Ratti e degrado in via Gen. Mirabella: i residenti infuriati
Il Comune non interviene in danno dei proprietari di un campo incolto
giovedì 14 luglio 2022
iReport
C'è un campo incolto in via Generale Mirabella, tra via Piepoli e via Papa Giovanni XXIII, che sta togliendo il sonno a molti residenti.
Si tratta di un'area privata, con erbacce alte circa 1,5 metri, in cui si è creato un ambiente favorevole alla proliferazione dei ratti. Ed è proprio questo il nodo: i residenti della zona sono esasperati, denunciano condizioni igienico-sanitarie al limite e chiedono un intervento al Comune, che sotto l'amministrazione Abbaticchio non era arrivato.
«Una buona parte del "campo" abbandonato è di proprietà privata - evidenziano gli abitanti del quartiere - ma il sindaco Ricci, quale responsabile della salute dei cittadini, ha la competenza di intervenire in danno degli stessi privati per l'incolumità pubblica».
Tanti i solleciti giunti al Comune ed alla Polizia Locale, spesso intervenuta, altre volte no. Però si tratta di interventi tampone, ora è tempo di agire giuridicamente senza esitazioni affinché l'interesse collettivo sia tutelato. La palla passa all'amministrazione comunale che dovrà attivare tutti gli strumenti per ottenere questo risultato.
Si tratta di un'area privata, con erbacce alte circa 1,5 metri, in cui si è creato un ambiente favorevole alla proliferazione dei ratti. Ed è proprio questo il nodo: i residenti della zona sono esasperati, denunciano condizioni igienico-sanitarie al limite e chiedono un intervento al Comune, che sotto l'amministrazione Abbaticchio non era arrivato.
«Una buona parte del "campo" abbandonato è di proprietà privata - evidenziano gli abitanti del quartiere - ma il sindaco Ricci, quale responsabile della salute dei cittadini, ha la competenza di intervenire in danno degli stessi privati per l'incolumità pubblica».
Tanti i solleciti giunti al Comune ed alla Polizia Locale, spesso intervenuta, altre volte no. Però si tratta di interventi tampone, ora è tempo di agire giuridicamente senza esitazioni affinché l'interesse collettivo sia tutelato. La palla passa all'amministrazione comunale che dovrà attivare tutti gli strumenti per ottenere questo risultato.