Vaccini, in Puglia superata quota 4 milioni di somministrazioni
Lopalco: «Occorre vaccinare presto e bene, recuperando soprattutto le classi di età più a rischio»
mercoledì 14 luglio 2021
Continua a crescere il numero di vaccinati in Puglia.
Col dato aggiornato alle 18.17 del 13 luglio 2021, le somministrazioni effettuate sono 4.025.367, numero elevato di cittadini dai 12 anni in su. Ancor più interessante è il dato di coloro i quali hanno concluso il ciclo vaccinale: sono 1.623.803 coloro i quali sono al riparo da grossi danni fisici per via del Sars CoV2.
Allo studio le varianti, soprattutto la Delta oggi prevalente, su cui tuttavia non vi sono affatto certezze di una maggiore letalità o di una più rapida diffusione rispetto alle precedenti.
«È l'unica arma a nostra disposizione per sconfiggere il virus - ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -. L'arrivo di varianti più diffusive attacca soprattutto la parte non vaccinata, mentre ha un impatto molto inferiore su quella parte già completamente vaccinata, per la quale i casi gravi che necessitano cure intensive sono in drastico calo».
«Superare 4 milioni di somministrazioni in pochi mesi - ha continuato -, con un alto rapporto tra dosi consegnate dal Commissario per l'emergenza Figliuolo e dosi utilizzate, è sicuramente un ottimo risultato, ma occorre vaccinare presto e bene, recuperando soprattutto le classi di età più a rischio. In caso contrario, l'impatto sui sistemi sanitari che sono già stati messi a dura prova in inverno-primavera, potrebbe indurre le autorità all'introduzione di nuove restrizioni sociali», ha concluso l'epidemiologo.
Col dato aggiornato alle 18.17 del 13 luglio 2021, le somministrazioni effettuate sono 4.025.367, numero elevato di cittadini dai 12 anni in su. Ancor più interessante è il dato di coloro i quali hanno concluso il ciclo vaccinale: sono 1.623.803 coloro i quali sono al riparo da grossi danni fisici per via del Sars CoV2.
Allo studio le varianti, soprattutto la Delta oggi prevalente, su cui tuttavia non vi sono affatto certezze di una maggiore letalità o di una più rapida diffusione rispetto alle precedenti.
«È l'unica arma a nostra disposizione per sconfiggere il virus - ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -. L'arrivo di varianti più diffusive attacca soprattutto la parte non vaccinata, mentre ha un impatto molto inferiore su quella parte già completamente vaccinata, per la quale i casi gravi che necessitano cure intensive sono in drastico calo».
«Superare 4 milioni di somministrazioni in pochi mesi - ha continuato -, con un alto rapporto tra dosi consegnate dal Commissario per l'emergenza Figliuolo e dosi utilizzate, è sicuramente un ottimo risultato, ma occorre vaccinare presto e bene, recuperando soprattutto le classi di età più a rischio. In caso contrario, l'impatto sui sistemi sanitari che sono già stati messi a dura prova in inverno-primavera, potrebbe indurre le autorità all'introduzione di nuove restrizioni sociali», ha concluso l'epidemiologo.