Cronaca
400 chili di hashish nascosti in due congelatori: in manette un 40enne
L'uomo, Vincenzo Buonvino, è stato arrestato dai Carabinieri: sul mercato la droga sequestrata avrebbe fruttato oltre 400mila euro
Bitonto - domenica 13 ottobre 2024
10.02
In un muretto a secco, i Carabinieri hanno trovato 1,3 chilogrammi di hashish suddiviso in 11 panetti con le diciture sulla qualità della sostanza. E questa è stata solo la prima di una serie di scoperte, in seguito alle quali, è finito in manette Vincenzo Buonvino, a cui i militari hanno requisito 393,3 chilogrammi di hashish.
L'uomo, un bitontino di 40 anni con piccoli precedenti per furto, è finito dritto in carcere, a Bari, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dall'ingente quantitativo. La misura carceraria, ieri pomeriggio, è stata convalidata da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Paola Angela De Santis, al termine dell'interrogatorio di convalida in cui l'uomo, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, s'è avvalso della facoltà di non rispondere.
I militari della Compagnia di Modugno, con il coordinamento del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Silvia Curione, quell'uomo, con vecchi precedenti penali per furto, lo monitoravano da tempo. I militari del maggiore Giovanna Bosso, infatti, hanno osservato un quotidiano "via vai" del 40enne da casa verso zone periferiche della città e anche in aperta campagna. L'uomo usciva sempre portando con sé bustoni di plastica neri. E venerdì scorso l'hanno seguito.
Quando lo hanno fermato, l'uomo avrebbe tentato di sottrarsi al controllo, provando pure a disfarsi del proprio smartphone, dopo aver allertato la moglie affinché si liberasse del carico di droga: a carico della donna è stato sequestrato un quaderno su cui erano appuntanti nomi, numeri di telefono e quantità di droga, oltre a guanti in lattice e buste in cellophane. In un muretto a secco, invece, i Carabinieri hanno trovato 1,3 chilogrammi di hashish suddiviso in 11 panetti di vario peso.
Immediato, a quel punto, anche il controllo dell'abitazione dell'uomo, al quartiere 167, dove era presente anche la moglie: all'interno della sua abitazione, nascosti nell'intercapedine di un vano ascensore sono poi stati trovati due congelatori altri 392 chilogrammi della stessa sostanza. Totale: 393,3 chilogrammi di hashish che sul mercato al dettaglio del barese avrebbero fruttato oltre 400mila euro. Di qui l'arresto in flagranza e, infine, il successivo trasferimento nel carcere di Bari.
La droga, naturalmente, è finita sotto sequestro, così come uno smartphone in uso all'uomo, di cui aveva tentato di disfarsi e che adesso potrebbe tornare utile a ricostruire spostamenti e conoscenze. Lo scopo è quello di ricostruire i canali di provenienza e destinazione delle dosi, oltre a possibili contatti con i clan locali.
L'uomo, un bitontino di 40 anni con piccoli precedenti per furto, è finito dritto in carcere, a Bari, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dall'ingente quantitativo. La misura carceraria, ieri pomeriggio, è stata convalidata da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Paola Angela De Santis, al termine dell'interrogatorio di convalida in cui l'uomo, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, s'è avvalso della facoltà di non rispondere.
I militari della Compagnia di Modugno, con il coordinamento del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Silvia Curione, quell'uomo, con vecchi precedenti penali per furto, lo monitoravano da tempo. I militari del maggiore Giovanna Bosso, infatti, hanno osservato un quotidiano "via vai" del 40enne da casa verso zone periferiche della città e anche in aperta campagna. L'uomo usciva sempre portando con sé bustoni di plastica neri. E venerdì scorso l'hanno seguito.
Quando lo hanno fermato, l'uomo avrebbe tentato di sottrarsi al controllo, provando pure a disfarsi del proprio smartphone, dopo aver allertato la moglie affinché si liberasse del carico di droga: a carico della donna è stato sequestrato un quaderno su cui erano appuntanti nomi, numeri di telefono e quantità di droga, oltre a guanti in lattice e buste in cellophane. In un muretto a secco, invece, i Carabinieri hanno trovato 1,3 chilogrammi di hashish suddiviso in 11 panetti di vario peso.
Immediato, a quel punto, anche il controllo dell'abitazione dell'uomo, al quartiere 167, dove era presente anche la moglie: all'interno della sua abitazione, nascosti nell'intercapedine di un vano ascensore sono poi stati trovati due congelatori altri 392 chilogrammi della stessa sostanza. Totale: 393,3 chilogrammi di hashish che sul mercato al dettaglio del barese avrebbero fruttato oltre 400mila euro. Di qui l'arresto in flagranza e, infine, il successivo trasferimento nel carcere di Bari.
La droga, naturalmente, è finita sotto sequestro, così come uno smartphone in uso all'uomo, di cui aveva tentato di disfarsi e che adesso potrebbe tornare utile a ricostruire spostamenti e conoscenze. Lo scopo è quello di ricostruire i canali di provenienza e destinazione delle dosi, oltre a possibili contatti con i clan locali.