Annalisa e Marco, due cuori nella palla ovale
Intervista doppia alla coppia di giocatori del Rugby Bitonto 2012
venerdì 9 giugno 2017
17.21
Annalisa Marrone e Marco Marcario giocano a rugby: lei da sei anni, lui da otto. E dal 2012 stanno insieme. Di Bitetto lui, bitontina lei, militano entrambi nel Rugby Bitonto 2012 e condividono la passione per lo stesso sport e la stessa casacca, oltre che per i medesimi valori: spirito di squadra, lealtà e correttezza. Molto probabilmente il loro è uno dei pochi casi in cui nessuno dei due si lamenta di festeggiare San Valentino davanti alla televisione guardando il Torneo delle Sei Nazioni, che si svolge proprio da febbraio a marzo. Un appuntamento imperdibile per ogni giocatore ed appassionato di rugby, ed anche per Annalisa e Marco. Li abbiamo intervistati per capire come vivono la loro passione in comune per lo sport della palla ovale, scoprendo anche qualche simpatico retroscena.
Il tuo ruolo in campo e gli incarichi ricoperti nel Rugby Bitonto 2012.
Annalisa: "Sono pilone, ma essendo la giocatrice più anziana della squadra mi trovo a ricoprire anche ruoli diversi cercando sempre di dare il meglio per la squadra. La mia maglia è il numero 3. Da due anni sono anche allenatrice dell' under 16".
Marco: "Sono pilone della squadra maschile oltre che vicepresidente del Rugby Bitonto 2012 ed allenatore della squadra femminile senior".
A quale atleta ti ispiri?
Annalisa: "Melissa Bettoni, tallonatore della nazionale italiana, che riesce sempre a fare avanzamento con il pallone e Tyla Nathan-Wong, ottima playmaker della nazionale neozelandese: nonostante il fisico minuto, si fa sentire sia in attacco che in difesa".
Marco: "Mi piace ricordare chi mi ha fatto innamorare del mio ruolo e del rugby: Andrea Lo Cicero (ex pilone sinistro con ben 103 presenze in Nazionale, anche allenatore, ndg). Un esempio in campo e fuori e soprattutto un instancabile lavoratore in tutte le fasi di gioco in campo".
Che ruolo ha avuto la passione per la palla ovale nella vostra storia?
Annalisa: "Il rugby ci ha permesso di superare situazioni difficili e ci ha insegnato che è più facile superare le problematiche quando si è in due ad affronatarle. Senza contare che abbiamo sempre qualcosa di cui parlare. Dalle partite ai giocatori, passando per le tattiche".
Marco: "Il rugby spesso ci ha fatto superare momenti difficili: Uno di questi è stato quando Annalisa giocava ancora a Benevento, in serie A ed ogni settimana dal giovedì alla domenica eravamo lontani. La passione per questo sport ci ha permesso di essere più comprensivi".
Chi di voi due è più forte?
Annalisa: "Marco indubbiamente è il più forte in mischia chiusa, ma nel gioco nello spazio io ho una visione migliore degli intervalli da attaccare: ho segnato più mete di lui (sorride, ndg)".
Marco: "Siamo diversi, ma lei ha doti atletiche migliori delle mie. Io, invece, ho più confidenza con le mischie chiuse (una situazione di gioco che si crea per ordine dell'arbitro per riprendere il gioco interrotto da qualche irregolarità, ndg)".
Vi è mai capitato di giocare insieme?
Annalisa: "Abbiamo giocato insieme nella varie edizioni della "partita del panettone", gare che si svolgono nel periodo natalizio ed in cui scendono in campo tutti i giocatori e qualche vecchia gloria del rugby bitontino. Militiamo entrambi nella squadra "Gli amici del Colella".
Marco: "In allenamento sì, in partita solo in quelle "del panettone".
Sotto quale aspetto l'altro/l'altra dovrebbe migliorare in campo?
Annalisa: "Marco è un ottimo giocatore dal punto di vista tecnico -tattico, ma dovrebbe migliorare nell'atletismo e perdere qualche chilo per riuscire a sfruttare tutto il suo potenziale".
Marco: "Dovrebbe cercare di non farsi troppo carico della squadra per senso di responsabilità ed affidarsi anche agli altri nei momenti complicati".
In quale aspetto, invece, eccelle quando gioca?
Annalisa: "E' un giocatore molto tattico: sa quale sia la cosa giusta da fare, ma a volte pecca nell'esecuzione".
Marco: "Annalisa è un ottimo giocatore soprattutto per quanto riguarda la capacità di visione degli spazi e nella capacità di essere sempre vincente nell'uno contro uno".
Ci racconti qualche aneddoto?
Annalisa: "In genere, quando Marco esce dal campo dopo una partita, lo abbraccio e gli dò un bacio. E subito dopo parliamo delle azioni più importanti della partita e di cosa sia andato bene o meno. Una volta però questa cosa non è successa: ha giocato dopo un' acquazzone ed il campo "500" era diventato una palude. Niente abbraccio quel giorno, solo un bacio".
Marco: "Questo inverno ci siamo trovati in un "Rossiello" totalmente imbiancato con il centro storico sullo sfondo, uno dei paesaggi più belli rugbisticamente parlando (nella foto). Abbiamo deciso di fare una mischia sulla neve ed io all'ingaggio sono scivolato male e sono finito faccia a terra. Ci siamo fatti un sacco di risate".
Formula al tuo partner gli auguri per la prossima stagione.
Annalisa: "La fortuna aiuta gli audaci".
Marco: "Ad Annalisa per l'anno prossimo auguro di fare più "frontini", i colpi in fronte fatti a mano aperta per allontanare l'avversario mentre tenta di placcare".
Il tuo ruolo in campo e gli incarichi ricoperti nel Rugby Bitonto 2012.
Annalisa: "Sono pilone, ma essendo la giocatrice più anziana della squadra mi trovo a ricoprire anche ruoli diversi cercando sempre di dare il meglio per la squadra. La mia maglia è il numero 3. Da due anni sono anche allenatrice dell' under 16".
Marco: "Sono pilone della squadra maschile oltre che vicepresidente del Rugby Bitonto 2012 ed allenatore della squadra femminile senior".
A quale atleta ti ispiri?
Annalisa: "Melissa Bettoni, tallonatore della nazionale italiana, che riesce sempre a fare avanzamento con il pallone e Tyla Nathan-Wong, ottima playmaker della nazionale neozelandese: nonostante il fisico minuto, si fa sentire sia in attacco che in difesa".
Marco: "Mi piace ricordare chi mi ha fatto innamorare del mio ruolo e del rugby: Andrea Lo Cicero (ex pilone sinistro con ben 103 presenze in Nazionale, anche allenatore, ndg). Un esempio in campo e fuori e soprattutto un instancabile lavoratore in tutte le fasi di gioco in campo".
Che ruolo ha avuto la passione per la palla ovale nella vostra storia?
Annalisa: "Il rugby ci ha permesso di superare situazioni difficili e ci ha insegnato che è più facile superare le problematiche quando si è in due ad affronatarle. Senza contare che abbiamo sempre qualcosa di cui parlare. Dalle partite ai giocatori, passando per le tattiche".
Marco: "Il rugby spesso ci ha fatto superare momenti difficili: Uno di questi è stato quando Annalisa giocava ancora a Benevento, in serie A ed ogni settimana dal giovedì alla domenica eravamo lontani. La passione per questo sport ci ha permesso di essere più comprensivi".
Chi di voi due è più forte?
Annalisa: "Marco indubbiamente è il più forte in mischia chiusa, ma nel gioco nello spazio io ho una visione migliore degli intervalli da attaccare: ho segnato più mete di lui (sorride, ndg)".
Marco: "Siamo diversi, ma lei ha doti atletiche migliori delle mie. Io, invece, ho più confidenza con le mischie chiuse (una situazione di gioco che si crea per ordine dell'arbitro per riprendere il gioco interrotto da qualche irregolarità, ndg)".
Vi è mai capitato di giocare insieme?
Annalisa: "Abbiamo giocato insieme nella varie edizioni della "partita del panettone", gare che si svolgono nel periodo natalizio ed in cui scendono in campo tutti i giocatori e qualche vecchia gloria del rugby bitontino. Militiamo entrambi nella squadra "Gli amici del Colella".
Marco: "In allenamento sì, in partita solo in quelle "del panettone".
Sotto quale aspetto l'altro/l'altra dovrebbe migliorare in campo?
Annalisa: "Marco è un ottimo giocatore dal punto di vista tecnico -tattico, ma dovrebbe migliorare nell'atletismo e perdere qualche chilo per riuscire a sfruttare tutto il suo potenziale".
Marco: "Dovrebbe cercare di non farsi troppo carico della squadra per senso di responsabilità ed affidarsi anche agli altri nei momenti complicati".
In quale aspetto, invece, eccelle quando gioca?
Annalisa: "E' un giocatore molto tattico: sa quale sia la cosa giusta da fare, ma a volte pecca nell'esecuzione".
Marco: "Annalisa è un ottimo giocatore soprattutto per quanto riguarda la capacità di visione degli spazi e nella capacità di essere sempre vincente nell'uno contro uno".
Ci racconti qualche aneddoto?
Annalisa: "In genere, quando Marco esce dal campo dopo una partita, lo abbraccio e gli dò un bacio. E subito dopo parliamo delle azioni più importanti della partita e di cosa sia andato bene o meno. Una volta però questa cosa non è successa: ha giocato dopo un' acquazzone ed il campo "500" era diventato una palude. Niente abbraccio quel giorno, solo un bacio".
Marco: "Questo inverno ci siamo trovati in un "Rossiello" totalmente imbiancato con il centro storico sullo sfondo, uno dei paesaggi più belli rugbisticamente parlando (nella foto). Abbiamo deciso di fare una mischia sulla neve ed io all'ingaggio sono scivolato male e sono finito faccia a terra. Ci siamo fatti un sacco di risate".
Formula al tuo partner gli auguri per la prossima stagione.
Annalisa: "La fortuna aiuta gli audaci".
Marco: "Ad Annalisa per l'anno prossimo auguro di fare più "frontini", i colpi in fronte fatti a mano aperta per allontanare l'avversario mentre tenta di placcare".