Un "Omaggio a De Andrè" multietnico stasera a Bitonto

Le più belle opere del cantautore italiano interpretate dai ragazzi stranieri che vivono in città

domenica 3 febbraio 2019 11.35
A cura di Alessandra Cotugno
Saranno le opere di Fabrizio De Andrè le protagoniste di "Cose che accadono al di sopra delle parole", in programma stasera, alle 18.30, nella chiesa di San Gaetano in piazza Cavour, a Bitonto. L'evento, organizzato dalla Confraternita di San Giuseppe con l'associazione culturale "Cenacolo dei poeti" del presidente Pasquale Rienzo, ha il duplice obiettivo di rivivere la musica, la poesia del grande cantautore italiano in occasione del ventesimo anniversario della sua morte e nello stesso tempo integrare, attraverso l'arte, tutti i cittadini di origini straniere che già da molti anni vivono, lavorano, crescono, studiano e investono su questa terra. Anche i bambini della scuola "Don L. Milani", sotto la guida dell'insegnante Angela Scolamacchia, parteciperanno attivamente all'evento. Sarà anche un modo per festeggiare la cittadinanza "simbolica" italiana conferita dal comune di Bitonto a molti cittadini minori stranieri lo scorso 20 novembre 2018.

Folto l'elenco dei lettori che si esibiranno questa sera: Jean Marie (Camerun) – Il testamento di Tito, Kozeta (Albania)e Mara (Italia) – Anime salve, Sarah (Nigeria) – Amore che vieni amore che vai, Michaela (Romania) e Bouchra (Marocco) – Khorakhané, Reza e Nahid (Iran) – La ballata dell'amore cieco, Kpekpejean e Maria (Costa D'Avorio e Italia) – La guerra di Piero, Diarra (Senegal) e Zena (Senegal) – Il Pescatore, Adib (Tunisia) e Sabrina (Algeria) – Fiume Sand Creek, Sofia e Donatella (Italia)– Smisurata Preghiera.


«Nel momento storico che stiamo vivendo - spiegano gli organizzatori - le politiche sovraniste degli stati esprimono una linea securitaria che spesso calpesta le più elementari garanzie e i diritti umani. Ridare voce a chi,se non è bandito, cacciato, espulso,vive non di rado ai margini delle nostre comunità ci è parso un gesto politico elementare e necessario per costruire legami capaci di dar vita a solidarietà di relazioni dentro una moltitudine che nella sua diversità variegata mostra il medesimo volto offeso, la medesima capacità di opporre al Potere e alla meschina indifferenza della maggioranza,una voce corale di rivolta contro la dignità calpestata e i diritti umani negati».