Il “modo Bitonto” del Rugby 2012
ll tecnico Marcario: “Siamo una squadra fatta in casa”
giovedì 13 aprile 2017
8.43
In serie C1, girone H la squadra seniores maschile del Rugby Bitonto 2012 archivia un'altra importante annata, la prima in questa categoria. Terminate anche le gare della fase 2, abbiamo intervistato Marco Marcario, vicepresidente ed allenatore oltre che pilone della compagine bitontina, per valutare l'andamento della stagione da poco conclusa.
Marco Marcario, come è andato questo campionato?
"Per noi è stata una buon annata, che ci è servita molto a consolidare il modo di giocare in maniera professionale. I nostri ragazzi hanno avuto modo di imparare molto dalla gestualità dei giocatori della C1. Abbiamo avuto modo di crescere ed abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla ed una continuità a buoni livelli".
Quale l'andamento delle gare?
"Abbiamo retto bene le partite in casa, che si sono sbloccate solo negli ultimi venti minuti quando subivamo il tracollo fisico e venivano fuori i giocatori esperti.
Fino a Gennaio il nostro allenatore è stato Franco Cioffi (un tecnico molto esperto che ha allenato tra le altre anche il Benevento, i Dragoni Sanniti e le Red & Blu di Colleferro ndg). Siamo riusciti a vincere in un campo complicato come quello di Foggia ed a ribaltare il risultato a Campi Salentina: ritornare e vincere lì dove con la maglia del Bitritto avevo perso 92 a 0, è una di quelle emozioni che ti rimane dentro. A Bitonto il Trepuzzi ha palesato un gioco molto fluido, potendo contare su una formazione molto organica e non c'è stato niente da fare come con il Monopoli. Nella quinta gara dell'andata abbiamo perso a Bari, che insieme al Trepuzzi ha fatto la storia del rugby in Puglia, ma è stata comunque una bella partita. Dopo il giro di boa il Foggia ha rinunciato alla partita ed abbiamo ottenuto la vittoria anche nel ritorno, anche se avremmo preferito giocare. Con la Svicat c'è stato un intercetto che ha compromesso le sorti della gara, ma fino ad allora avevamo condotto un'ottima partita. Abbiamo anche ottenuto il bonus difensivo (assegnato quando si perde con 7 o meno punti di distacco dalla squadra avversaria ndg) e stavamo portando a casa il risultato, poi l'esperienza degli avversari ha mutato le sorti dell'incontro. A Trepuzzi abbiamo perso ed a Monopoli eravamo già salvi. Siamo rimasti vicini con il punteggio ai nostri avversari, ma non siamo riusciti a toglierci questa soddisfazione che ci avrebbe permesso di chiudere in bellezza il campionato. Un salvezza tranquilla e tre vittorie nel carniere alla nostra prima stagione in C1".
Quali i giocatori che si sono maggiormente distinti?
"L'ala Francesco Terlizzese, di Palo del Colle ha fatto un buon campionato come anche l'estremo Aldo Piccolomo di Corato, entrambi classe '93. Si sono comportati particolarmente bene anche i due bitontini: il pilone sinistro 26enne Angelo Modugno, ed il mediano d'apertura 27enne Domenico Castro. Entrambi sono andati in prestito al Bari per i play off e Castro è riuscito anche ad eseguire tre tiri piazzati da 40 metri, una cosa non da tutti, contribuendo in maniera determinante alla vittoria della formazione pugliese sul Messina".
Un'annata quindi molto stimolante e fondamentale per la crescita dei singoli e della squadra.
"La C1 è stata per noi una vera e propria esperienza formativa. Abbiamo cercato e trovato la nostra identità di gioco: il "modo Bitonto". Un gioco molto veloce, basato sulla corsa e su un buon atletismo. Corriamo per compensare i gesti tecnici che al momento non riusciamo ancora a compiere. Siamo una squadra bella da vedere, ma brutta da giocarci contro: siamo una squadra fatta in casa".
Marco Marcario, come è andato questo campionato?
"Per noi è stata una buon annata, che ci è servita molto a consolidare il modo di giocare in maniera professionale. I nostri ragazzi hanno avuto modo di imparare molto dalla gestualità dei giocatori della C1. Abbiamo avuto modo di crescere ed abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla ed una continuità a buoni livelli".
Quale l'andamento delle gare?
"Abbiamo retto bene le partite in casa, che si sono sbloccate solo negli ultimi venti minuti quando subivamo il tracollo fisico e venivano fuori i giocatori esperti.
Fino a Gennaio il nostro allenatore è stato Franco Cioffi (un tecnico molto esperto che ha allenato tra le altre anche il Benevento, i Dragoni Sanniti e le Red & Blu di Colleferro ndg). Siamo riusciti a vincere in un campo complicato come quello di Foggia ed a ribaltare il risultato a Campi Salentina: ritornare e vincere lì dove con la maglia del Bitritto avevo perso 92 a 0, è una di quelle emozioni che ti rimane dentro. A Bitonto il Trepuzzi ha palesato un gioco molto fluido, potendo contare su una formazione molto organica e non c'è stato niente da fare come con il Monopoli. Nella quinta gara dell'andata abbiamo perso a Bari, che insieme al Trepuzzi ha fatto la storia del rugby in Puglia, ma è stata comunque una bella partita. Dopo il giro di boa il Foggia ha rinunciato alla partita ed abbiamo ottenuto la vittoria anche nel ritorno, anche se avremmo preferito giocare. Con la Svicat c'è stato un intercetto che ha compromesso le sorti della gara, ma fino ad allora avevamo condotto un'ottima partita. Abbiamo anche ottenuto il bonus difensivo (assegnato quando si perde con 7 o meno punti di distacco dalla squadra avversaria ndg) e stavamo portando a casa il risultato, poi l'esperienza degli avversari ha mutato le sorti dell'incontro. A Trepuzzi abbiamo perso ed a Monopoli eravamo già salvi. Siamo rimasti vicini con il punteggio ai nostri avversari, ma non siamo riusciti a toglierci questa soddisfazione che ci avrebbe permesso di chiudere in bellezza il campionato. Un salvezza tranquilla e tre vittorie nel carniere alla nostra prima stagione in C1".
Quali i giocatori che si sono maggiormente distinti?
"L'ala Francesco Terlizzese, di Palo del Colle ha fatto un buon campionato come anche l'estremo Aldo Piccolomo di Corato, entrambi classe '93. Si sono comportati particolarmente bene anche i due bitontini: il pilone sinistro 26enne Angelo Modugno, ed il mediano d'apertura 27enne Domenico Castro. Entrambi sono andati in prestito al Bari per i play off e Castro è riuscito anche ad eseguire tre tiri piazzati da 40 metri, una cosa non da tutti, contribuendo in maniera determinante alla vittoria della formazione pugliese sul Messina".
Un'annata quindi molto stimolante e fondamentale per la crescita dei singoli e della squadra.
"La C1 è stata per noi una vera e propria esperienza formativa. Abbiamo cercato e trovato la nostra identità di gioco: il "modo Bitonto". Un gioco molto veloce, basato sulla corsa e su un buon atletismo. Corriamo per compensare i gesti tecnici che al momento non riusciamo ancora a compiere. Siamo una squadra bella da vedere, ma brutta da giocarci contro: siamo una squadra fatta in casa".