Viola gli obblighi: le minacce alla madre per avere soldi gli costano l'arresto
In manette finisce un 20enne di Bitonto. Aveva ricevuto il divieto di avvicinamento alla persona offesa
domenica 8 ottobre 2023
11.43
Finire in manette per aver più volte minacciato la mamma con l'obiettivo di ottenere dei soldi. Può succedere, soprattutto se vi sia un divieto di avvicinamento alla persona, a causa di vecchie e note vicende. Avvicinarsi alla madre, per un 20enne di Bitonto (di cui omettiamo le generalità a tutela della vittima), è costato caro.
Il giovane, infatti, è stato infatti tratto in arresto in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per l'inosservanza del divieto di avvicinamento alla madre, dal quale era stato investito in passato dopo la denuncia sporta nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione dei fatti degli investigatori, il ragazzo, con vari problemi legati alla dipendenza da sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato la mamma per ottenere dei soldi che, presumibilmente, sarebbero serviti per poter comprare la droga.
La donna, però, esasperata dall'ennesima richiesta di denaro, ha allertato il Commissariato di P.S. e ha ancora una volta denunciato il figlio che, con l'introduzione dell'obbligatorietà dell'arresto in flagranza per il reato di violazione dei provvedimenti d'allontanamento dalla casa familiare e del divieto d'avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, introdotto dalla legge Cartabia applicata al codice rosso, è stato rintracciato e poi fermato in flagranza per il reato dai poliziotti.
In seguito alla violazione della misura del divieto di avvicinamento alla madre, per il 20enne sono scattate le manette: pertanto dopo averlo accompagnato negli uffici di via Traetta, l'hanno tratto in arresto ed a seguito delle formalità di rito, lo hanno condotto in carcere, a Bari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria barese.
Il giovane, infatti, è stato infatti tratto in arresto in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per l'inosservanza del divieto di avvicinamento alla madre, dal quale era stato investito in passato dopo la denuncia sporta nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione dei fatti degli investigatori, il ragazzo, con vari problemi legati alla dipendenza da sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato la mamma per ottenere dei soldi che, presumibilmente, sarebbero serviti per poter comprare la droga.
La donna, però, esasperata dall'ennesima richiesta di denaro, ha allertato il Commissariato di P.S. e ha ancora una volta denunciato il figlio che, con l'introduzione dell'obbligatorietà dell'arresto in flagranza per il reato di violazione dei provvedimenti d'allontanamento dalla casa familiare e del divieto d'avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, introdotto dalla legge Cartabia applicata al codice rosso, è stato rintracciato e poi fermato in flagranza per il reato dai poliziotti.
In seguito alla violazione della misura del divieto di avvicinamento alla madre, per il 20enne sono scattate le manette: pertanto dopo averlo accompagnato negli uffici di via Traetta, l'hanno tratto in arresto ed a seguito delle formalità di rito, lo hanno condotto in carcere, a Bari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria barese.