Bitonto, sarà Serie D. Ora si attende l'appello
Il club neroverde è stato penalizzato di 5 punti nella stagione 2019-2020 e scavalcato in classifica dal Foggia, che così salirebbe in C
lunedì 31 agosto 2020
18.18
II Tribunale Federale Nazionale della Federcalcio si è pronunciato nel pomeriggio di lunedì 31 agosto sul caso della presunta combine tra Bitonto e Picerno. Sfuma - almeno al momento - il sogno Serie C per la società neroverde, penalizzata di 5 punti nella classifica della stagione 2019-2020: una decisione che comporta il sorpasso in graduatoria da parte del Foggia, che era a una sola lunghezza dal team neroverde al momento della sospensione degli incontri per l'emergenza epidemiologica. La promozione nel terzo torneo professionistico spetterebbe perciò al club dauno.
Serie D anche per il Picerno, che è stato retrocesso all'ultimo posto in classifica del torneo di Serie C 2019-2020.
I giudici hanno stabilito sanzioni nei confronti di alcuni calciatori e dirigenti ritenuti coinvolti nella vicenda: 2 anni di squalifica per Michele Anaclerio; 4 anni di inibizione, oltre a un'ammenda di 50mila euro per Vincenzo De Santis (bitontino e all'epoca dei fatti contestati direttore sportivo del Potenza); quattro anni di inibizione per Nicola De Santis (ex calciatore, ora dirigente neroverde) e Vincenzo Mitro (dirigente del Picerno); un anno e 8 mesi di squalifica per Antonio Giulio Picci, Giovanni Montrone e Cosimo Patierno; un anno per Daniele Fiorentino e Onofrio Turitto.
Sono stati invece prosciolti il presidente neroverde Francesco Rossiello, il segretario Paolo D'Aucelli e la società Potenza calcio.
«In attesa di leggere le motivazioni del dispositivo, sembrerebbe che il Ttfn abbia escluso la responsabilità diretta, rigettando in toto, tra l'altro, le istanze avanzate dalla Procura Federale sportiva nei confronti del presidente e del segretario e parzialmente quelle nei confronti della società» è il commento apparso sui social ufficiali dell'U. S. Bitonto calcio, che continua a dichiararsi completamente estranea a ogni addebito formulato dalla procura sportiva.
«Sicuramente un primo passo è stato fatto, ma non è sufficiente. Siamo in attesa della pubblicazione delle motivazioni del Tgn, anche per le più opportune valutazioni in ordine all'impugnazione della stessa, auspicando di poter perseverare nell'obiettivo comune della società, dei tifosi e della città intera: giocare il campionato di serie C. Se questa partita è una di quelle da giocare nel secondo tempo, allora la società giocherà fino alla fine, per portare a casa la vittoria» è riportato nella nota, con cui è stata confermata l'intenzione di presentare ricorso in appello.
Serie D anche per il Picerno, che è stato retrocesso all'ultimo posto in classifica del torneo di Serie C 2019-2020.
I giudici hanno stabilito sanzioni nei confronti di alcuni calciatori e dirigenti ritenuti coinvolti nella vicenda: 2 anni di squalifica per Michele Anaclerio; 4 anni di inibizione, oltre a un'ammenda di 50mila euro per Vincenzo De Santis (bitontino e all'epoca dei fatti contestati direttore sportivo del Potenza); quattro anni di inibizione per Nicola De Santis (ex calciatore, ora dirigente neroverde) e Vincenzo Mitro (dirigente del Picerno); un anno e 8 mesi di squalifica per Antonio Giulio Picci, Giovanni Montrone e Cosimo Patierno; un anno per Daniele Fiorentino e Onofrio Turitto.
Sono stati invece prosciolti il presidente neroverde Francesco Rossiello, il segretario Paolo D'Aucelli e la società Potenza calcio.
«In attesa di leggere le motivazioni del dispositivo, sembrerebbe che il Ttfn abbia escluso la responsabilità diretta, rigettando in toto, tra l'altro, le istanze avanzate dalla Procura Federale sportiva nei confronti del presidente e del segretario e parzialmente quelle nei confronti della società» è il commento apparso sui social ufficiali dell'U. S. Bitonto calcio, che continua a dichiararsi completamente estranea a ogni addebito formulato dalla procura sportiva.
«Sicuramente un primo passo è stato fatto, ma non è sufficiente. Siamo in attesa della pubblicazione delle motivazioni del Tgn, anche per le più opportune valutazioni in ordine all'impugnazione della stessa, auspicando di poter perseverare nell'obiettivo comune della società, dei tifosi e della città intera: giocare il campionato di serie C. Se questa partita è una di quelle da giocare nel secondo tempo, allora la società giocherà fino alla fine, per portare a casa la vittoria» è riportato nella nota, con cui è stata confermata l'intenzione di presentare ricorso in appello.