VIDEO - Dolore e commozione ai funerali di Anna Rosa Tarantino
Cattedrale di Bitonto gremita per l'ultimo saluto all'84enne vittima innocente di un regolamento di conti fra clan
martedì 2 gennaio 2018
18.41
Una folla silenziosa e commossa ha preso parte questo pomeriggio, nella Cattedrale di Bitonto ai funerali di Anna Rosa Tarantino, l'incolpevole 84enne rimasta coinvolta in una sparatoria fra clan nel centro storico, lo scorso 30 dicembre.
Nell'aula liturgica gremita, in cui è stato vietato l'utilizzo di macchine fotografiche e videocamere in segno di rispetto per il dolore dei parenti, a riecheggiare sono le parole di monsignor Alberto D'Urso, vicario episcopale di Bitonto e Palo del Colle, che ha lanciato il suo monito: «La violenza non può diventare uno strumento della giustizia, l'agenzia educativa dello Stato deve lavorare una ricchezza pacifica e costruttiva».
Monsignor D'urso ha espresso cordoglio per una «comunità umiliata dalla follia della violenza davanti alla quale la comunità stessa non può arrendersi, ma deve reagire per mantenere viva la speranza».
Tanti sono stati in momenti di commozione durante la cerimonia che ha rappresentato l'ultimo saluto della comunità bitontina a quella che, per tutti, è ormai diventata la "nonna della città". Una comunità che si è fatta trovare pronta e compatta davanti al dolore dei parenti di Anna Rosa, che hanno chiesto alla città di non dimenticare il suo sacrificio.
«Anna Rosa – ha concluso il vicario di Bitonto e Palo del Colle, rinnovando il suo augurio di speranza – era una donna di pace e i bitontini sono uomini di pace».
Nell'aula liturgica gremita, in cui è stato vietato l'utilizzo di macchine fotografiche e videocamere in segno di rispetto per il dolore dei parenti, a riecheggiare sono le parole di monsignor Alberto D'Urso, vicario episcopale di Bitonto e Palo del Colle, che ha lanciato il suo monito: «La violenza non può diventare uno strumento della giustizia, l'agenzia educativa dello Stato deve lavorare una ricchezza pacifica e costruttiva».
Monsignor D'urso ha espresso cordoglio per una «comunità umiliata dalla follia della violenza davanti alla quale la comunità stessa non può arrendersi, ma deve reagire per mantenere viva la speranza».
Tanti sono stati in momenti di commozione durante la cerimonia che ha rappresentato l'ultimo saluto della comunità bitontina a quella che, per tutti, è ormai diventata la "nonna della città". Una comunità che si è fatta trovare pronta e compatta davanti al dolore dei parenti di Anna Rosa, che hanno chiesto alla città di non dimenticare il suo sacrificio.
«Anna Rosa – ha concluso il vicario di Bitonto e Palo del Colle, rinnovando il suo augurio di speranza – era una donna di pace e i bitontini sono uomini di pace».