, quando all'interno della struttura di via Comez sono arrivate alcune persone «con un bambino di soli 9 mesi in braccio. Era privo di conoscenza», hanno riferito i presenti. «Al piccolo sono state eseguite le prime cure da parte del personale sanitario e sono state immediatamente svolte le manovre rianimatorie», prima di essere stabilizzato e portato in codice rosso, in condizioni ritenute critiche, al pediatrico di Bari.
Il piccolo, residente in città, «è stato davvero fortunato, se il personale sanitario di Bitonto non gli avesse praticato il massaggio sarebbe andata molto male, non credo sarebbe giunto in ospedale: il nostro cervello ha bisogno d'ossigeno e se passa troppo tempo si rischiano dei danni irreversibili». Adesso sta bene, seppur ancora ricoverato, grazie all'intervento degli eroi bitontini: «Quel bimbo di 9 mesi poteva essere un figlio oppure un nipote di tutti quanti noi», hanno detto ancora.
«Se non ci fosse stato il punto di primo intervento di Bitonto - hanno riferito i presenti -, il piccolo paziente non sarebbe arrivato all'ospedale Giovanni XXIII di Bari. Ecco perché questo presidio di emergenza di Bitonto è molto importante su un territorio così vasto come quello del nord barese». La vita è breve e preziosa.