VIDEO - Sgarbi: «Lecita la protesta dei condomini contro lo striscione di Libera»
Abbaticchio: «Non so se è lecito, di sicuro non è giusto verso chi vuole rompere il muro del silenzio»
martedì 8 agosto 2017
1.55
La protesta dei condomini del palazzo del boss contro lo striscione di Libera esposto dopo la confisca dell'immobile è lecita. È questo il pensiero di Vittorio Sgarbi sulla vicenda che ha fatto guadagnare alla città le prime pagine dei quotidiani nazionali quando un gruppo di residenti dello stabile in cui abitava il malavitoso a cui avevano confiscato l'appartamento aveva protestato contro lo striscione esposto sul balcone dall'associazione contro tutte le mafie Libera.
Il critico d'arte ha riservato alla questione uno dei suoi quotidiani videomessaggi affidati a facebook, in cui affronta questioni di attualità esprimendo il suo parere.
Chi si aspettava lo Sgarbi furioso contro la "capra ignorante" di turno resterà deluso: il celebre critico, famoso per le sue posizioni "in controtendenza", si è esibito piuttosto in un pacato confronto con il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sul tema, in cui ha argomentato le sue considerazioni. «I residenti di quello stabile non possono diventare vittime due volte – ha detto – prima per essere state costrette a convivere con un mafioso e poi per essere state additate come complici. Il coraggio non se lo devono dare per forza e per questo non possono vedere violata la propria privacy».
La risposta del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, non si è fatta attendere. «Non si può tacere difronte ad un mafioso ed indignarsi gridando per un messaggio antimafia appeso ad un balcone di un bene confiscato – ha detto il primo cittadino - è lecito? Non lo so. Forse. Ma sicuramente non è giusto. E noi siamo qui anche per dare un indirizzo alla città. È un dovere verso tutti quei ragazzi che vogliono cambiare Bitonto rompendo proprio quel muro di silenzio».
Lo stesso Abbaticchio non sembra aver accolto male l'iniziativa del critico emiliano. «Sarà sempre un onore confrontarmi con Lei nella nostra meravigliosa Città d'arte – ha concluso il Sindaco - da Lei stesso amata. Senza rancore».
Non è la prima volta infatti che Sgarbi si occupa della città dell'ulivo. Già nel 2013 il critico aveva visitato il centro storico, attratto anche da un bassorilievo del complesso di Sant'Agostino che aveva attribuito, meravigliandosene, a Stefano da Putignano. In quell'occasione non perse occasione per spendere parole di elogio per la vitalità che aveva incontrato tornando all'ombra del Torrione.
«Noto con piacere – aveva detto Sgarbi – che la città rispetto all'ultima volta in cui ci ho fatto visita è notevolmente migliorata. Belli i locali, la gente che, nonostante sia sabato sera, è in piazza. Il Parco delle Arti, poi, è una geniale iniziativa».
Il critico d'arte ha riservato alla questione uno dei suoi quotidiani videomessaggi affidati a facebook, in cui affronta questioni di attualità esprimendo il suo parere.
Chi si aspettava lo Sgarbi furioso contro la "capra ignorante" di turno resterà deluso: il celebre critico, famoso per le sue posizioni "in controtendenza", si è esibito piuttosto in un pacato confronto con il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sul tema, in cui ha argomentato le sue considerazioni. «I residenti di quello stabile non possono diventare vittime due volte – ha detto – prima per essere state costrette a convivere con un mafioso e poi per essere state additate come complici. Il coraggio non se lo devono dare per forza e per questo non possono vedere violata la propria privacy».
La risposta del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, non si è fatta attendere. «Non si può tacere difronte ad un mafioso ed indignarsi gridando per un messaggio antimafia appeso ad un balcone di un bene confiscato – ha detto il primo cittadino - è lecito? Non lo so. Forse. Ma sicuramente non è giusto. E noi siamo qui anche per dare un indirizzo alla città. È un dovere verso tutti quei ragazzi che vogliono cambiare Bitonto rompendo proprio quel muro di silenzio».
Lo stesso Abbaticchio non sembra aver accolto male l'iniziativa del critico emiliano. «Sarà sempre un onore confrontarmi con Lei nella nostra meravigliosa Città d'arte – ha concluso il Sindaco - da Lei stesso amata. Senza rancore».
Non è la prima volta infatti che Sgarbi si occupa della città dell'ulivo. Già nel 2013 il critico aveva visitato il centro storico, attratto anche da un bassorilievo del complesso di Sant'Agostino che aveva attribuito, meravigliandosene, a Stefano da Putignano. In quell'occasione non perse occasione per spendere parole di elogio per la vitalità che aveva incontrato tornando all'ombra del Torrione.
«Noto con piacere – aveva detto Sgarbi – che la città rispetto all'ultima volta in cui ci ho fatto visita è notevolmente migliorata. Belli i locali, la gente che, nonostante sia sabato sera, è in piazza. Il Parco delle Arti, poi, è una geniale iniziativa».