Vittime di trasfusioni con sangue infetto, ora i risarcimenti

Il consigliere Damascelli rilancia la proposta

giovedì 4 maggio 2017 7.17
Il ritardo con cui le vittime pugliesi di trasfusioni da sangue infetto ottengono un equo risarcimento, è stato al centro delle audizioni in commissione sanità.
Il proponente dell'audizione, il consigliere regionale Domenico Damascelli, ha stigmatizzato l'assenza dal tavolo dei rappresentanti del governo regionale, oltre che del direttore generale e del direttore del dipartimento prevenzione della ASL Bari, tra i soggetti invitati a relazionare sul tema.
La situazione è stata riassunta dal rappresentante regionale del Comitato vittime Sangue infetto che ha denunciato i ritardi della erogazione dei risarcimenti, avanzando suggerimenti e proposte per migliorare una situazione che interessa alcune migliaia di cittadini, 800 dei quali residenti in provincia di Taranto, la cui ASL territoriale fa registrare i maggiori ritardi.
Il presidente pro-tempore della terza Commissione, Paolo Pellegrino, si è impegnato a inviare al Governo regionale una nota contenente le proposte avanzate dal rappresentante pugliese del comitato.
Il Consigliere Damascelli nel ricordare che la richiesta sottoposta alla Commissione sanità di approfondire l'argomento risale al luglio dello scorso anno, ha suggerito alla presidenza l'opportunità di riproporre l'audizione, ampliando la discussione anche alla questione riguardante i farmaci antiepatite strettamente correlato al percorso terapeutico a cui si sottopongono le vittime di trasfusioni da sangue infetto.