Visioni Periferiche incanta il pubblico della Cittadella a Bitonto
Trecento persone hanno assistito alla proiezione de 'La nave dolce' di Daniele Vicari
martedì 9 luglio 2024
Una fresca sera d'estate, il cielo stellato, la natura incontaminata e Visioni Periferiche a illuminare la Cittadella del Bambino di Bitonto. Un'atmosfera unica quella creata dal Festival di Arte e Cinema, organizzato dal Collettivo Keep Rolling - formato da giovani under 35 - in collaborazione con l'associazione U-Lab. La genesi della kermesse, però, appartiene al direttore artistico Nicolò Ventafridda, un giovane appassionato della settima arte che ama la sua città. Ed è proprio con questo obiettivo che Visioni Periferiche è stato concepito lo scorso anno: ripensare ai luoghi in un'altra prospettiva, rivalorizzare la periferia urbana, i contesti di precarietà e di abbandono. E immaginare la città in maniera inedita e condivisa.
Trecento persone, giovedì 4 luglio, hanno abbracciato il progetto, presentandosi alla Cittadella del Bambino per partecipare al secondo appuntamento della rassegna, la proiezione de La nave Dolce di Daniele Vicari, il documentario puntuale e profondo sullo sbarco degli albanesi nel porto di Bari l'8 agosto del 1991. Un tema, quello dell'immigrazione, che ha trovato ampio spazio nel dibattito post proiezione col il produttore Ilir Butka, il quale ha dialogato con Nicolò Ventafridda.
«Una grande fortuna poter dialogare con Ilir Butka, produttore, insieme a Indigo Film e Afc. Ci ha portati, a quel salto ad occhi chiusi che lui e tanti altri, fecero in quell'agosto del 91' pur di raggiungere la nostra Italia. Pur non sapendo a cosa andassero incontro, quelle 20 mila persone, una attaccata all'altra, sentivano forte la voglia di raggiungere il loro posto, la loro nuova terra. Siamo solo al secondo appuntamento, ma lo scambio con il pubblico ci inorgoglisce, ci carica e ci fa sentire parte di una comunità che c'è e scalpita per affermare le proprie Visioni, con il cinema, con l'arte, con il dibattito e la valorizzazione dei territori. Infatti è necessario ringraziare la Cittadella che ci ospita, i ragazzi che si spendono per far vivere i luoghi dell'evento e il pubblico che torna in città, per passare il giovedì insieme» ha affermato il direttore artistico Ventafridda.
Entusiasta e commosso il produttore Butka «eravamo coscienti dello sforzo immane che la città di Bari aveva fatto per accoglierci, e per questo volevo realizzarla attraverso un documentario. Anche io, presi parte a quel viaggio di fortuna. Devo ringraziare il sindaco di Brindisi e tutta l'Apulia Film Commission per aver supportato questa idea, che tra l'altro coincideva con il ventennale. Grazie anche a Visioni Periferiche, attività come queste cercano di mettere in contatto le persone, con il cinema e le storie che stanno dietro al cinema. Contribuiscono a migliorare il territorio e alla periferia che diventa centro. Voi giovani avete il diritto e il dovere di organizzare questi eventi».
Il format del festival ha previsto poi, a margine dell'evento, il dj-set con Andrea del Console che ha unito tantissimi ragazzi sino alla mezzanotte. Prossimo appuntamento fissato per giovedì 11 luglio con la prima teatrale nazionale di Resti in Attesa di e con Sofia Russotto, con la partecipazione di Gaja Masciale, Michele Eburnea, Adriano Exacoustos e Flavio D'Antoni. L'opera è stata scritta appositamente per Visioni Periferiche 2024.
Trecento persone, giovedì 4 luglio, hanno abbracciato il progetto, presentandosi alla Cittadella del Bambino per partecipare al secondo appuntamento della rassegna, la proiezione de La nave Dolce di Daniele Vicari, il documentario puntuale e profondo sullo sbarco degli albanesi nel porto di Bari l'8 agosto del 1991. Un tema, quello dell'immigrazione, che ha trovato ampio spazio nel dibattito post proiezione col il produttore Ilir Butka, il quale ha dialogato con Nicolò Ventafridda.
«Una grande fortuna poter dialogare con Ilir Butka, produttore, insieme a Indigo Film e Afc. Ci ha portati, a quel salto ad occhi chiusi che lui e tanti altri, fecero in quell'agosto del 91' pur di raggiungere la nostra Italia. Pur non sapendo a cosa andassero incontro, quelle 20 mila persone, una attaccata all'altra, sentivano forte la voglia di raggiungere il loro posto, la loro nuova terra. Siamo solo al secondo appuntamento, ma lo scambio con il pubblico ci inorgoglisce, ci carica e ci fa sentire parte di una comunità che c'è e scalpita per affermare le proprie Visioni, con il cinema, con l'arte, con il dibattito e la valorizzazione dei territori. Infatti è necessario ringraziare la Cittadella che ci ospita, i ragazzi che si spendono per far vivere i luoghi dell'evento e il pubblico che torna in città, per passare il giovedì insieme» ha affermato il direttore artistico Ventafridda.
Entusiasta e commosso il produttore Butka «eravamo coscienti dello sforzo immane che la città di Bari aveva fatto per accoglierci, e per questo volevo realizzarla attraverso un documentario. Anche io, presi parte a quel viaggio di fortuna. Devo ringraziare il sindaco di Brindisi e tutta l'Apulia Film Commission per aver supportato questa idea, che tra l'altro coincideva con il ventennale. Grazie anche a Visioni Periferiche, attività come queste cercano di mettere in contatto le persone, con il cinema e le storie che stanno dietro al cinema. Contribuiscono a migliorare il territorio e alla periferia che diventa centro. Voi giovani avete il diritto e il dovere di organizzare questi eventi».
Il format del festival ha previsto poi, a margine dell'evento, il dj-set con Andrea del Console che ha unito tantissimi ragazzi sino alla mezzanotte. Prossimo appuntamento fissato per giovedì 11 luglio con la prima teatrale nazionale di Resti in Attesa di e con Sofia Russotto, con la partecipazione di Gaja Masciale, Michele Eburnea, Adriano Exacoustos e Flavio D'Antoni. L'opera è stata scritta appositamente per Visioni Periferiche 2024.