Presunta combine Picerno-Bitonto: la società neroverde ribadisce totale estraneità ai fatti
Intanto squadra in silenzio stampa «fin quando non verrà fatta maggiore chiarezza»
giovedì 23 luglio 2020
9.02
«L'U.S. Bitonto Calcio, con riferimento alla notizia diffusasi nelle ultime ore su alcuni organi di stampa nazionali, relativamente al rinvio a giudizio, da parte della procura federale, di alcuni tesserati e della società, sul presupposto di una responsabilità diretta nella presunta combine relativa alla partita Picerno – Bitonto disputatasi il 5 maggio 2019, si dichiara assolutamente attonita. La società ribadisce la sua assoluta e totale estraneità ai fatti». Con queste parole il sodalizio sportivo neroverde ha commentato la decisione della Procura Federale che, dopo aver concluso le indagini sulla questione, ha rinviato a giudizio, anziché archiviare, società e tesserati coinvolti nella vicenda.
«Alla luce di quanto emerso dai documenti della Procura Federale – si legge ancora nella nota stampa - l'U.S. Bitonto Calcio tiene a precisare che si difenderà nelle opportune sedi affinché venga fatta chiarezza sulla propria estraneità e per dimostrare come il suo operato sia stato sempre improntato sul rispetto e sulla condivisione dei valori di lealtà ed etica sportiva».
«In attesa che la giustizia penale e sportiva facciano il loro corso e tutto venga chiarito – conclude il comunicato - l'U.S. Bitonto Calcio annuncia che osserverà il silenzio stampa, fin quando non verrà fatta maggiore chiarezza».
«Alla luce di quanto emerso dai documenti della Procura Federale – si legge ancora nella nota stampa - l'U.S. Bitonto Calcio tiene a precisare che si difenderà nelle opportune sedi affinché venga fatta chiarezza sulla propria estraneità e per dimostrare come il suo operato sia stato sempre improntato sul rispetto e sulla condivisione dei valori di lealtà ed etica sportiva».
«In attesa che la giustizia penale e sportiva facciano il loro corso e tutto venga chiarito – conclude il comunicato - l'U.S. Bitonto Calcio annuncia che osserverà il silenzio stampa, fin quando non verrà fatta maggiore chiarezza».