Us Bitonto: «Senza lavori allo stadio via dalla città»
La società neroverde minaccia di portare altrove il titolo se la struttura di via Megra non sarà adeguata
martedì 9 marzo 2021
8.24
«L'U.S. Bitonto Calcio S.r.l., a seguito della persistente situazione di stallo relativa ai lavori di adeguamento e ammodernamento dello stadio "Città degli Ulivi", comunica che qualora la struttura non risulterà essere adeguata alle normative vigenti per la prossima stagione sportiva, che avrà inizio il prossimo 1° Luglio 2021, si vedrà costretta, al termine della stagione in corso, a trasferire il proprio asset societario in altra città». Inizia così il comunicato con il quale la società neroverde ha comunicato di essere intenzionata a trasferirsi altrove se lo stadio di via Megra non sarà adeguato con i lavori previsti. Troppi, secondo i vertici societari, dunque, i 4 mesi intercorsi tra l'approvazione del progetto definitivo da parte dell'amministrazione, a fine ottobre 2020 e la data odierna: se non si muove qualcosa il titolo potrebbe finire in un'altra città.
«Si tratterebbe di una decisione estrema e dolorosa – si legge ancora nella nota - ma che allo stato attuale rappresenta un'inevitabile necessità, in quanto il protrarsi dell'inizio dei lavori previsti per lo stadio "Città degli Ulivi" ed i silenzi reiterati sul futuro del più importante impianto sportivo cittadino possono concretamente compromettere la programmazione a medio-lungo termine del Calcio locale».
Dall'Us Bitonto si precisa di comprendere «le difficoltà che anche la nostra comunità sta vivendo in questo inedito, drammatico momento storico caratterizzato da un'emergenza socio-sanitaria che pare insuperabile», ma si sottolinea come dall'approvazione in giunta siano «seguite settimane di vana e silenziosa attesa, scivolate via senza alcun intervento all'interno della struttura».
La società si dice intenzionata a portare a termine impegni e obiettivi della stagione in corso, così come il programma per le celebrazioni del centenario del sodalizio calcistico locale, ma, «per sommo rispetto verso i gloriosi colori neroverdi, la società in essere ritiene necessario, con largo anticipo temporale, comunicare le proprie intenzioni alla comunità e alla tifoseria, senza alcuna polemica e senza voler entrare in diatribe di natura politica, che non devono appartenerci. Non è più tempo di inutili e controproducenti scontri mediatici perché sta scadendo quello, senza ritorno, dei Fatti».
«Qualora lo stadio di via Megra – ribadiscono i vertici societari - non dovesse risultare omologabile alle normative previste per la disputa del prossimo campionato, senza dover ricorrere agli impianti dei comuni limitrofi o ad ennesime deroghe (i sopralluoghi degli organi competenti federali sono al solito previsti in estate), la società migrerà in blocco con il proprio titolo sportivo verso altre città, qualora dovessero presentarsi interessi e progetti concreti in merito».
«Per programmare serenamente in modo lungimirante, serio e, si spera, vincente – conclude la nota - è ormai troppo evidente quanto sia imprescindibile poter contare su una Casa all'altezza delle ambizioni e della storia della nostra amata città».
«Si tratterebbe di una decisione estrema e dolorosa – si legge ancora nella nota - ma che allo stato attuale rappresenta un'inevitabile necessità, in quanto il protrarsi dell'inizio dei lavori previsti per lo stadio "Città degli Ulivi" ed i silenzi reiterati sul futuro del più importante impianto sportivo cittadino possono concretamente compromettere la programmazione a medio-lungo termine del Calcio locale».
Dall'Us Bitonto si precisa di comprendere «le difficoltà che anche la nostra comunità sta vivendo in questo inedito, drammatico momento storico caratterizzato da un'emergenza socio-sanitaria che pare insuperabile», ma si sottolinea come dall'approvazione in giunta siano «seguite settimane di vana e silenziosa attesa, scivolate via senza alcun intervento all'interno della struttura».
La società si dice intenzionata a portare a termine impegni e obiettivi della stagione in corso, così come il programma per le celebrazioni del centenario del sodalizio calcistico locale, ma, «per sommo rispetto verso i gloriosi colori neroverdi, la società in essere ritiene necessario, con largo anticipo temporale, comunicare le proprie intenzioni alla comunità e alla tifoseria, senza alcuna polemica e senza voler entrare in diatribe di natura politica, che non devono appartenerci. Non è più tempo di inutili e controproducenti scontri mediatici perché sta scadendo quello, senza ritorno, dei Fatti».
«Qualora lo stadio di via Megra – ribadiscono i vertici societari - non dovesse risultare omologabile alle normative previste per la disputa del prossimo campionato, senza dover ricorrere agli impianti dei comuni limitrofi o ad ennesime deroghe (i sopralluoghi degli organi competenti federali sono al solito previsti in estate), la società migrerà in blocco con il proprio titolo sportivo verso altre città, qualora dovessero presentarsi interessi e progetti concreti in merito».
«Per programmare serenamente in modo lungimirante, serio e, si spera, vincente – conclude la nota - è ormai troppo evidente quanto sia imprescindibile poter contare su una Casa all'altezza delle ambizioni e della storia della nostra amata città».