Variante inglese sul 38% dei casi positivi nel barese
Il dato comunicato dall'assessore regionale Lopalco si riferisce a un campione di 323 test
martedì 16 febbraio 2021
21.05
124 casi su 323 campioni positivi, pari al 38.4% dei test effettuati. Questo il dato, significativo, rilevato nel territorio dell'Area Metropolitana di Bari in merito alla ricerca della variante inglese tra i test Covid. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla sanità Pier Luigi Lopalco nella serata di martedì 16 febbraio. La sorveglianza rapida era stata richiesta dal ministero della salute e dall'Istituto superiore di sanità alle Regioni dotate dei sistemi diagnostici, fra cui la Puglia.
Le rilevazioni sono guidate dalla professoressa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori e dal dottor Antonio Parisi, direttore sanitario vicario dell'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata.
L'esito dei tamponi positivi prelevati lo scorso 12 febbraio è di un'incidenza del 38.6% della variante inglese in Puglia (pari a 245 test su 634 positivi tracciati). Nel dettaglio, i casi di variante inglese riscontrati sono 124 su 323 nel barese (38.4%), 72 su 129 nel brindisino (55.8%), 18 su 62 in Capitanata (29%), 3 su 20 nel leccese (15%), 22 su 48 nel tarantino (45.8%), 6 su 50 (12%) nella Bat.
«Occorrerà alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus: questi dati impongono di programmare ulteriori azioni di contenimento» ha commentato Lopalco.
Le rilevazioni sono guidate dalla professoressa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori e dal dottor Antonio Parisi, direttore sanitario vicario dell'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata.
L'esito dei tamponi positivi prelevati lo scorso 12 febbraio è di un'incidenza del 38.6% della variante inglese in Puglia (pari a 245 test su 634 positivi tracciati). Nel dettaglio, i casi di variante inglese riscontrati sono 124 su 323 nel barese (38.4%), 72 su 129 nel brindisino (55.8%), 18 su 62 in Capitanata (29%), 3 su 20 nel leccese (15%), 22 su 48 nel tarantino (45.8%), 6 su 50 (12%) nella Bat.
«Occorrerà alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus: questi dati impongono di programmare ulteriori azioni di contenimento» ha commentato Lopalco.