Turitto, bomber (non) per caso
Il 25enne centrocampista verso Cerignola: "Meritiamo entrambe il primo posto"
mercoledì 29 marzo 2017
14.01
Dicevano di lui: "E' ovunque ma non vede la porta" oppure "Corre tanto ma non segna". Ma ora che Onny Turitto la rete ha cominciato a gonfiarla, per tre volte nelle ultime gare, non vuole più fermarsi. Sopratutto adesso che c'è la trasferta di Cerignola che domenica prossima assegnerà di fatto la promozione diretta in serie D.
Ci arriva con la doppietta realizzata contro il Vieste come biglietto da visita, l'esterno destro di centrocampo dell'U.S. Bitonto 1921. Due gol, altrettanti assist di Bonasia ad imbeccarlo da sinistra: un laterale che ispira, l'altro che chiude l'azione. Sul piano tattico, cosa desiderare di più? "In allenamento – ricorda il 25enne centrocampista – proviamo spesso queste combinazioni. Gran merito è di Oronzo (Bonasia, ndg), che è forse l'esterno più forte della categoria. Ma anche Piero (Zotti, ndg) e Gennaro (Manzari, ndg) mi mettono spesso in condizione di concludere. E' che con una fascia da farsi su e giù, a volte si arriva sotto porta con minor lucidità. Questo ruolo, però, mi piace tantissimo".
Già il ruolo. Diverso da quello ricoperto sino alla scorsa stagione ma che potrebbe offrire a Turitto una dimensione superiore all'Eccellenza: "Ho sempre giocato da esterno offensivo, con tutti i tecnici che mi hanno allenato: D'Ermilio, Zinfollino, Pettinicchio. Anche con Bruni che da calciatore aveva vinto uno scudetto, nell'anno di Ostuni in cui segnai 15 gol". Poi il direttore sportivo Sgrona lo porta a Bitonto ed il tecnico De Candia ritaglia per Turitto compiti nuovi, affidandogli l'intera fascia destra in 3-4-3 a trazione anteriore: "Non avrei mai pensato di trovarmi così bene, e per questo ringrazio l'allenatore. Tutti mi hanno lasciato qualcosa ma lui mi ha dato una marcia in più. Il giocatore cui mi ispiro? Candreva, anche perchè simpatizzo per l'Inter, oltre a tifare Bari, la squadra della mia città. Non ho altri modelli, penso solo a me stesso".
Ventisei anni da compiere ad ottobre non sono pochi ma neppure troppi per sperare una chiamata ai piani superiori dopo qualche assaggio di D fra Trani e Martina: "Giocare in Eccellenza per tanti anni non vuol dir nulla – precisa Turitto – Alla fine solo il campo dimostra ciò che vali realmente, e ci sono tanti giocatori che hanno fatto bene in Lega Pro pur provenendo da campionato inferiori. Vedremo".
Anche perchè con un campionato da vincere ed a pochi giorni da un incontro cruciale, c'è solo spazio per le ambizioni di quel Bitonto forza otto, tante quante le vittorie di fila con cui i neroverdi si presentano al "Monterisi" di Cerignola, a meno due dalla capolista: "Di fronte avremo un'ottima squadra che merita la prima posizione proprio come la meritiamo noi. Con questa consapevolezza, andremo per giocarcela come sempre. Vinca il migliore".
Ci arriva con la doppietta realizzata contro il Vieste come biglietto da visita, l'esterno destro di centrocampo dell'U.S. Bitonto 1921. Due gol, altrettanti assist di Bonasia ad imbeccarlo da sinistra: un laterale che ispira, l'altro che chiude l'azione. Sul piano tattico, cosa desiderare di più? "In allenamento – ricorda il 25enne centrocampista – proviamo spesso queste combinazioni. Gran merito è di Oronzo (Bonasia, ndg), che è forse l'esterno più forte della categoria. Ma anche Piero (Zotti, ndg) e Gennaro (Manzari, ndg) mi mettono spesso in condizione di concludere. E' che con una fascia da farsi su e giù, a volte si arriva sotto porta con minor lucidità. Questo ruolo, però, mi piace tantissimo".
Già il ruolo. Diverso da quello ricoperto sino alla scorsa stagione ma che potrebbe offrire a Turitto una dimensione superiore all'Eccellenza: "Ho sempre giocato da esterno offensivo, con tutti i tecnici che mi hanno allenato: D'Ermilio, Zinfollino, Pettinicchio. Anche con Bruni che da calciatore aveva vinto uno scudetto, nell'anno di Ostuni in cui segnai 15 gol". Poi il direttore sportivo Sgrona lo porta a Bitonto ed il tecnico De Candia ritaglia per Turitto compiti nuovi, affidandogli l'intera fascia destra in 3-4-3 a trazione anteriore: "Non avrei mai pensato di trovarmi così bene, e per questo ringrazio l'allenatore. Tutti mi hanno lasciato qualcosa ma lui mi ha dato una marcia in più. Il giocatore cui mi ispiro? Candreva, anche perchè simpatizzo per l'Inter, oltre a tifare Bari, la squadra della mia città. Non ho altri modelli, penso solo a me stesso".
Ventisei anni da compiere ad ottobre non sono pochi ma neppure troppi per sperare una chiamata ai piani superiori dopo qualche assaggio di D fra Trani e Martina: "Giocare in Eccellenza per tanti anni non vuol dir nulla – precisa Turitto – Alla fine solo il campo dimostra ciò che vali realmente, e ci sono tanti giocatori che hanno fatto bene in Lega Pro pur provenendo da campionato inferiori. Vedremo".
Anche perchè con un campionato da vincere ed a pochi giorni da un incontro cruciale, c'è solo spazio per le ambizioni di quel Bitonto forza otto, tante quante le vittorie di fila con cui i neroverdi si presentano al "Monterisi" di Cerignola, a meno due dalla capolista: "Di fronte avremo un'ottima squadra che merita la prima posizione proprio come la meritiamo noi. Con questa consapevolezza, andremo per giocarcela come sempre. Vinca il migliore".