Vita di città
A Bitonto beneficiari di reddito di cittadinanza impiegati per la pubblica utilità
Gli Enti del Terzo Settore potranno utilizzarli per progetti in ambito culturale, sociale e di tutela dei beni comuni
Bitonto - sabato 26 settembre 2020
7.27
Il reddito di cittadinanza come porta per impegnarsi in favore del Comune in cui si vive con iniziative di pubblica utilità. È questo l'obiettivo con cui il comune di Bitonto ha pubblicato un bando attraverso il quale gli Enti del Terzo Settore - ovvero associazioni, cooperative sociali e fondazioni - potranno impiegare i cittadini beneficiari di questo sussidio statale in attività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
Per farlo dovranno studiare e presentare appositi progetti che però non dovranno essere «strettamente legati alla ordinarietà, bensì alla individuazione di uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto può riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente». Insomma, non ci si aspetti di poterli vedere impegnati, per esempio, nella pulizia degli spazi comunali o nella cura del verde pubblico, o almeno non in maniera diretta. «Considerate la natura dei progetti e le caratteristiche delle persone coinvolte – specificano infatti dal Comune - che non sempre sono in grado di esprimere specifiche competenze professionali, le attività progettate dai Comuni/Ambiti in collaborazione con i Soggetti di Terzo Settore non devono prevedere il coinvolgimento in lavori/opere pubbliche né le persone coinvolte possono svolgere mansioni in sostituzione di personale dipendente dall'Ente o dal Soggetto del privato sociale».
«Saranno destinatarie degli accordi - si legge ancora nel bando - le persone beneficiarie di Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto il Patto per il Lavoro o il Patto per l'Inclusione Sociale. La partecipazione ai progetti deve essere coerente con le competenze professionali del beneficiario e con quelle acquisite in ambito formale, non formale e informale, nonché in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l'impiego ovvero presso i servizi sociali dei Comuni. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Rdc».
A poter proporre progetti in cui coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza saranno le Società Cooperative Sociali, le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale e le Fondazioni «iscritte negli appositi registri da almeno sei mesi e con sede operativa nel territorio dell'Ambito Territoriale Bitonto - Palo Del Colle, come definiti dall'art. 4 del CTS, iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (anche solo "RUNTS"), istituito dal medesimo Codice e fermo restando il regime transitorio di cui all'art. 101 del CTS.. Tutti i Soggetti che presentano domanda devono, inoltre, essere in regola relativamente alla posizione assicurativa dei volontari ed alla posizione contributiva ed assistenziale dei dipendenti e collaboratori».
Per farlo dovranno studiare e presentare appositi progetti che però non dovranno essere «strettamente legati alla ordinarietà, bensì alla individuazione di uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto può riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente». Insomma, non ci si aspetti di poterli vedere impegnati, per esempio, nella pulizia degli spazi comunali o nella cura del verde pubblico, o almeno non in maniera diretta. «Considerate la natura dei progetti e le caratteristiche delle persone coinvolte – specificano infatti dal Comune - che non sempre sono in grado di esprimere specifiche competenze professionali, le attività progettate dai Comuni/Ambiti in collaborazione con i Soggetti di Terzo Settore non devono prevedere il coinvolgimento in lavori/opere pubbliche né le persone coinvolte possono svolgere mansioni in sostituzione di personale dipendente dall'Ente o dal Soggetto del privato sociale».
«Saranno destinatarie degli accordi - si legge ancora nel bando - le persone beneficiarie di Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto il Patto per il Lavoro o il Patto per l'Inclusione Sociale. La partecipazione ai progetti deve essere coerente con le competenze professionali del beneficiario e con quelle acquisite in ambito formale, non formale e informale, nonché in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l'impiego ovvero presso i servizi sociali dei Comuni. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Rdc».
A poter proporre progetti in cui coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza saranno le Società Cooperative Sociali, le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale e le Fondazioni «iscritte negli appositi registri da almeno sei mesi e con sede operativa nel territorio dell'Ambito Territoriale Bitonto - Palo Del Colle, come definiti dall'art. 4 del CTS, iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (anche solo "RUNTS"), istituito dal medesimo Codice e fermo restando il regime transitorio di cui all'art. 101 del CTS.. Tutti i Soggetti che presentano domanda devono, inoltre, essere in regola relativamente alla posizione assicurativa dei volontari ed alla posizione contributiva ed assistenziale dei dipendenti e collaboratori».