Velo Ok abbattuti, Abbaticchio: «Bitonto è in piedi, non ci batteranno»
I rilevatori di velocità saranno installati su attrezzature sospese da massicci pali
sabato 16 gennaio 2021
7.40
Nonostante il terzo abbattimento volontario il comune di Bitonto non si arrende e rilancia sui Velo Ok di Palombaio e Mariotto.
«Ancora una volta – ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - volgari criminali hanno abbattuto le colonnine per il controllo della velocità. Evidentemente stiamo dando molto fastidio: terza volta nel giro di pochi giorni. Ai residenti che stavano tirando un sospiro di sollievo perché, finalmente, l'antica velocità incontrollata dei mezzi era stata annullata dalla presenza degli autovelox rispondo con grande pacatezza: non ci arrendiamo. E, anzi, rilanciamo con nuove attrezzature sospese da massicci pali e nuova attenzione delle forze dell'ordine».
«Il Comune di Bitonto – ha aggiunto il primo cittadino - non è quel mezzo, che vedete in foto, a terra. È in piedi e darà filo da torcere ai malfattori perché, tra l'altro, il misfatto è stato videoregistrato dalle telecamere da noi installate. A presto. Molto presto».
«La città è costretta a subire un ennesimo atto di vandalismo, di bullismo e di anarchia – scrivono dalla locale sezione di Italia in Comune - per la terza volta, infatti, gli autovelox prontamente ripristinati sono stati distrutti da parte di vandali senza scrupoli, i quali vogliono mandare un messaggio inneggiante al disordine e all'anarchia. Tutto il gruppo politico di Italia in Comune di Bitonto, Palombaio e Mariotto non si farà scoraggiare da questi atti ignobili e chiede a tutta l'Amministrazione di unirsi in un coro univoco nel denunciare queste azioni vergognose, nella certezza che saranno predisposte soluzioni più incisive che possano garantire il rispetto delle regole per rendere più sicure le strade del territorio cittadino».
«Prendiamo altresì le distanze – prosegue la nota - da tutti coloro che, pur di parlare male della Amministrazione Abbaticchio, sembrano plaudire a questi atti di pura barbarie vandalica. Le comunità di Bitonto, Palombaio e Mariotto meritano rispetto. Non ci scoraggeremo. Non ci arrenderemo. Non indietreggeremo di un passo».
«Ancora una volta – ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - volgari criminali hanno abbattuto le colonnine per il controllo della velocità. Evidentemente stiamo dando molto fastidio: terza volta nel giro di pochi giorni. Ai residenti che stavano tirando un sospiro di sollievo perché, finalmente, l'antica velocità incontrollata dei mezzi era stata annullata dalla presenza degli autovelox rispondo con grande pacatezza: non ci arrendiamo. E, anzi, rilanciamo con nuove attrezzature sospese da massicci pali e nuova attenzione delle forze dell'ordine».
«Il Comune di Bitonto – ha aggiunto il primo cittadino - non è quel mezzo, che vedete in foto, a terra. È in piedi e darà filo da torcere ai malfattori perché, tra l'altro, il misfatto è stato videoregistrato dalle telecamere da noi installate. A presto. Molto presto».
«La città è costretta a subire un ennesimo atto di vandalismo, di bullismo e di anarchia – scrivono dalla locale sezione di Italia in Comune - per la terza volta, infatti, gli autovelox prontamente ripristinati sono stati distrutti da parte di vandali senza scrupoli, i quali vogliono mandare un messaggio inneggiante al disordine e all'anarchia. Tutto il gruppo politico di Italia in Comune di Bitonto, Palombaio e Mariotto non si farà scoraggiare da questi atti ignobili e chiede a tutta l'Amministrazione di unirsi in un coro univoco nel denunciare queste azioni vergognose, nella certezza che saranno predisposte soluzioni più incisive che possano garantire il rispetto delle regole per rendere più sicure le strade del territorio cittadino».
«Prendiamo altresì le distanze – prosegue la nota - da tutti coloro che, pur di parlare male della Amministrazione Abbaticchio, sembrano plaudire a questi atti di pura barbarie vandalica. Le comunità di Bitonto, Palombaio e Mariotto meritano rispetto. Non ci scoraggeremo. Non ci arrenderemo. Non indietreggeremo di un passo».