Omnia Bitonto, ancora rinforzi in difesa: arriva Montrone
Preso il centrale classe '86 reduce dalla promozione in serie D con la Team Altamura
martedì 11 luglio 2017
11.27
Quarta operazione di mercato per l'Omnia Bitonto, che si assicura le prestazioni del difensore Gianni Montrone, centrale classe 1986, trentuno anni compiuti a gennaio, reduce a giugno dal successo con la Team Altamura nei playoff regionali e nazionali, valsi alla squadra murgiana la promozione in serie D.
Per Montrone, la scorsa stagione, anche il trionfo nella Coppa Italia di Eccellenza pugliese, sempre con la compagine altamurana.
Esperto ed anch'egli veterano della serie A pugliese, Montrone vanta numerose esperienze in piazze importanti del calcio pugliese: gli inizi al San Paolo Bari, in Eccellenza, poi la parentesi a Martina Franca in serie D, e nuovamente Eccellenza a Bisceglie (con la Coppa Italia nazionale vinta allo stadio "Flaminio" di Roma, assieme a Gigi Anaclerio, oggi vice allenatore omniano), la stagione iniziata a Bitonto, sponda neroverde, e conclusa col Nardò di mister Nicola Ragno e con la promozione in D attraverso sempre i playoff.
Ed ancora, Barletta e Altamura, le ultime due grandi piazze ad avere avuto uno dei difensori più apprezzati e stimati dell'intera categoria.
«Ho sposato il progetto Omnia Bitonto prima di tutto per la serietà della società, partendo dal presidente e finendo all'allenatore, che già conoscevo – spiega i motivi della scelta Montrone –. Qui c'è un progetto ambizioso, con tanta voglia di crescere, e così è stato più semplice trovarsi sulla stessa idea».
Un tuffo nel passato. «La più bella impresa è stata quella dello scorso anno ad Altamura – analizza il difensore barese –, perché col Cerignola che aveva già vinto, e con l'eliminazione maldestra nella fase nazionale di Coppa Italia, ormai sembrava tutto perduto, c'era chi non ci credeva più, invece la squadra si è stretta ancora di più ed abbiamo fatto un mezzo miracolo nei playoff. Ma anche la Coppa Italia a Bisceglie o l'avventura a Nardò rappresentano un ricordo bellissimo, in piazze calorose e piene di entusiasmo».
All'Omnia Montrone ritroverà diversi compagni di squadra con i quali ha già condiviso diversi anni di calcio. «Ho già giocato con Loiodice sia a Barletta che al San Paolo, quando era under insieme a Patierno – ricorda –. Con Anaclerio ho vinto la Coppa Italia a Bisceglie, mentre con Lacarra ho giocato assieme a Barletta. E vorrei tanto che il mio amico Pepè possa togliersi grandi soddisfazioni in questo campionato di Eccellenza, lui deve stare solo bene con la testa poi il resto vien da sé, è due-tre gradini sopra la media dell'Eccellenza, potrebbe fare grandi cose anche in serie D, dipende solo da lui».
Montrone oltre ad essere un veterano dell'Eccellenza, sa anche come e cosa serve per trionfare. «Per vincere l'Eccellenza, prima dei giocatori, vengono gli uomini, lo spogliatoio, la famiglia, l'organizzazione, tutti presupposti che ha l'Omnia e che servono per fare bene – aggiunge –. Ci vuole un bagno di umiltà per andare su ogni campo a giocarsi i tre punti fino all'ultimo minuto. L'Eccellenza ogni anno è tosta, giocare su campi ostici contro squadre rognose costruite per far punti in casa è sempre difficilissimo, non esiste l'ammazza-campionato e poi c'è sempre la sorpresa pronta ogni anno a dar fastidio. Questi campionati si vincono prima di tutto con umiltà e fame, poi vengono tecnica e tattica».
A chiudere, gli obiettivi. «Personalmente, spero sempre di arrivare a fine stagione e vedere la mia squadra subire meno gol possibili – conclude Montrone –, per un difensore credo che avere la miglior difesa sia la soddisfazione principale, dopo chiaramente quella di vincere un campionato. A livello di squadra vorrei vincere questo campionato nel modo giusto».
Per Montrone, la scorsa stagione, anche il trionfo nella Coppa Italia di Eccellenza pugliese, sempre con la compagine altamurana.
Esperto ed anch'egli veterano della serie A pugliese, Montrone vanta numerose esperienze in piazze importanti del calcio pugliese: gli inizi al San Paolo Bari, in Eccellenza, poi la parentesi a Martina Franca in serie D, e nuovamente Eccellenza a Bisceglie (con la Coppa Italia nazionale vinta allo stadio "Flaminio" di Roma, assieme a Gigi Anaclerio, oggi vice allenatore omniano), la stagione iniziata a Bitonto, sponda neroverde, e conclusa col Nardò di mister Nicola Ragno e con la promozione in D attraverso sempre i playoff.
Ed ancora, Barletta e Altamura, le ultime due grandi piazze ad avere avuto uno dei difensori più apprezzati e stimati dell'intera categoria.
«Ho sposato il progetto Omnia Bitonto prima di tutto per la serietà della società, partendo dal presidente e finendo all'allenatore, che già conoscevo – spiega i motivi della scelta Montrone –. Qui c'è un progetto ambizioso, con tanta voglia di crescere, e così è stato più semplice trovarsi sulla stessa idea».
Un tuffo nel passato. «La più bella impresa è stata quella dello scorso anno ad Altamura – analizza il difensore barese –, perché col Cerignola che aveva già vinto, e con l'eliminazione maldestra nella fase nazionale di Coppa Italia, ormai sembrava tutto perduto, c'era chi non ci credeva più, invece la squadra si è stretta ancora di più ed abbiamo fatto un mezzo miracolo nei playoff. Ma anche la Coppa Italia a Bisceglie o l'avventura a Nardò rappresentano un ricordo bellissimo, in piazze calorose e piene di entusiasmo».
All'Omnia Montrone ritroverà diversi compagni di squadra con i quali ha già condiviso diversi anni di calcio. «Ho già giocato con Loiodice sia a Barletta che al San Paolo, quando era under insieme a Patierno – ricorda –. Con Anaclerio ho vinto la Coppa Italia a Bisceglie, mentre con Lacarra ho giocato assieme a Barletta. E vorrei tanto che il mio amico Pepè possa togliersi grandi soddisfazioni in questo campionato di Eccellenza, lui deve stare solo bene con la testa poi il resto vien da sé, è due-tre gradini sopra la media dell'Eccellenza, potrebbe fare grandi cose anche in serie D, dipende solo da lui».
Montrone oltre ad essere un veterano dell'Eccellenza, sa anche come e cosa serve per trionfare. «Per vincere l'Eccellenza, prima dei giocatori, vengono gli uomini, lo spogliatoio, la famiglia, l'organizzazione, tutti presupposti che ha l'Omnia e che servono per fare bene – aggiunge –. Ci vuole un bagno di umiltà per andare su ogni campo a giocarsi i tre punti fino all'ultimo minuto. L'Eccellenza ogni anno è tosta, giocare su campi ostici contro squadre rognose costruite per far punti in casa è sempre difficilissimo, non esiste l'ammazza-campionato e poi c'è sempre la sorpresa pronta ogni anno a dar fastidio. Questi campionati si vincono prima di tutto con umiltà e fame, poi vengono tecnica e tattica».
A chiudere, gli obiettivi. «Personalmente, spero sempre di arrivare a fine stagione e vedere la mia squadra subire meno gol possibili – conclude Montrone –, per un difensore credo che avere la miglior difesa sia la soddisfazione principale, dopo chiaramente quella di vincere un campionato. A livello di squadra vorrei vincere questo campionato nel modo giusto».