Politica
A Bitonto disabili e anziani non autosufficienti senza assistenza da 6 mesi
La denuncia del consigliere regionale Damascelli (FI): «Abbandonati a se stessi senza ADI. Il Comune intervenga»
Bitonto - venerdì 21 agosto 2020
19.29
Prosegue il calvario dei pazienti con disabilità gravissime e degli anziani non autosufficienti di Bitonto, da «marzo scorso sono abbandonati a se stessi, senza assistenza domiciliare integrata (ADI)», come riferisce il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. «Quella che era stata annunciata come una sospensione temporanea del servizio – spiega il forzista - dovuta alle disposizioni della Regione Puglia durante il lockdown per la prevenzione e il contenimento dell'epidemia da Covid-19, a Bitonto è diventata drammaticamente permanente. Per questa privazione è divenuta insostenibile».
Per Damascelli la colpa sarebbe del Comune che avrebbe prima «annunciato una gara d'appalto con procedura d'urgenza per l'affidamento del servizio, dal momento che la Regione Puglia non aveva licenziato il decreto attuativo per l'accreditamento delle strutture interessate», salvo poi non completare l'iter necessario. «La promessa reiterata di un avvio dell'assistenza domiciliare – dice il consigliere regionale - suona davvero come una beffa per i pazienti e le loro famiglie stremate».
Senza l'ausilio dei trattamenti erogati da personale specializzato, il compito di cura quotidiana grava ormai da sei mesi sulle famiglie, ormai sconfortate.
«L'amministrazione comunale di Bitonto faccia ripartire subito l'ADI – è il monito del forzista - in modo da dare finalmente risposta ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, esasperati dalla mancanza di certezza sulla ripresa del servizio. Scoramento e rabbia sono più che comprensibili, perché le ore dell'assistenza domiciliare garantiscono un ausilio prezioso e servono ad alleviare la fatica quotidiana di un'assistenza fatta di amore smisurato ma anche di enorme sacrificio. Bisogni che non possono essere assolutamente dimenticati».
Per Damascelli la colpa sarebbe del Comune che avrebbe prima «annunciato una gara d'appalto con procedura d'urgenza per l'affidamento del servizio, dal momento che la Regione Puglia non aveva licenziato il decreto attuativo per l'accreditamento delle strutture interessate», salvo poi non completare l'iter necessario. «La promessa reiterata di un avvio dell'assistenza domiciliare – dice il consigliere regionale - suona davvero come una beffa per i pazienti e le loro famiglie stremate».
Senza l'ausilio dei trattamenti erogati da personale specializzato, il compito di cura quotidiana grava ormai da sei mesi sulle famiglie, ormai sconfortate.
«L'amministrazione comunale di Bitonto faccia ripartire subito l'ADI – è il monito del forzista - in modo da dare finalmente risposta ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, esasperati dalla mancanza di certezza sulla ripresa del servizio. Scoramento e rabbia sono più che comprensibili, perché le ore dell'assistenza domiciliare garantiscono un ausilio prezioso e servono ad alleviare la fatica quotidiana di un'assistenza fatta di amore smisurato ma anche di enorme sacrificio. Bisogni che non possono essere assolutamente dimenticati».