VogliAMO Bitonto Pulita e Mowgli contro la capitozzatura dei tigli in Viale Giovanni XXIII
Le associazioni ambientaliste chiedono perché si sia effettuata una pratica brutale e vietata
mercoledì 28 aprile 2021
Il movimento VogliAMO Bitonto Pulita e l'Associazione Mowgli esprimono profondo rammarico per gli ultimi interventi di potatura effettuati sui tigli in Viale Giovanni XXIII a Bitonto. I tigli infatti, hanno subito la cosiddetta capitozzatura, o meglio, il drastico taglio del tronco e delle branche primarie. Tra l'altro il Ministero dell'Ambiente, attraverso il Decreto del 10 marzo 2020, vieta la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica degli alberi quale pratica deleteria e pericolosa soprattutto per la sicurezza pubblica e perché rovina irrimediabilmente il patrimonio arboreo.
Il 30 marzo scorso, nel corso della riunione svoltasi con la partecipazione sia delle associazioni ambientaliste sia delle istituzionali, è stato presentato il nuovo tecnico della gestione del Verde Urbano, il dott. Giovanni Guerra, come riportano le associazioni «vennero illustrate alcune linee guida che sarebbero state adottate per la gestione e manutenzione del verde, tra cui la necessità di evitare interventi di capitozzatura». «Nonostante questo, sono state eseguite, dalla ditta che si occupa dei lavori di potatura, intensi interventi di capitozzatura, equiparabili alle potature effettuate in un vigneto» hanno continuato le due associazioni ambientaliste «esprimiamo la speranza che lo slogan "ogni foglia vale", oramai diffuso in tutta Italia, porti gli amministratori pubblici ad una maggiore sensibilizzazione nei confronti delle corrette pratiche agronomiche».
La capitozzatura – si legge in un articolo di Francesco Ferrini dell'Accademia dei Georgofili – «è brutta e dannosa e consiste nel drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie. Tale operazione è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali. Il tronco capitozzato viene, infatti, lasciato dal taglio senza difese e così i tessuti e la corteccia, inoltre, viene improvvisamente esposta ai raggi solari. La capitozzatura è, perciò, un'operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile».
Il 30 marzo scorso, nel corso della riunione svoltasi con la partecipazione sia delle associazioni ambientaliste sia delle istituzionali, è stato presentato il nuovo tecnico della gestione del Verde Urbano, il dott. Giovanni Guerra, come riportano le associazioni «vennero illustrate alcune linee guida che sarebbero state adottate per la gestione e manutenzione del verde, tra cui la necessità di evitare interventi di capitozzatura». «Nonostante questo, sono state eseguite, dalla ditta che si occupa dei lavori di potatura, intensi interventi di capitozzatura, equiparabili alle potature effettuate in un vigneto» hanno continuato le due associazioni ambientaliste «esprimiamo la speranza che lo slogan "ogni foglia vale", oramai diffuso in tutta Italia, porti gli amministratori pubblici ad una maggiore sensibilizzazione nei confronti delle corrette pratiche agronomiche».
La capitozzatura – si legge in un articolo di Francesco Ferrini dell'Accademia dei Georgofili – «è brutta e dannosa e consiste nel drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie. Tale operazione è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali. Il tronco capitozzato viene, infatti, lasciato dal taglio senza difese e così i tessuti e la corteccia, inoltre, viene improvvisamente esposta ai raggi solari. La capitozzatura è, perciò, un'operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile».