De Luca leader silenzioso del Bitonto capolista
Tante le certezze di un gruppo che si cementa con il lavoro quotidiano e trova conforto dai risultati
martedì 26 ottobre 2021
10.15
Ha lodato la sua squadra, al termine dell'incontro del "Capozza", per la capacità di interpretare i diversi momenti della sfida. Uno degli artefici del primato del Bitonto nel girone H di Serie D è senz'ombra di dubbio il tecnico Claudio De Luca. Il 40enne nativo di Castellana Grotte è forse allo snodo cruciale di una carriera molto promettente, avviata da giovanissimo con risultati rilevanti ottenuti in altre piazze (si pensi a Monopoli e Bisceglie) e qualche passaggio a vuoto nel recente passato. Il patron Rossiello e il direttore sportivo Rubini non hanno esitato a puntare su di lui nella fase di ideazione del roster allestito con l'obiettivo di conquistare l'agognata promozione in Serie C. Le notevoli capacità e conoscenze tattiche di mister De Luca sono note agli addetti ai lavori: l'impressione è che con un pizzico di fortuna, sempre ben accetta, il gruppo che guida con sagacia e temperamento possa regalare la soddisfazione più grande ai tifosi neroverdi e a tutto l'ambiente. Un vero e proprio leader silenzioso.
Domenica, al "Città degli ulivi", il Bitonto se la vedrà con un Team Altamura del quale è doveroso diffidare: la compagine murgiana ha conquistato in trasferta ben 7 degli attuali 8 punti in classifica, pareggiando a Caserta e violando i campi di Cerignola e Matino. Il mantra di Petta e compagni è concedere poco o nulla agli avversari, curando con malizia e scaltrezza le fasi di non possesso. Il valore aggiunto dell'utilizzo fra i pali di un portiere giovane ma validissimo come Flavio Lonoce (che non a caso proviene dalla categoria superiore) e la solidità palesata dai calciatori under impiegati in diverse zone del campo (si pensi al 2001 Francesco Palumbo) aiutano il team a non dare troppi riferimenti, pur se il 4-2-3-1 è la "coperta di Linus" di questo Bitonto. E poi c'è un travolgente Domenico Santoro, che con sei reti siglate in sei gare consecutive ha assunto le redini offensive della capolista: la buona notizia è che le alternative non mancano e l'elevata pluralità di soluzioni in termini di uomini sostiene le legittime ambizioni neroverdi. Battere l'Altamura darebbe ulteriore vigore al tentativo di fuga solitaria che sembra nelle corde della squadra.
Domenica, al "Città degli ulivi", il Bitonto se la vedrà con un Team Altamura del quale è doveroso diffidare: la compagine murgiana ha conquistato in trasferta ben 7 degli attuali 8 punti in classifica, pareggiando a Caserta e violando i campi di Cerignola e Matino. Il mantra di Petta e compagni è concedere poco o nulla agli avversari, curando con malizia e scaltrezza le fasi di non possesso. Il valore aggiunto dell'utilizzo fra i pali di un portiere giovane ma validissimo come Flavio Lonoce (che non a caso proviene dalla categoria superiore) e la solidità palesata dai calciatori under impiegati in diverse zone del campo (si pensi al 2001 Francesco Palumbo) aiutano il team a non dare troppi riferimenti, pur se il 4-2-3-1 è la "coperta di Linus" di questo Bitonto. E poi c'è un travolgente Domenico Santoro, che con sei reti siglate in sei gare consecutive ha assunto le redini offensive della capolista: la buona notizia è che le alternative non mancano e l'elevata pluralità di soluzioni in termini di uomini sostiene le legittime ambizioni neroverdi. Battere l'Altamura darebbe ulteriore vigore al tentativo di fuga solitaria che sembra nelle corde della squadra.